Pilone / Cima Pian del Bozzo (2192 m) e Capanna Salei
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IvanContinua l’anomalo tardo autunno, senza neve e con giornate non fredde. Così ne approfittiamo per un altro itinerario ben soleggiato (è importante non stare sul versante nord, dove neve e ghiaccio anche se presenti in quantità tutt’altro che abbondante danno sempre fastidio), proposto da Beppe, che già lo conosceva, e che avevamo di fronte a noi proprio la scorsa settimana.
Risaliamo così tutta la Val Onsernone ( impresa quasi titanica hi hi hi!) fino a Spruga. Da qui saliamo decisi verso la bella Alpe Pesced, ignorando i bivi che ci porterebbero alla Capanna Salei. Ora il sentiero taglia in costa verso il Pass del Busan, dove già il panorama si apre in modo notevole, e poi da lì, sempre con un lungo taglio, verso la vetta del Pilone. In questo tratto abbiamo l’unico momento di breve difficoltà, quando ad una bocchetta le classiche indicazioni bianco-rosse ci fanno andare sul versante nord. Percorriamo pochi metri ma ci rendiamo conto che, in mezzo ai massi, alla neve e al ghiaccio, il rischio di mettere la gamba in qualche buco e farsi male è elevato. Torniamo subito sui nostri passi e passiamo dal versante sud, che tra l’altro non è per nulla complicato, dove in breve ritroviamo le indicazioni e siamo così in vetta dopo 2 ore e mezza dalla partenza. Essendo proprio sul confine, troviamo un cartello italiano, che indica la vetta appunto con il nome usato nel Bel Paese, Cima Pian del Bozzo. Sarà che a furia di frequentare la Svizzera ci siamo immedesimati, ma certamente Pilone è molto più immediato.
Dopo esserci goduti il notevole panorama e le classiche foto rientriamo al Passo e scendiamo al laghetto Salei, che completamente ghiacciato e con il sole che lo illumina ha un aspetto davvero particolare. In breve giungiamo alla Capanna, dove sostiamo all’esterno per il pranzo. Il Barbera portato da Gabri si fa sentire e, unito al piacevole tepore del sole, mi provocano un bell’abbiocchetto.
Per il rientro decidiamo di fare un anello, scendendo per la Val Lavadina (unico tratto in ombra) a Ligünc, da dove torniamo al sole e con un taglio nel bosco puntiamo a Pian Secco; qui ci ricongiungiamo con l’itinerario del mattino che percorriamo a ritroso per l’ultimo breve tratto.
Ancora una bella escursione per la quale ringrazio ovviamente Beppe (anche per la scelta), Gabri e Suni.
Risaliamo così tutta la Val Onsernone ( impresa quasi titanica hi hi hi!) fino a Spruga. Da qui saliamo decisi verso la bella Alpe Pesced, ignorando i bivi che ci porterebbero alla Capanna Salei. Ora il sentiero taglia in costa verso il Pass del Busan, dove già il panorama si apre in modo notevole, e poi da lì, sempre con un lungo taglio, verso la vetta del Pilone. In questo tratto abbiamo l’unico momento di breve difficoltà, quando ad una bocchetta le classiche indicazioni bianco-rosse ci fanno andare sul versante nord. Percorriamo pochi metri ma ci rendiamo conto che, in mezzo ai massi, alla neve e al ghiaccio, il rischio di mettere la gamba in qualche buco e farsi male è elevato. Torniamo subito sui nostri passi e passiamo dal versante sud, che tra l’altro non è per nulla complicato, dove in breve ritroviamo le indicazioni e siamo così in vetta dopo 2 ore e mezza dalla partenza. Essendo proprio sul confine, troviamo un cartello italiano, che indica la vetta appunto con il nome usato nel Bel Paese, Cima Pian del Bozzo. Sarà che a furia di frequentare la Svizzera ci siamo immedesimati, ma certamente Pilone è molto più immediato.
Dopo esserci goduti il notevole panorama e le classiche foto rientriamo al Passo e scendiamo al laghetto Salei, che completamente ghiacciato e con il sole che lo illumina ha un aspetto davvero particolare. In breve giungiamo alla Capanna, dove sostiamo all’esterno per il pranzo. Il Barbera portato da Gabri si fa sentire e, unito al piacevole tepore del sole, mi provocano un bell’abbiocchetto.
Per il rientro decidiamo di fare un anello, scendendo per la Val Lavadina (unico tratto in ombra) a Ligünc, da dove torniamo al sole e con un taglio nel bosco puntiamo a Pian Secco; qui ci ricongiungiamo con l’itinerario del mattino che percorriamo a ritroso per l’ultimo breve tratto.
Ancora una bella escursione per la quale ringrazio ovviamente Beppe (anche per la scelta), Gabri e Suni.
Bel giro ad anello per la mia prima volta in Val Onsernone
con salita alla vetta molto panoramica del Pilone
in una spettacolare giornata di Dicembre.
Ottimi ingredienti uniti alla piacevole compagnia di Beppe,Ivan e
dell'immancabile Suni per passare una piacevole domenica!
Escursione ben pensata da Beppe con giro ad anello in senso orario
con quasi totale percorso soleggiato che ci fa arrivare in vetta
al Pilone con notevole vista sulla Val Vergelletto, sulla Val Vigezzo
e sui 4000 del vallese, poi il bel laghetto ghiacciato del Salei e infine
giungere in perfetto orario per pranzo alla soleggiata Capanna Salei.
Piacevole e "alcoolica" sosta pranzo al sole anche in compagnia
con il Capanatt della Salei e della sua compagna
e del loro cane che fa amicizia con Suni.
Escursione che consiglio senza alcuna riserva,
che si sviluppa su ottimi sentieri molto ben tenuti,
è molto panoramica e attraversa bellissimi boschi.
Grazie a Beppe e Ivan e ovviamente a Suni
per la piacevole compagnia e per la bella domenica passata in montagna!
Altre foto nel mio sito:
http://www.inmontagnacongabriesuni.it/escursione2011_51__MontePiloneCapannaSalei_ValOnsernone.aspx
Beppe : Un altra stupenda giornata in questa anomala stagione molto bella la zona che gia conoscevo descritta bene da Ivan e Gabri che ringrazio per la piacevole compagnia
ciao alla prossima.
Altre foto nel mio sito:
http://www.inmontagnacongabriesuni.it/escursione2011_51__MontePiloneCapannaSalei_ValOnsernone.aspx
Beppe : Un altra stupenda giornata in questa anomala stagione molto bella la zona che gia conoscevo descritta bene da Ivan e Gabri che ringrazio per la piacevole compagnia
ciao alla prossima.
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Kommentare (9)