Valle Antrona:Giro dei Laghi Campliccioli Cingino e Camposecco
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Escursione ad anello in Valle Antrona il cui vero obiettivo sono i famosi stambecchi scalatori della diga del Cingino.Si arrampicano sulla parete quasi verticale del muraglione,pendenza 80 gradi,per leccare i sassi incrostati di salnitro.
Parcheggiata la moto nello spiazzo poco prima della diga di Campliccioli parto alle sette in punto.Attraversato il muraglione ed una breve galleria arrivo alla casa dei guardiani.Un passerella in legno attraversa il Rio Banella che scende dal lago di Camposecco e lasciato sulla destra il sentiero che sale,appunto a Camposecco, proseguo in piano costeggiando il lago e passando l’Alpe Vassoncino,quindi inizio a salire gradatamente superando le Alpi Granarioli (m. 1414) e Casaravera (m. 1433).Dopo un tratto più ripido il sentiero spiana fino ai resti dell’Alpe Lombraoro di Sotto (m. 1627) dopodiché,in vista della Cascata di Lombraoro,si svolta decisamente a destra e con ripidi tornanti,passate le Alpi Sasso (m. 1807) e Saler (m. 1912),giungo al terrazzo prativo dell’Alpe Cingino (m. 2042).Con salita più moderata giungo in vista del Bivacco Cingino (m. 2235) e dopo pochi minuti alla Casa dei Guardiani.Scendo subito verso il muraglione della diga,ma ahimè,amara sorpresa,di stambecchi nemmeno l’ombra.Rimango in paziente attesa per una ventina di minuti facendo un piccolo spuntino.Alla fine ne arriva uno con un piccolo al seguito e subito dopo altri cinque o sei che attaccano il muraglione della diga con disarmante facilità.Dopo il reportage fotografico,seguendo la segnaletica GTA attraverso la diga e poi scendo verso la base,proseguendo sul canale di gronda fino alla porticina d’ingresso al tunnel della condotta forzata.Indossata la pila frontale percorro in 27 minuti i tre km del cunicolo uscendone a Crestarossa.Sceso di pochi metri mi porto sull’altro canale di gronda che seguo in piano per circa mezzora fino alla base di uno scivolo in cemento con dei binari.Lo risalgo,camminando a fianco,e con pendenza molto sostenuta arrivo alla diga del Lago di Camposecco.Alla sinistra,su di un dosso,sorge l’omonimo bivacco in lamiera,buon punto di appoggio per eventuali traversate verso il Rifugio Andolla o il Passo di Antigine.
Dopo la pausa pranzo,sull’altro lato del muraglione della diga,torno alla casa dei guardiani ed imbocco il sentiero C34 che scende con pendenza molto sostenuta fino alla conca dell’Alpe Banella (m. 1807) passando prima per l’Alpe Scarone (m. 2077) che prende il nome probabilmente dal tratto di scala intagliato nella roccia.Oltre il pianoro dell’Alpe Banella ultima picchiata verso il lago di Campliccioli passando per l’Alpe Curzut (m. 1627).
Parcheggiata la moto nello spiazzo poco prima della diga di Campliccioli parto alle sette in punto.Attraversato il muraglione ed una breve galleria arrivo alla casa dei guardiani.Un passerella in legno attraversa il Rio Banella che scende dal lago di Camposecco e lasciato sulla destra il sentiero che sale,appunto a Camposecco, proseguo in piano costeggiando il lago e passando l’Alpe Vassoncino,quindi inizio a salire gradatamente superando le Alpi Granarioli (m. 1414) e Casaravera (m. 1433).Dopo un tratto più ripido il sentiero spiana fino ai resti dell’Alpe Lombraoro di Sotto (m. 1627) dopodiché,in vista della Cascata di Lombraoro,si svolta decisamente a destra e con ripidi tornanti,passate le Alpi Sasso (m. 1807) e Saler (m. 1912),giungo al terrazzo prativo dell’Alpe Cingino (m. 2042).Con salita più moderata giungo in vista del Bivacco Cingino (m. 2235) e dopo pochi minuti alla Casa dei Guardiani.Scendo subito verso il muraglione della diga,ma ahimè,amara sorpresa,di stambecchi nemmeno l’ombra.Rimango in paziente attesa per una ventina di minuti facendo un piccolo spuntino.Alla fine ne arriva uno con un piccolo al seguito e subito dopo altri cinque o sei che attaccano il muraglione della diga con disarmante facilità.Dopo il reportage fotografico,seguendo la segnaletica GTA attraverso la diga e poi scendo verso la base,proseguendo sul canale di gronda fino alla porticina d’ingresso al tunnel della condotta forzata.Indossata la pila frontale percorro in 27 minuti i tre km del cunicolo uscendone a Crestarossa.Sceso di pochi metri mi porto sull’altro canale di gronda che seguo in piano per circa mezzora fino alla base di uno scivolo in cemento con dei binari.Lo risalgo,camminando a fianco,e con pendenza molto sostenuta arrivo alla diga del Lago di Camposecco.Alla sinistra,su di un dosso,sorge l’omonimo bivacco in lamiera,buon punto di appoggio per eventuali traversate verso il Rifugio Andolla o il Passo di Antigine.
Dopo la pausa pranzo,sull’altro lato del muraglione della diga,torno alla casa dei guardiani ed imbocco il sentiero C34 che scende con pendenza molto sostenuta fino alla conca dell’Alpe Banella (m. 1807) passando prima per l’Alpe Scarone (m. 2077) che prende il nome probabilmente dal tratto di scala intagliato nella roccia.Oltre il pianoro dell’Alpe Banella ultima picchiata verso il lago di Campliccioli passando per l’Alpe Curzut (m. 1627).
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