Pizzo Croslina (3012 m), due creste
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Visto che il Pizzo Campo Tencia l’avevo fatto passando dall’Alpe Campo Tencia con partenza da Prato Vallemaggia, trovo un’aurea simmetria nel fare il Pizzo Croslina passando dall’Alpe di Croslina e partendo da Prato Leventina (o immediate vicinanze, cioè Dalpe). Secondariamente è tanto che manco dalla Val Piumogna (nessuna mia relazione su HIKR), e quindi il richiamo si fa sentire. Paesaggisticamente stupenda, questa valle presenta in più anche il fascino delle pareti Nord. D’accordo, non c’è l’Eiger in Val Piumogna, ma una bella distesa di giganti (integralmente) ticinesi, questo sì. E poi, è davvero idilliaca: secondo la mia modesta opinione, una delle più belle valli del Ticino!
Parto dunque da Dalpe (1192 m) e percorro il sentiero che porta alla Capanna Campo Tencia (2140 m). Da qui prendo la traccia di sinistra, segnata in bianco-blu (direzione Campo Tencia). Dopo aver superato una zona fredda e ombrosa, con grossi accumuli di neve (P. 2271), sbuco sopra le rocce che, viste dalla Capanna, sembrano impossibili da valicare. Proseguo e dopo aver superato un breve tratto attrezzato (scalini in metallo) sbuco sulle propaggini W del Ghiacciaio Grande di Croslina. Non è necessario alcun equipaggiamento alpinistico, basta stare sui pietroni ed eventualmente sulla neve (ben portante). In breve raggiungo la Bocchetta di Croslina (2867 m), in compagnia di un signore che ho incontrato poco prima e che è diretto al Pizzo Campo Tencia (e poi, in gennaio, in Perù [se dovesse leggere questo rapporto, potrà senz’altro riconoscersi in questa descrizione]). La via più logica mi sembra la cresta che ho davanti (la SE), ripida ma fattibile. Scoprirò poi al ritorno che esiste una via più facile (nonché segnata da numerosi bolli blu), cioè la cresta ENE, che con pochi metri di traverso su pietraia si ricongiunge poi alla Bocchetta di Croslina.
Tornando alla cresta SE, la classificherei come PD- (qualche tratto esposto, qualche limitato uso della forza, qualche placca ad alta inclinazione, il tutto all’inizio e non oltre la metà: da qui in poi, salita elementare). Superata la cresta, dopo mezz’ora dalla bocchetta raggiungo la vetta del Pizzo Croslina (3012 m), il quarto nonché il più dimenticato dei tremila interamente ticinesi. In vetta niente croce, solo qualche bandierina tibetana, ma naturalmente una vista da sogno (visibili TUTTI i tremila ticinesi – più di quaranta! - ad esclusione, forse, del Witenwasserenstock, non so se per le nuvole o perché effettivamente coperto dal Pesciora).
Birra di vetta, pranzo, contemplazione e poi, quasi per caso, più a sinistra della via di salita mi imbatto in una serie di bolli blu che farebbero andare su tutte le furie il Brenna: numericamente invadenti, oggettivamente superflui, segnano comunque una valida alternativa per la discesa (cresta ENE), che infatti si rivela molto semplice (F) ancorché, all’inizio, un poco esposta ed in ogni caso ripida.
Leggermente più in basso rispetto alla Bocchetta di Croslina e ad una distanza di una cinquantina di metri da essa, nei pressi di una grossa freccia blu, i segni terminano: raggiungo così la bocchetta e da lì seguo la via di salita fino all’auto, dove senza fatica arrivo rilassato e soddisfatto per la gita effettuata e per la cima raggiunta. La Val Piumogna ha mantenuto le aspettative!
Tempi di percorrenza: 8 ore e 30’. Dettaglio:
Dalpe – Pizzo Croslina: 5 ore
Pizzo Croslina – Dalpe: 3 ore e 30’
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