Pizzo dell’Uomo – anticima N (2585 m) – Skitour
|
||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Escursione con le pelli di foca con partenza dal Passo del Lucomagno.
Si tratta del classico “Vormittagstürli” che non lascia mai delusi: bella salita, bella discesa, panorami incantevoli!
Inizio dell’escursione: ore 7:30
Fine dell’escursione: ore 10:15
Temperatura alla partenza: -1°C
Temperatura al rientro: 3°C
Oggi è il primo sabato con l’ora legale: la levataccia è più dura del solito. Il viaggio in auto si svolge per buona parte al buio. Dopo parecchie settimane, finalmente il Lucomagno è percorribile senza limitazioni d’orario. In prossimità del Passo staziona il solito bancone di nebbia, che sarà tuttavia di breve durata. Sono solo le sette e un quarto, comunque già una decina di auto sono parcheggiate, con gli alpinisti che si preparano all’escursione. Tra questi anche un gruppo della SAT di Mendrisio, guidato da Vinz.ch, con meta il Piz Rondadura.
La sterrata che dall’ospizio porta alla baracca di legno è ancora innevata: occorre percorrere anche questi 550 m con gli sci fino all’inizio della salita.
Conosco il percorso a memoria; potrei muovermi anche al buio. La neve compatta permette una progressione veloce, con qualche perdita del passo solo nei tratti più gelati e ripidi.
Oggi sono in forma: poche soste, poche foto, pochi dietro front.
Dopo quaranta minuti di cammino il sole sorge dietro lo Scopi. La neve gelata e compatta emette dei riflessi argentei. Seguo il crinale fino a raggiungere l’altura in zona “Costa del Scai”.
Con rinnovato entusiasmo ammiro per l’ennesima volta la paradisiaca visione dell’altopiano con sullo sfondo “il badile” del Pizzo dell’Uomo.

È una cima perfetta: ti lascia respirare sul pianoro per poi costringerti ad uno sforzo intenso negli ultimi 350 m di salita.
I rampanti, pronti per l’uso sugli sci, non sono necessari.
Raggiungo la cima con un baldo giovine che condivide in silenzio la spettacolare visione a tutto giro: Pizzo dell’Uomo (2585 m) geschafft!
È la terza volta che lo raggiungo con le pelli di foca.
Oggi niente messaggini né telefonate: non voglio rovinare la magica atmosfera che regna di primo mattino su questa vetta.
L’erta finale presenta neve rigelata e strutturata, tanto da formare degli spettacolari drappeggi poco sciabili. Scendiamo con prudenza dal badile terminale per poi imboccare il “Couloir Nord-Est”: un itinerario veramente interessante. La neve qui è compatta e perfettamente sciabile. Per la prima volta scendo lungo questo canalone, che presenta alcuni passaggi stretti, contornati da affioramenti rocciosi. Ho fatto bene a portare il casco.
In pochi minuti raggiungo l’Alpe Croce (1931 m), dove mi concedo una sosta fotografica. L’alpeggio comprende due caseggiati in muratura sotto una bastionata rocciosa. Il formaggio prodotto all’Alpe Croce porta sullo scalzo la dicitura “LUCOMAGNO” e il numero progressivo delle forme. Ho avuto modo di acquistarlo in estate allo spaccio posto presso il valico: veramente meritevole!
Gli ultimi 600 m per raggiungere il Passo del Lucomagno presentano una limitata pendenza: è il relax finale che conclude la sempre piacevole escursione al Pizzo dell’Uomo.
Gita ideale per trascorrere una mezza giornata sulle nevi del Lucomagno!
Tempo di salita: 2 h
Tempo totale: 2 h 45 min
Dislivello in salita: 680 m
Sviluppo complessivo: 6,7 km
Difficoltà: PD
Buona copertura della rete cellulare su tutto il percorso
SLF: 2 (moderato).
Libro di vetta: no

Kommentare (8)