Monte Stivo - Salita invernale sul balcone di Rovereto
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Finalmente la neve, anche se in quota 1500 è arrivata, con Irene decidiamo allora per una escursione che abbiamo in calendario da diverso tempo : il monte Stivo, balconata naturale fra la val d'Adige e la valle del Sarca.
Partiamo così la mattina del 18.12, alle 10 siamo al passo di S.Barbara, si lo sò non siamo escursionisti delle 6 di mattina, ma abbiamo da smaltire una settimana "feroce" a livello lavorativo e pertanto abbiamo deciso di prendercela comoda.
Alle 10,20 partiamo dal parcheggio in località S. Antonio su una strada coperta da un'allarmante strato ghiacciato, saliamo con cautela percorrendo i margini del sentiero dove il ghiaccio cede il posto allo strato nevoso.
Ora il sentiero lasciati i prati e i piccoli stalli e le rade case, si inoltra nel bosco; quì i rami sono ricoperti da uno strato di ghiaccio, la temperatura si aggira su +1°, alle 11.15 siamo fuori dal bosco ed abbiamo di fronte a noi la salita verso il rifugio e la cima completamente innevata, siamo a circa 1500 metri e dobbiamo salire per 500 metri su sentiero innevato e ghiacciato.
Adocchiamo diverse persone che salgono con "ramponcini" applicati e devo dire la verità vanno su come treni; noi arranchiamo un passo in sù e 20 cm di slittamento a valle dello scarpone, con questa "tecnica" arriviamo alla Malga Stivo dove tiriamo il respiro e ci fermiamo per mangiare qualche barretta energetica e bere del the caldo.
Dopo 10 minuti riprendiamo, alle 13,15 siamo al rifugio finalmente possiamo far circolare lo sguardo verso Owest, rimirando una serie di cime innevate su fino dove ci permette lo sguardo; ora entriamo nel caldo rifugio e ci fermiamo per mangiare un buon piatto di polenta taragna, formaggio fuso e crauti.
Dopo la sosta si riparte, in circa 10 minuti siamo alla cima, lassù ci accoglie lo spettacolo di tutti i monti a 360° ed un vento gelido, rimiriamo le cime sono veramente belle con quel loro manto nevoso, parliamo con Nicola e Bruno due compagni degli ultimi metri, poi fatto un giro nell'osservatorio con relative targhette che puntano alle cime, ci avviamo verso il basso.
Arriviamo alle 15.30 all' automobile, dopo una serie di cadute e scivolate niente male, pensiamo che il regalo di natale che ci faremo sarà una bella coppia di "ramponcini".
Chiudiamo così la nostra esperienza per l'anno 2011, "domani è un altro giorno"(Via col Vento R. Hoara).
Partiamo così la mattina del 18.12, alle 10 siamo al passo di S.Barbara, si lo sò non siamo escursionisti delle 6 di mattina, ma abbiamo da smaltire una settimana "feroce" a livello lavorativo e pertanto abbiamo deciso di prendercela comoda.
Alle 10,20 partiamo dal parcheggio in località S. Antonio su una strada coperta da un'allarmante strato ghiacciato, saliamo con cautela percorrendo i margini del sentiero dove il ghiaccio cede il posto allo strato nevoso.
Ora il sentiero lasciati i prati e i piccoli stalli e le rade case, si inoltra nel bosco; quì i rami sono ricoperti da uno strato di ghiaccio, la temperatura si aggira su +1°, alle 11.15 siamo fuori dal bosco ed abbiamo di fronte a noi la salita verso il rifugio e la cima completamente innevata, siamo a circa 1500 metri e dobbiamo salire per 500 metri su sentiero innevato e ghiacciato.
Adocchiamo diverse persone che salgono con "ramponcini" applicati e devo dire la verità vanno su come treni; noi arranchiamo un passo in sù e 20 cm di slittamento a valle dello scarpone, con questa "tecnica" arriviamo alla Malga Stivo dove tiriamo il respiro e ci fermiamo per mangiare qualche barretta energetica e bere del the caldo.
Dopo 10 minuti riprendiamo, alle 13,15 siamo al rifugio finalmente possiamo far circolare lo sguardo verso Owest, rimirando una serie di cime innevate su fino dove ci permette lo sguardo; ora entriamo nel caldo rifugio e ci fermiamo per mangiare un buon piatto di polenta taragna, formaggio fuso e crauti.
Dopo la sosta si riparte, in circa 10 minuti siamo alla cima, lassù ci accoglie lo spettacolo di tutti i monti a 360° ed un vento gelido, rimiriamo le cime sono veramente belle con quel loro manto nevoso, parliamo con Nicola e Bruno due compagni degli ultimi metri, poi fatto un giro nell'osservatorio con relative targhette che puntano alle cime, ci avviamo verso il basso.
Arriviamo alle 15.30 all' automobile, dopo una serie di cadute e scivolate niente male, pensiamo che il regalo di natale che ci faremo sarà una bella coppia di "ramponcini".
Chiudiamo così la nostra esperienza per l'anno 2011, "domani è un altro giorno"(Via col Vento R. Hoara).
Tourengänger:
Amadeus

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