Cima di Canogia m. 2350 Val Isorno
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Era quasi un anno che non venivo in Valle Agarina, da quando mi recai a Matogno passando dal
vecchio bel sentiero della Cappella della Scala, senza rendermi conto dello scempio arrecato
dal cantiere che ha costruito una strada per la realizzazzione di una nuova centrale
idroelettrica. Tale opera ha praticamente distrutto in toto la bella vecchia mulattiera che
portava alla Diga di Larecchio e questo è il progresso. Dal parcheggio, con Teresa & co
prendiamo l' ampia strada che sale e, attraversata una breve galleria, poco dopo. perdiamo
una cinquantina di metri di quota giungendo alla dighetta della Merlata. Oltrepassata la diga
finalmente lo stradone lascia spazio a un bel tratto di mulattiera e, all' Alpe Cortone, ci
dirigiamo per Larecchio. Ancora per un breve tratto su sentiero, poi nuova sorpresa: hanno
interrato una condotta forzata, per cui, altro scempio. Seguiamo tutto il percorso di detta
condotta fin sotto al muro della Diga di Larecchio. Finalmente, in vista del lago, l' ambiente
cambia totalmente tra prati e cime spettacolari (complice la bella giornata). Vedo la meta
prefissata per oggi molto lontana e, d' accordo con Teresa, decidiamo di salire per gradi
fino a dove arriveremo. Costeggiamo il lato destro del lago per poi dirigerci verso il Passo
di Larecchio che raggiungiamo abbastanza agevolmente distraendoci con il panorama.
Quì, in una piccola conca, vi è incassato il bel laghetto di Forgnone luogo ideale per la pausa
caffè. Ripartiamo alla volta di un vecchio cavalletto di una teleferica in disuso e poi puntiamo
alla sella sulla cresta SW della Cima di Canogia, raggiunta la quale, ci spostiamo sul versante
ovest e per un ripido pendio, su tracce animali, raggiungiamo orgogliosi la vetta. Panorama
fantastico a trecentosessanta gradi che ci ripaga della fatica. Fotografie, breve pausa e poi
decidiamo di fare la pausa pranzo all' Alpe Larecchio. Ridiscesi alla sella, per un percorso
inventato, arriviamo al bell' Alpe e finalmente si mangia. Ritorniamo poi alla diga a ricongiungerci
all' itinerario di salita e quindi al parcheggio ben appagati. L' ultima cima è sempre la più bella.
Buone Gite, roby
vecchio bel sentiero della Cappella della Scala, senza rendermi conto dello scempio arrecato
dal cantiere che ha costruito una strada per la realizzazzione di una nuova centrale
idroelettrica. Tale opera ha praticamente distrutto in toto la bella vecchia mulattiera che
portava alla Diga di Larecchio e questo è il progresso. Dal parcheggio, con Teresa & co
prendiamo l' ampia strada che sale e, attraversata una breve galleria, poco dopo. perdiamo
una cinquantina di metri di quota giungendo alla dighetta della Merlata. Oltrepassata la diga
finalmente lo stradone lascia spazio a un bel tratto di mulattiera e, all' Alpe Cortone, ci
dirigiamo per Larecchio. Ancora per un breve tratto su sentiero, poi nuova sorpresa: hanno
interrato una condotta forzata, per cui, altro scempio. Seguiamo tutto il percorso di detta
condotta fin sotto al muro della Diga di Larecchio. Finalmente, in vista del lago, l' ambiente
cambia totalmente tra prati e cime spettacolari (complice la bella giornata). Vedo la meta
prefissata per oggi molto lontana e, d' accordo con Teresa, decidiamo di salire per gradi
fino a dove arriveremo. Costeggiamo il lato destro del lago per poi dirigerci verso il Passo
di Larecchio che raggiungiamo abbastanza agevolmente distraendoci con il panorama.
Quì, in una piccola conca, vi è incassato il bel laghetto di Forgnone luogo ideale per la pausa
caffè. Ripartiamo alla volta di un vecchio cavalletto di una teleferica in disuso e poi puntiamo
alla sella sulla cresta SW della Cima di Canogia, raggiunta la quale, ci spostiamo sul versante
ovest e per un ripido pendio, su tracce animali, raggiungiamo orgogliosi la vetta. Panorama
fantastico a trecentosessanta gradi che ci ripaga della fatica. Fotografie, breve pausa e poi
decidiamo di fare la pausa pranzo all' Alpe Larecchio. Ridiscesi alla sella, per un percorso
inventato, arriviamo al bell' Alpe e finalmente si mangia. Ritorniamo poi alla diga a ricongiungerci
all' itinerario di salita e quindi al parcheggio ben appagati. L' ultima cima è sempre la più bella.
Buone Gite, roby
Tourengänger:
tignoelino

Communities: Hikr in italiano
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Kommentare (11)