Ferrata Madonnina del Coren - 1329m
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FERRATA: per il ferratista medio può apparire banale, ed in effetti lo è fino a quasi la prima metà. La seconda parte e specialmente dalla grotta in poi si fa divertente. La catena è evitabilissima a parte qualche punto tosto dopo la grotta e dentro la grotta stessa (bagnato). La sconsiglio ai principianti in quanto non possiede vie di fuga! infatti come è successo a noi, la mia amica si è bloccata sul passaggio difficile della grotta e abbiamo dovuto percorrere la ferrata in discesa.. fortunatamente è stato possibile aggirare un po di punti difficili. Se il ferratista medio può divertirsi ed allenarsi muscolarmente compiendola a ritroso, il principiante potrebbe trovarsi in serie difficoltà.
Pochi sono i dettagli disponibili su questa ferrata, anche vieferrate.it ne parla poco. Ho aggiunto una foto con uno schizzo banale della ferrata sperando che possa essere d'aiuto
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Le nostre tempistiche non sarebbero attendibili, ma approssimativamente occorrono 40-45' di avvicinamento e circa 1h per far tutta la ferrata in tranquillità.
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Partendo da Cavaglia, delizioso borgo tranquillo ed isolato, si seguono i radi cartelli con disegnato un geco, i quali portano sia alle falesie che al sentiero attrezzato.
Occorrono circa 40'45' minuti per raggiungere l'attacco della ferrata (tralaltro sbagliamo un paio di sentieri all'inizio e perdiamo un po' di tempo..). Si segue dunque il Sentiero 596.
Giunti per facile sentiero ad un bivio che indica "normale" o "sentiero attrezzato" è chiara la via da prendere. Di li a poco i cartelli di avviso ferrata sono pronti ad attenderci. Pausa imbrago e caschetto e si parte.
Ho allegato come prima foto un banale schizzo della ferrata da me disegnato, spero possa essere comprensibile ed utile a qualcuno.
Si parte dunque con un facile traverso obliquo verso destra guadagnando qualche metro in altezza. Ci si porta a ridosso di un primo facile camino di 5-7m. Riparte un lungo e facile traverso verso destra simile al precedente, molto divertente da arrampicare ma spesso non sono necessare nemmeno le mani. Ecco un secondo camino di 3m piu impegnativo del precedente, con staffa. Poi qualche roccetta e di nuovo un traverso obliquo verso l'alto mai esposto e facile. Alla fine si gira a sinistra salendo qualche roccetta. Da qui il sentiero si trasforma in ferrata e davanti a noi un bel muro verticale (ma appoggiato) di diversi metri. I pimi 2m sono impegnativi, non ci sono staffe. Poi piu tranquillo. C'è un sentiero che aggira questo "torrioncino". Appena sopra si scende un paio di metri per poi affrontare altri 4 m verticali e non banali. Qualche roccetta e poi un altra parte verticale di 4m tosta aggirabile con piccolo sentierino. Da qui finisce la catena e per sentiero in 3' ci si porta a ridosso della grotta. E' buia e fresca ma un po' di luce filtra. La torcia può aiutare. Qui la ferrata si impenna in un camino stretto con due staffe, consiglio di affrontarlo con una sorta di spaccata sagittale. Il punto è difficile e occorre molta forza di braccia, inoltre la roccia è bagnata. Ed è qui che la mia amica si ferma, dopo una piccola scivolata senza alcun danno, decide di aspettarmi li, anche perchè non ha trovato altri sentieri di salvataggio. Allorchè decido velocemente di finire la ferrata e poi tornare giu. Da qui in poi inizia la parte più tosta e quindi il divertimento. Usciti dalla grotta si prosegue per diversi caminetti, un punto leggermente spiombante dove la catena è davverò d'aiuto. L'ultimo placcone verticale di 10m è evitabile con sentierino ma ovviamente lo si affronta con gran divertimento. Ed ecco la croce di vetta. Torno poi a ritroso sulla ferrata fin sotto la grotta (a scendere per nulla banale!!) e poi con calma e coraggio decidiamo di ripercorrere a retroso la ferrata, evitando su sentiero dove possibile ed afforontando con l'aiuto di un cordino i punti piu difficili. Alla fine tutto bene. Ritorniamo a Cavaglia ed infine verso Varese.
Pochi sono i dettagli disponibili su questa ferrata, anche vieferrate.it ne parla poco. Ho aggiunto una foto con uno schizzo banale della ferrata sperando che possa essere d'aiuto
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Le nostre tempistiche non sarebbero attendibili, ma approssimativamente occorrono 40-45' di avvicinamento e circa 1h per far tutta la ferrata in tranquillità.
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Partendo da Cavaglia, delizioso borgo tranquillo ed isolato, si seguono i radi cartelli con disegnato un geco, i quali portano sia alle falesie che al sentiero attrezzato.
Occorrono circa 40'45' minuti per raggiungere l'attacco della ferrata (tralaltro sbagliamo un paio di sentieri all'inizio e perdiamo un po' di tempo..). Si segue dunque il Sentiero 596.
Giunti per facile sentiero ad un bivio che indica "normale" o "sentiero attrezzato" è chiara la via da prendere. Di li a poco i cartelli di avviso ferrata sono pronti ad attenderci. Pausa imbrago e caschetto e si parte.
Ho allegato come prima foto un banale schizzo della ferrata da me disegnato, spero possa essere comprensibile ed utile a qualcuno.
Si parte dunque con un facile traverso obliquo verso destra guadagnando qualche metro in altezza. Ci si porta a ridosso di un primo facile camino di 5-7m. Riparte un lungo e facile traverso verso destra simile al precedente, molto divertente da arrampicare ma spesso non sono necessare nemmeno le mani. Ecco un secondo camino di 3m piu impegnativo del precedente, con staffa. Poi qualche roccetta e di nuovo un traverso obliquo verso l'alto mai esposto e facile. Alla fine si gira a sinistra salendo qualche roccetta. Da qui il sentiero si trasforma in ferrata e davanti a noi un bel muro verticale (ma appoggiato) di diversi metri. I pimi 2m sono impegnativi, non ci sono staffe. Poi piu tranquillo. C'è un sentiero che aggira questo "torrioncino". Appena sopra si scende un paio di metri per poi affrontare altri 4 m verticali e non banali. Qualche roccetta e poi un altra parte verticale di 4m tosta aggirabile con piccolo sentierino. Da qui finisce la catena e per sentiero in 3' ci si porta a ridosso della grotta. E' buia e fresca ma un po' di luce filtra. La torcia può aiutare. Qui la ferrata si impenna in un camino stretto con due staffe, consiglio di affrontarlo con una sorta di spaccata sagittale. Il punto è difficile e occorre molta forza di braccia, inoltre la roccia è bagnata. Ed è qui che la mia amica si ferma, dopo una piccola scivolata senza alcun danno, decide di aspettarmi li, anche perchè non ha trovato altri sentieri di salvataggio. Allorchè decido velocemente di finire la ferrata e poi tornare giu. Da qui in poi inizia la parte più tosta e quindi il divertimento. Usciti dalla grotta si prosegue per diversi caminetti, un punto leggermente spiombante dove la catena è davverò d'aiuto. L'ultimo placcone verticale di 10m è evitabile con sentierino ma ovviamente lo si affronta con gran divertimento. Ed ecco la croce di vetta. Torno poi a ritroso sulla ferrata fin sotto la grotta (a scendere per nulla banale!!) e poi con calma e coraggio decidiamo di ripercorrere a retroso la ferrata, evitando su sentiero dove possibile ed afforontando con l'aiuto di un cordino i punti piu difficili. Alla fine tutto bene. Ritorniamo a Cavaglia ed infine verso Varese.
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Simone86
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