domenica 10 giugno 2012:ore 6.10 suona la radiosveglia.Il mio senso d'udito capta subito che fuori piove.Mi giro dall'altra parte.Ore 7.00:mi risveglio e mi alzo.Alzo le tapparelle e controllo il cielo:tutto nuvoloso, verso la Valsassina ,nostra meta programmata per oggi, piove.Ritorno a letto maledicendo l'ennesima domenica col tempo perturbato.ore 8.15 mi rialzo,faccio colazione e riguardo fuori dalla finestra:zona Lecco ancora sotto l'acqua,zona Como schiarite con squarci d'azzurro.Via-via si va!!!In comune accordo con la moglie si decide di salire ai Corni di Canzo da Valbrona.In auto arriviamo al parcheggio della chiesa del paese;nel frattempo il cielo si è rasserenato.Ci incamminiamo sulla stradina a fianco dell'edificio religioso, dove delle paline segnaletiche ci indicano i tempi di percorrenza.Risaliamo su asfalto fino al ex bar Belvedere,luogo che ha avuto i suoi momenti d'oro negli anni 80,ora in stato di abbandono:qui inizia la vecchia mulattiera che risale nei pressi di Oneda.Oggi il fondo è infido dopo la pioggia notturna.Finita la mulattiera risaliamo accanto ad una fattoria,su strada sterrata dove poco più avanti diventa sentiero.Camminando su quest'ultimo giungiamo in Valcerrina.Con la mente ritorno ai momenti da bambino,dove risalivo in questa zona con i miei genitori.Rammento ,come in una vecchia pellicola da film,la falciatura con la ranza di tutti questi prati e il passaggio di raccolta del fieno con il carretto trainato da un asino.Le famiglie che si radunavano su questi prati per passare la domenica in relax;mi sembra di sentire ancora il suono di un vecchio organetto a mano che si trovava all'interno del Rifugio Polalba.Si risale ora ,su un sentiero ripido per boschi di faggi ,in località detta "Marfoi".Sbuchiamo finalmente,sulla strada cementata che risale da Oneda;la percorriamo fino a giungere al Rifugio S.E.V..A fianco dell'edificio seguiamo il sentiero che porta in vetta;l'ultimo tratto risale un piccolo caminetto tra le rocce adatto ad escursionisti esperti.Finalmente in cima!!!Alcune nubi hanno già velato il cielo,un nutrito stormo di rondoni volteggia l'aria.Nel frattempo che ci godiamo il panorama, approffittiamo di mangiare un paio di panini e un pò di frutta.Ripartiamo seguendo il serpentino sentiero che segue la cresta.Nel punto più esposto siamo circondati da una quindicina di capre che ci ostacolano il passaggio ,tra qui un grosso caprone con enormi corna-PROPRIO QUA!!!NON E'IL MASSIMO. -Riusciamo ad uscire dal traffico anomalo,ridiscendendo dal ghiaione.Siamo con i piedi sul morbido prato.Tralasciamo il sentiero che scende diretto verso Canzo,passando all'inizio della ferrata,per andare a destra a imboccare il sentiero che nei pressi di una casa,scende nel bosco e rimanendo in costa porta alla Colletta dei Corni.Arrivati alla radura erbosa facciamo una sosta per sgranocchiare un pò di cioccolato.Mentre siamo intenti a mandare un messaggio con il telefonino ai nostri amici,sentiamo un rumore alle nostre spalle.Ci troviamo a tu per tu con due splendidi caprioli;subito la mia mano si porta alla cintola per prendere la macchina fotografica, ma passato l'attimo di sorpresa,i due animali con due balzi spariscono nel bosco.Ripartiamo seguendo la segnaletica per Visino di Valbrona fino ad un bivio dove risaliamo in Valcerrina,passando davanti a numerose baite.Ritroviamo la vecchia mulattiera che ci riporta al punto di partenza.
Kommentare (1)