Monte Penna
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Un gruppo di geologi si è ritrovato per una escursione sul crinale appenninico tra Parma e Genova. La partenza avviene dal rifugio Faggio dei Tre Comuni (1400 m), comune di Bedonia, provincia di Parma. La segnaletica indica chiaramente la direzione da seguire. Nella prima parte il sentiero 871 sale gradualmente in una faggeta giovane, ricreata dopo i massicci disboscamenti della prima metà del Novecento fatti per rifornire di legna le grandi città . Il sentiero esce dal bosco su un cocuzzolo dove compare la meta della nostra escursione: il Monte Penna (1735 m), un affioramento di ofioliti. Le ofioliti sono rocce che si ritiene abbiano avuto origine nelle profondità del mantello terrestre e siano state spinte verso la superficie dallo scontro tra le placche. Sono molto più resistenti all'erosione delle rocce circostanti per cui spiccano nel paesaggio con affioramenti anche scoscesi.
Dal cocuzzolo il sentiero scende, prima con un breve tratto scavato appunto nella roccia, poi su prato infine ancora nel bosco perdendo alcune decine di metri di quota. Prosegue poi sub-pianeggiante nella faggeta sbucando su una selletta alla base della piramide sommitale del Penna. Da qui, su roccette ofiolitiche e agevolato da una catena, conduce in cima. Il panorama è quello tipico dell'Appennino Emiliano: foreste, pochi e piccoli paesi, cime non solo tondeggianti ma appunto anche aguzze e rocciose. In linea d'aria il Mar Ligure è vicino e nelle giornate limpide si distingue nettamente.
In discesa si può allungare il percorso compiendo la "traversata" della montagna. Si scende per sentiero lungo la cresta est, la via "normale", opposta a quella della nostra salita, fino al passo dell'Incisa. Qui una strada sterrata nel bosco percorre tutto il versante sud del Penna riportando in circa 4 km al punto di partenza. Dopo l'escursione non poteva mancare la succulenta cena al rifugio e dopo cena, poiché molti geologi non si fermano mai, viene organizzata una camminata notturna.
Dal cocuzzolo il sentiero scende, prima con un breve tratto scavato appunto nella roccia, poi su prato infine ancora nel bosco perdendo alcune decine di metri di quota. Prosegue poi sub-pianeggiante nella faggeta sbucando su una selletta alla base della piramide sommitale del Penna. Da qui, su roccette ofiolitiche e agevolato da una catena, conduce in cima. Il panorama è quello tipico dell'Appennino Emiliano: foreste, pochi e piccoli paesi, cime non solo tondeggianti ma appunto anche aguzze e rocciose. In linea d'aria il Mar Ligure è vicino e nelle giornate limpide si distingue nettamente.
In discesa si può allungare il percorso compiendo la "traversata" della montagna. Si scende per sentiero lungo la cresta est, la via "normale", opposta a quella della nostra salita, fino al passo dell'Incisa. Qui una strada sterrata nel bosco percorre tutto il versante sud del Penna riportando in circa 4 km al punto di partenza. Dopo l'escursione non poteva mancare la succulenta cena al rifugio e dopo cena, poiché molti geologi non si fermano mai, viene organizzata una camminata notturna.
Tourengänger:
andrea62

Communities: Hikr in italiano
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