Val di Fex: una meta di ripiego accettata con doverosa saggezza!
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Vista da ALBERTO: Andrea mi propone alcune escursioni per condurvi alcuni amici: Giuseppe,Cristian e Roberto che non conoscevo.
La meteo per quello che sapevo,era sul brutto,in generale,ma Andrea vede le ultime info sulla meteo e pare in via di miglioramento,ma la destinazione? Si sceglie il Piz Surgonda,semplice percorso e al riparo da valanghe,mentre la val d'Agnel...è a rischio elevato alle valanghe.
Saliamo in val Chiavenna,il cielo pare aprirsi,poi,dopo aver varcato il confine,noto che anche qui la neve scarseggia: le pareti strapiombanti della zona di Albigna,mostrano la neve fresca,giusto una spruzzatina e di muraglie di neve,neppure l'ombra.
Al passo del Maloja i prati si mettevano in mostra,mentre la neve era sporadica sotto forma di chiazze qua e la.
Mentre proseguiamo il viaggio verso St. Moritz,guardavo verso le montagne con esposizione a nord...ma la neve dov'è? A Realp m.1538 vi erano quasi 2 metri...solo il giorno prima. Prendiamo la strada dello Julier,saliamo...niente neve...al passo si vedevano strisce di prati,incredibile...e qualcuno voleva venire quassù per trovare tanta neve...ma doveeeeeeee!
Giunti alla località di La Veduta m.2233,attendiamo: le nuvole non mi davano sicurezza,la visibilità era poca dato che da questa quota in su nulla era visibile.
Qualche fiocco cominciava a cadere,qui già vi erano 10 cm. di neve fresca: si decide per tornare indietro per la val di Fex e mentre si faceva manovra nel piccolo parcheggio,ecco che un gruppo di sci alpinisti...tutte donne,si incamminano verso le nuvole...Mha!
Dove volevamo andare come seconda possibilità,pare che vi sia più sole,ma era solo una leggera speranza!
Parcheggiamo al parcheggio esterno,poco prima di quello sotterraneo (costo 2 franchi a ora).
Alle 8,50 partiamo da Sils/Maria m.1808 e percorriamo il sentiero estivo che taglia la strada: una lunga serie di paletti (verdi= segnalano la pista di fondo / rossi= segnalano il tracciato pedonale),salendo e scendendo,giungendo alla località di Crasta dove qualche fiocco comincia a cadere.
Il tempo non è dei migliori,ma almeno in caso che la visibilità si riduca,vi è la sicurezza di tornare all'auto e questa è una cosa importante: prima la sicurezza,il resto viene dopo!
Giunti al ristorante,(ore 10,50) vediamo il cartello che da altri 40 minuti fino all'alpe Selvas e si decide di proseguire: il tracciato è ben segnalato e battuto dalla motoslitta e molti già lo percorrevano.
Poco prima di arrivare,ecco che la speranza di vedere il sole era del tutto svanita,mentre la neve copiosa cominciava a scendere: meno male che saggiamente non ci siamo arrischiati nel salire verso il Surgonda!
Sono le 12,00,sostiamo sotto il tetto della struttura che è aperta: il termometro segna +5°...e nevica bene!...non è vero che per nevicare ci devono essere 0° come i più sostengono.
Dato che comincia a sentirsi il frescolino,si decide per il rientro e lungo tutto il percorso di ben 8 km. con un dislivello di + 609 m. la neve scendeva copiosa e al parcheggio...fine della nevicata.
Percorrendo la strada della val Chiavenna,si decide di fermarsi da Moresco (una struttura grande che produce molte leccornie) un luogo che non ne ero a conoscenza dato che percorro la strada interna per andare a Chiavenna. Un locale spazioso e frequentato dove non vi è problema per il parcheggio.
Ci consoliamo con un ottimo strudel,mentre fuori la giornata si presenta uggiosa,ma quel che importa,senza traffico al rientro.
Ciao a tutti e...alla prossima!
VISTA DA GONZO: il buon senso ci ha fatto rinviare la gita al Piz Surgonda, abbiamo provato ad attendere e a tratti il cielo pareva migliorare ma c'era poco da fidarsi; scendendo dallo Julier in direzione della Val di Fex pero' nuove nuvole stazionavano pure su quel versante che 1/2 oretta prima era splendidamente azzurro; breve sosta riflessiva e via, destinazione 1 meta + sicura sotto tutti i punti di vista.
Purtroppo ad oggi riesco a scrivere solo poche parole, x pagare il parcheggio ci siam dovuti svenare!
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