Valle Cannobina:Bassa Via Meridionale

Percorso piuttosto lungo,che si sviluppa comunque in un ambiente di bassa quota.Sono solo,devo quindi organizzarmi come posso,con mezzi di fortuna.Lascio l’auto un trecento metri dopo aver imboccato il bivio per Socraggio,località Ponte Socraggio,e questo sarà il punto d’arrivo della gita.Ora il problema è arrivare a Crèves,punto di partenza distante 13 chilometri.Torno sulla provinciale, sperando di essere fortunato con l’autostop.E’ un normale giorno infrasettimanale,e quasi tutto lo scarso traffico è in senso opposto,persone che vanno al lavoro verso Cannobio.Però subito arriva una vecchia Panda,e un simpatico pensionato mi porta fino al bivio di Gurro.Poi non passa più anima viva,proseguo a piedi per circa due km fin quasi al bivio per Orasso,finchè un’anziana coppia di Falmenta,con un piccolo fuoristrada Suzuki,diretta a Malesco per la spesa,mi porta fino al punto di partenza.Sono le 8.30 e tutto sommato mi è andata bene.Per iniziare il percoso,si prende la mulattiera,peraltro ben segnalata,che scende,in pochi minuti,ad attraversare il Cannobino sul ponte di Provola (m. 799) e risalire subito verso le belle case di Provola (m. 938).Si prosegue in direzione sud sul sentiero che quasi subito inizia a scendere verso i due nuclei di Daila (m. 834).Si prosegue in piano,attraversando alcuni prati,prima di entrare nella fitta vegetazione della Valle di Calagno.Dopo alcune insidiose vallette si scende ripidamente,sempre nel fitto bosco di faggi,fino ad attraversare il Rio Calagno,sul ponticello detto “u punt du Geri” in una fittissima lussureggiante vegetazione.Si risale subito,altrettanto ripidamente,in direzione della Piazza,ed ora il sentiero è anche di difficile individuazione a causa soprattutto dei numerosi alberi abbattuti.Giunti alla Piazza (m.1000) si imbocca una pista sterrata che superati i casolari di Previtt diventa asfalto per un tratto di circa un chilometro e mezzo fino a Gurro (m. 812).Attraversato il paese,tra le antiche case,si imbocca la Via Falmenta,che fra vecchi castagni e baite sparse  conduce in circa mezzora al Passo della Mergugna  (m. 1026),punto più alto delle gita.Vista l’ora,mezzogiorno in punto,mi concedo una breve pausa pranzo,prima di intraprendere la discesa che per radi pascoli prima e bosco poi conduce a Falmenta (m. 678).Attraversato il paese,e subito sotto la carrozzabile,si infila la mulattiera che scende,a ripidi tornanti,ad attraversare il Rio Crealla e risale,sempre impietosamente ripida,fino a sbucare al cimitero di Crealla (m. 627).Si esce dall’abitato sull’opposto versante scendendo verso la profonda valle.Passato il piccolo nucleo di Davra,passando sotto il portico del suo oratorio ottocentesco, si attraversa il riale sul ponte di Davra e si risale nel bosco fino alla Luera (m. 750),quindi nuova ridiscesa,prima gradatamente poi più ripidamente fino a giungere alle poche case di Corte (m. 561) e in breve al piccolo nucleo di Calachina (m.508).Rimane ancora la profonda Valle di Socraggio,che si supera attraversando il ponte a quota m. 419 e con l’ultima dura risalita fino al terrazzo dove si trova Socraggio (m. 485).