Gran Paradiso 4061m
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Ultima gita del corso SA2 2011 del CAI Varese.
Il sabato pomeriggio siamo con gli sci in spalla (non avevamo dubbi a riguardo) lungo il sentiero estivo che porta al rifugio Vittorio Emanuele II (2735 m), riconoscibile dall’inconfondibile profilo a mezza-botte.
La domenica, sci ai piedi alle 5:30: canticchiando in testa la Marsigliese superiamo, uno ad uno, gruppetti di francesi. Mentre sorseggiamo del the caldo, in prossimità della schiena d’asino, gongolandoci del fatto che siamo in testa a tutti, scopriamo che qualche gruppo partito dal rifugio Chabod ci è davanti. Feriti nell’orgoglio, ripartiamo subito cercando invano di recuperarli. Lungo la cresta rocciosa, solo un passaggio un po’ esposto ci consiglia di piazzare una corda fissa. Siamo così in vetta: foto di rito con la madonnina e poi, appena c’è uno spazio libero sulla cresta, ci rimettiamo in cammino per rientrare al deposito sci, evitando la ressa in cresta che da lì a poco si sarebbe creata.
Arrivati alle auto e qualcuno di noi si fa un bagnetto corroborante nel torrente. Gelato e Lemonsoda, condito da qualche barzelletta, concludono degnamente questa splendida due giorni e purtroppo anche il corso. E’ stato davvero entusiasmante e istruttivo.
Qui le foto.
Il sabato pomeriggio siamo con gli sci in spalla (non avevamo dubbi a riguardo) lungo il sentiero estivo che porta al rifugio Vittorio Emanuele II (2735 m), riconoscibile dall’inconfondibile profilo a mezza-botte.
La domenica, sci ai piedi alle 5:30: canticchiando in testa la Marsigliese superiamo, uno ad uno, gruppetti di francesi. Mentre sorseggiamo del the caldo, in prossimità della schiena d’asino, gongolandoci del fatto che siamo in testa a tutti, scopriamo che qualche gruppo partito dal rifugio Chabod ci è davanti. Feriti nell’orgoglio, ripartiamo subito cercando invano di recuperarli. Lungo la cresta rocciosa, solo un passaggio un po’ esposto ci consiglia di piazzare una corda fissa. Siamo così in vetta: foto di rito con la madonnina e poi, appena c’è uno spazio libero sulla cresta, ci rimettiamo in cammino per rientrare al deposito sci, evitando la ressa in cresta che da lì a poco si sarebbe creata.
Arrivati alle auto e qualcuno di noi si fa un bagnetto corroborante nel torrente. Gelato e Lemonsoda, condito da qualche barzelletta, concludono degnamente questa splendida due giorni e purtroppo anche il corso. E’ stato davvero entusiasmante e istruttivo.
Qui le foto.
Tourengänger:
Mauronster
Communities: Hikr in italiano
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