Pizzo Tre Signori
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Oggi torniamo alle vecchie abitudini, sveglia prestissimo – avvicinamento in notturna – vetta – e discesa tutta d’un fiato e via a casa per il pomeriggio …… Tutta colpa dei miei amici che sono due settimane che parlare della val Biandino, del rifugio Tavecchia, del Pizzo Tre Signori … perchè si sono iscritti alla ciaspolata del rifugio Tavecchia….. ma che ciaspolata quelli vanno a fare baldoria e a scofanarsi la bella cena …..
Poi vedo le foto di Francesco con il Pizzo in bella mostra ….. e io a casa ….
Allora mi organizzo e ci vado anche da solo perché la salita al Pizzo mi è sempre piaciuta e anche questa volta è stata bellissima.
Passato lo sfogo raccontiamo un pò della salita. Partenza al buio (improponibile per qualcuno) la temperatura è piacevole il cielo è stellato con luna piena a tre quarti, infatti sulla carrozzabile salgo con la frontale spenta, poi al Tavecchia piccola pausa e via verso il rifugio Gassi. Nel bosco accendo la frontale perché il sentiero è mezzo ghiacciato e non voglio scivolare, sopra al Pio X trovo neve costante e dura allora mi rampono e proseguo fino al colletto dove la neve sparisce e proseguo senza ramponi perché il sentiero è pulito fin sotto alla cima dove trovo un po’ di misto che complica la progressione (dove ci sono le funi di sicurezza), arrivo al caminetto che è già quasi sgombro di neve (peccato). In vetta mi godo il paesaggio e la magnifica giornata, poi via prima che il sole scaldi la poca neve rimasta.
Sulla discesa al lago di Sasso c’è poca neve e non voglio incasinarmi su neve non portante, decido per la cresta verso il S. Rita che è sgombera da neve.
Scendo e incontro una DONNA che arriva dal lago, facciano due chiacchere e mi conferma che la neve non è portante, ringrazio per l’informazione e ci salutiamo. La neve è quasi tutta portante, sprofondo solo un poi di volte ma l’ambiente è davvero bello e ne vale la pena, il sole si fa sentire e inizio a svestirmi. Arrivo alla bocchetta e resto in cresta il più possibile. La cresta è sgombra da neve ma il sentiero a nord è ancora coperto. La cresta si percorre camminando e arrampicando in qualche punto, ci sono un paio di salti rocciosi impegnativi che ho preferito evitare e sono sceso sul sentiero ancora innevato da percorrere con molta cautela, poi tutto tranquillo fino S. Rita, uno sguardo al PIZZO e a tutta via percorsa e giù fino al Tavecchia dove faccio una meritata pausa stravaccato su una sdraio a prendere il sole, due chiacchere con Giulio e via verso il parcheggio anche se è un peccato andarsene con una giornata così bella, sarà per la prossima volta. La discesa procede tranquilla ma a certo punto sento il caldo e mi metto in pantaloncini e maglietta.
Anche oggi una fantastica giornata in montagna un pò tirata con i tempi per godere a pieno del posto e della salita, ma così o niente, allora è meglio prendere perché ogni lasciata è persa …….
Quota partenza: 650 mt
Quota arrivo: 2554 mt
Dislivello : 1900 mt circa
Tempo totale : 10 h 15 min. (esclusa sosta al rifugio)
Km percorsi: 27,500 circa
Poi vedo le foto di Francesco con il Pizzo in bella mostra ….. e io a casa ….
Allora mi organizzo e ci vado anche da solo perché la salita al Pizzo mi è sempre piaciuta e anche questa volta è stata bellissima.
Passato lo sfogo raccontiamo un pò della salita. Partenza al buio (improponibile per qualcuno) la temperatura è piacevole il cielo è stellato con luna piena a tre quarti, infatti sulla carrozzabile salgo con la frontale spenta, poi al Tavecchia piccola pausa e via verso il rifugio Gassi. Nel bosco accendo la frontale perché il sentiero è mezzo ghiacciato e non voglio scivolare, sopra al Pio X trovo neve costante e dura allora mi rampono e proseguo fino al colletto dove la neve sparisce e proseguo senza ramponi perché il sentiero è pulito fin sotto alla cima dove trovo un po’ di misto che complica la progressione (dove ci sono le funi di sicurezza), arrivo al caminetto che è già quasi sgombro di neve (peccato). In vetta mi godo il paesaggio e la magnifica giornata, poi via prima che il sole scaldi la poca neve rimasta.
Sulla discesa al lago di Sasso c’è poca neve e non voglio incasinarmi su neve non portante, decido per la cresta verso il S. Rita che è sgombera da neve.
Scendo e incontro una DONNA che arriva dal lago, facciano due chiacchere e mi conferma che la neve non è portante, ringrazio per l’informazione e ci salutiamo. La neve è quasi tutta portante, sprofondo solo un poi di volte ma l’ambiente è davvero bello e ne vale la pena, il sole si fa sentire e inizio a svestirmi. Arrivo alla bocchetta e resto in cresta il più possibile. La cresta è sgombra da neve ma il sentiero a nord è ancora coperto. La cresta si percorre camminando e arrampicando in qualche punto, ci sono un paio di salti rocciosi impegnativi che ho preferito evitare e sono sceso sul sentiero ancora innevato da percorrere con molta cautela, poi tutto tranquillo fino S. Rita, uno sguardo al PIZZO e a tutta via percorsa e giù fino al Tavecchia dove faccio una meritata pausa stravaccato su una sdraio a prendere il sole, due chiacchere con Giulio e via verso il parcheggio anche se è un peccato andarsene con una giornata così bella, sarà per la prossima volta. La discesa procede tranquilla ma a certo punto sento il caldo e mi metto in pantaloncini e maglietta.
Anche oggi una fantastica giornata in montagna un pò tirata con i tempi per godere a pieno del posto e della salita, ma così o niente, allora è meglio prendere perché ogni lasciata è persa …….
Quota partenza: 650 mt
Quota arrivo: 2554 mt
Dislivello : 1900 mt circa
Tempo totale : 10 h 15 min. (esclusa sosta al rifugio)
Km percorsi: 27,500 circa
Tourengänger:
Mauro

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Kommentare (6)