Riserva naturale della Valsolda
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Passeggiata all'interno della Riserva Naturale della Valsolda, territorio boscato nella valle del torrente Soldo. La riserva è gestita dall'ERSAF (Ente Regionale per i Servizi Agricoltura e Foreste). L'area messa sotto tutela si divide in due aree distinte: la Riserva Naturale Orientata e la Riserna Naturale Integrale. La riserva orientata ,situata nella zona a sud, ha vincoli meno restrittivi e svolge le funzioni didattiche e turistiche con i sentieri e le aree di sosta. La riserva integrale occupa il resto del territorio e ha vicoli molto restrittivi e l'accesso è consentito solo su due sentieri. La riserva orientata è percorsa da due sentieri didattici, coincidenti per 3/4 del percorso: La Via dei Canti (segnata da bolli blu) è corredata di 10 pannelli informativi riguardanti gli uccelli e i loro suoni. Il Sentiero faunistico (segnato con bolli rossi) è attrezzato con 11 cartelli che illustrano la fauna locale.
Lasciata la macchina nel posteggio della chiesa di Dasio (624), partiamo seguendo il sentiero delle 4 valli segnato con il 3 barrato. Attraversato il paese, scendiamo al ponte sul Soldo, lo attraversiamo e risaliamo sull'altro versante fino ai prati terrazzati dove troviamo la strada cementata che sale da Drano. Passate le baite di Ranco (768) arriviamo al portale di ingresso della riserva naturale che coincide con l'inizio della Via dei Canti. Seguiamo la strada che spiana ed entra nella valle e raggiungiamo l'area attrezzata dell'Alpe Serte (845) dove inizia il Sentiero Faunistico. Proseguiamo inoltrandoci nella valle del torrente Acquafedda poi, ad un bivio, svoltiamo a sinistra, abbandonando il 3 barrato e la "via dei canti" per seguire il "sentiero faunistico" che, superato un ponticello, si porta al lato opposto della valle, risalendo verso ovest fino al bivio per l'Alpe Mapel. Svoltiamo a destra sul sentiero che segna il confine con la riserva integrale, segnalata con cartelli di divieto di ingresso. Restando sotto pareti di roccia, scendiamo verso il torrente ritrovando la "via dei canti". Risaliamo nella valle fino al Passo Stretto (1102), passaggio storico verso la Val Rezzo. Svoltiamo a sinistra e risaliamo sul versante opposto. Passiamo davanti una grotta denominata "Tana del Lupo"(1221) e, in cima alla salita, deviamo a sinistra su una serie di scale e passerelle costruite di recente con legname del posto che porta ad una terrazza panoramica affacciata alla valle e alla riserva integrale. Tornati sul sentiero, attraversiamo una valletta e arriviamo all'Alpe Pessina (1219), area di sosta con una baita adattata a bivacco. Sostiamo per uno spuntino e riprendiamo la via, ora tutta in discesa. Facciamo una breve deviazione a destra per salire su un'altana costruita su speroni rocciosi, eccellente punto per avvistare volatili e altri animali. Passiamo dai ruderi dell'Alpe Serte nuova (901) e scendiamo sulla strada, percorsa al mattino nei pressi dell'Alpe Serte. Seguiamo a ritroso il percorso dell'andata, tornando a Dasio dove avevamo lasciato la macchina.
Avevo fatto questa escursione due giorni prima in senso contrario, con due varianti.
1) Arrivato all'Alpe Pessina, seguendo un cartello indicante "Albero Monumentale" ho percorso un sentiero che mi ha condotto al Sorbo del Pessina (1289).
2) Scendendo dal Passo Stretto sono rimasto in valle sul sentiero della "via dei canti" evitando la variante del "sentiero faunistico".
Partecipanti: Dario, Rita.
Tempi di percorrenza: 3h40' la salita fino all'Alpe Pessina, 1h40' la discesa. Tempo impiegato: 6h00' (5h20' di cammino).
Lunghezza del percorso: 10,6km.
Meteo: bello, mite, foschia a basse quote.
Dati 1°giro. Tempo 3h00' tutto il giro, lunghezza 9,6km, dislivello 750m, meteo bello.
Note: le foto pubblicate sono in ordine del percorso del secondo giro.
Il tracciato GPS pubblicato è risultato da una mia manipolazione per renderlo più credibile, poiché la traccia del primo giro era inaffidabile nel tratto più incassato della valle. Ho pubblicato, inoltre, le varianti che si discostano dall'anello percorso.
Lasciata la macchina nel posteggio della chiesa di Dasio (624), partiamo seguendo il sentiero delle 4 valli segnato con il 3 barrato. Attraversato il paese, scendiamo al ponte sul Soldo, lo attraversiamo e risaliamo sull'altro versante fino ai prati terrazzati dove troviamo la strada cementata che sale da Drano. Passate le baite di Ranco (768) arriviamo al portale di ingresso della riserva naturale che coincide con l'inizio della Via dei Canti. Seguiamo la strada che spiana ed entra nella valle e raggiungiamo l'area attrezzata dell'Alpe Serte (845) dove inizia il Sentiero Faunistico. Proseguiamo inoltrandoci nella valle del torrente Acquafedda poi, ad un bivio, svoltiamo a sinistra, abbandonando il 3 barrato e la "via dei canti" per seguire il "sentiero faunistico" che, superato un ponticello, si porta al lato opposto della valle, risalendo verso ovest fino al bivio per l'Alpe Mapel. Svoltiamo a destra sul sentiero che segna il confine con la riserva integrale, segnalata con cartelli di divieto di ingresso. Restando sotto pareti di roccia, scendiamo verso il torrente ritrovando la "via dei canti". Risaliamo nella valle fino al Passo Stretto (1102), passaggio storico verso la Val Rezzo. Svoltiamo a sinistra e risaliamo sul versante opposto. Passiamo davanti una grotta denominata "Tana del Lupo"(1221) e, in cima alla salita, deviamo a sinistra su una serie di scale e passerelle costruite di recente con legname del posto che porta ad una terrazza panoramica affacciata alla valle e alla riserva integrale. Tornati sul sentiero, attraversiamo una valletta e arriviamo all'Alpe Pessina (1219), area di sosta con una baita adattata a bivacco. Sostiamo per uno spuntino e riprendiamo la via, ora tutta in discesa. Facciamo una breve deviazione a destra per salire su un'altana costruita su speroni rocciosi, eccellente punto per avvistare volatili e altri animali. Passiamo dai ruderi dell'Alpe Serte nuova (901) e scendiamo sulla strada, percorsa al mattino nei pressi dell'Alpe Serte. Seguiamo a ritroso il percorso dell'andata, tornando a Dasio dove avevamo lasciato la macchina.
Avevo fatto questa escursione due giorni prima in senso contrario, con due varianti.
1) Arrivato all'Alpe Pessina, seguendo un cartello indicante "Albero Monumentale" ho percorso un sentiero che mi ha condotto al Sorbo del Pessina (1289).
2) Scendendo dal Passo Stretto sono rimasto in valle sul sentiero della "via dei canti" evitando la variante del "sentiero faunistico".
Partecipanti: Dario, Rita.
Tempi di percorrenza: 3h40' la salita fino all'Alpe Pessina, 1h40' la discesa. Tempo impiegato: 6h00' (5h20' di cammino).
Lunghezza del percorso: 10,6km.
Meteo: bello, mite, foschia a basse quote.
Dati 1°giro. Tempo 3h00' tutto il giro, lunghezza 9,6km, dislivello 750m, meteo bello.
Note: le foto pubblicate sono in ordine del percorso del secondo giro.
Il tracciato GPS pubblicato è risultato da una mia manipolazione per renderlo più credibile, poiché la traccia del primo giro era inaffidabile nel tratto più incassato della valle. Ho pubblicato, inoltre, le varianti che si discostano dall'anello percorso.
Tourengänger:
morgan

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Kommentare (2)