venerdì 15 giugno 2012:oggi mi sono preso un giorno di ferie e vista la bella giornata ho programmato un super giro in mtb.Alzata di buon mattino in modo che alle 6.30 esco dal cancello di casa in sella alla mia bici.Subito entro nel percorso ciclopedonale di Costamasnaga,dirigendomi verso Molteno.La temperatura è bella fresca,una lepre si allontana disturbata dal mio passaggio.Raggiunto l'asfalto mi dirigo a Oggiono, risalendo a Galbiate;il traffico veicolare è ancora scarso visto l'ora mattutina.Abbandono l'arteria principale,seguendo la stradina che conduce alla chiesa incompiuta di San Michele nel parco del Monte Barro.Nei pressi della chiesina di S.Agostino imbuco la sterrata che conduce verso il lago;oggi il fondo ghiaoso è infido per i numerosi canaletti formati dai recenti temporali.Giunto al lago attraverso la strada e mi introduco nalla ciclovia dell'Adda.Questa la seguo fino a Brivio.Su questo tratto ogni metro meriterebbe una foto per il panorama e gli innumerevoli uccelli acquatici che librano il loro volo a livello dell'acqua.Da Brivio riprendo l'asfalto,passo il ponte sull'Adda e mi dirigo verso Carvico deviando,più avanti,a sinistra passando per il borgo di Odiago, ed arrivando senza traffico a Pontida.Risalgo un primo tratto della bella strada sterrata che conduce al monte Canto;sull'altro versante si intravedono in alto le antenne della Val Cava,punto più alto di questo mio percorso.Al primo bivio seguo la strada a sinistra ,in falsopiano,fino poco prima di una casa diroccata,dove la traccia diventa un sentiero.Con questo mi porto fino alle prime case di Ambivere.Mi porto sulla strada principale che porta a Bergamo,la seguo per circa 1,5km,deviando poi a sinistra per Almenno.Più avanti giro a sinistra seguendo una stradina che mi porterà nei pressi della cascina agriturismo Ronchi.Subito dopo il fondo si trasforma in sterrato,con forti pendenze;venti metri prima di arrivare nei pressi di un casolare devio a destra in un single-track che mi porterà a Palazzago.Da qui seguo la strada a fondo asfaltato,che passando per piccoli borghi,tra cui Colle Pedrina,mi porterà in Val Cava.Salendo,trovo un altro biker,con cui pedalerò insieme fino in vetta.La salita è lunga,il pezzo centrale fortunatamente in ombra,con belle pendenze.Arrivato nei pressi della cava il paesaggio diventa lunare.Quest'ultimo tratto diventa sterrato;le antenne si avvicinano.Il compagno di salita mi consiglia di fare una visita alla croce del Monte Linzone,che dista circa 20 minuti.Nonostante la fatica inizia a farsi sentire,accetto volentieri.Per un sentierino,a tratti non ciclabile,sul crinale erboso arrivo alla cima del monte.La vista spazia sulla pianura bergamasca.Ridiscendo,sul ripido pendio erboso,sbucando sul sentiero che mi porterà a passare sopra alla cava.Ancora un ultimo strappo e finalmente sbuco sulla strada principale del valico Val Cava.Ora c'è il dilemma:devo andare al ristorante Tesoro.Le vie sono due.O ridiscendo verso la Val Imagna e risalgo a Forcella alta per asfalto o seguo il sentiero per Monte Tesoro.La segnaletica C.A.I. indica mezz'ora alla vetta del Monte Tesoro,però mi sa che devo spallare tutto il tragitto la bici.Scelgo la prima alternativa.La salita a Forcella Alta,per fortuna,è breve e non impegnativa.Da qua il panorama è stupendo a 360 °.Finalmente la discesa:dal ristorante Tesoro a Carenno su strada sterrata.Da Carenno a Caloziocorte su mulattiera.Una libidine!!!!.Arrivato sul ponte di Olginate mi si accende la fatidica spia rossa alle gambe.Devo affrontare ancora la salita di Garlate e tutta la piana fino a Costamasnaga sotto il sole cocente di mezzogiorno.Mi metto il cuore in pace e piano piano con le ridotte riesco ad ultimare il giro.Tanta fatica ma appagante.
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