Monte Chiusarella per la cresta Sud Ovest
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Qualche tempo fa, nel corso dell'ennesima corsa sul Chiusarella, avevo deciso di abbandonare l'usuale percorso della strada militare poco dopo il cippo del quarto chilometro, qui all'altezza del sesto tornante dopo Pian Valdes, si stacca un sentiero in piano che porta ad una delle poche sorgenti perenni del complesso Chiusarella - Martica, il sentiero però prosegue, anche se si fa sempre più stretto ed invaso dalla vegetazione, fino ad arrivare al solco percorso dal Rio della Valle del Des, il sentiero a questo punto è solo un'esile traccia che sale ripido sul lato sinistro idrografico, poco sopra la pendenza si fa più dolce, la traccia ritorna più visibile, anche se spesso è sconvolta dalle traccie del passaggio di cinghiali, e si sposta poi a sinistra per andare a prendere la cresta Sud Ovest che scende dal Chiusarella. Sul filo di cresta si trovano numerosi pinnacoli rocciosi che, una cinquantina di metri sotto la cima, vanno a raggiungere una parete rocciosa verticale. In occasione di quella corsa mi ero ripromesso di tornare a breve, prima che la vegetazione rendesse troppo difficoltosa la cosa, armato di macchina fotografica.
Oggi è la giornata giusta: mia moglie mi accompagna da Bregazzana fino alla Cascina Ravetta poi lei torna a casa, io ho un'ora per salire e scendere (poi pranzo di famiglia).
Salgo diretto al ripetitore per un sentiero, disdegnando la più comoda strada militare, ma trovando il tempo di fotografare un magnifico esemplare di Elleboro verde, arrivo a Pian Valdes, seguo il sentiero che taglia i tornanti della strada e percorro il tratto di questa che mi porta al sesto tornante.
Eccomi finalmente al sentiero che porta alla sorgente, proseguo e vengo deliziato dalla vista di un tappeto di Rose di Natale. Poi affronto la parte più impegnativa: verticale e poco visibile ma conosco il percorso ed in breve sono di fronte alla parete verticale che sostiene la cima del Chiusarella.
Faccio una foto alla mia oca portafortuna e guadagno la cima, poi giù veloce che sta iniziando a piovviginare.
E' bello poter scoprire qualcosa di nuovo anche su montagne salite centinaia di volte, questo lato del Chiusarella è decisamente solitario e selvaggio e vale la pena di essere apprezzato magari in una giornata più limpida: offre infatti degli scorci magnifici ed inusuali sulle cime circostanti.
Oggi è la giornata giusta: mia moglie mi accompagna da Bregazzana fino alla Cascina Ravetta poi lei torna a casa, io ho un'ora per salire e scendere (poi pranzo di famiglia).
Salgo diretto al ripetitore per un sentiero, disdegnando la più comoda strada militare, ma trovando il tempo di fotografare un magnifico esemplare di Elleboro verde, arrivo a Pian Valdes, seguo il sentiero che taglia i tornanti della strada e percorro il tratto di questa che mi porta al sesto tornante.
Eccomi finalmente al sentiero che porta alla sorgente, proseguo e vengo deliziato dalla vista di un tappeto di Rose di Natale. Poi affronto la parte più impegnativa: verticale e poco visibile ma conosco il percorso ed in breve sono di fronte alla parete verticale che sostiene la cima del Chiusarella.
Faccio una foto alla mia oca portafortuna e guadagno la cima, poi giù veloce che sta iniziando a piovviginare.
E' bello poter scoprire qualcosa di nuovo anche su montagne salite centinaia di volte, questo lato del Chiusarella è decisamente solitario e selvaggio e vale la pena di essere apprezzato magari in una giornata più limpida: offre infatti degli scorci magnifici ed inusuali sulle cime circostanti.
Tourengänger:
paoloski

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