Matro (2172 m)
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Prima escursione con Fabio; la meta da lui proposta è il Matro, eccezionale balcone su Riviera, Leventina e Val di Blenio sconosciuto per entrambi.
Ci troviamo alle 7,15 a Stabio ed alle 8,45 partiamo da Sobrio.
Il sentiero, un' autentica opera d'arte frutto della sapienza costruttiva dei montanari leventinesi, sale ripido verso Usc e Cascine. Passiamo da una bella cappelletta affrescata e, stranamente, non segnata dalla Carta Nazionale e poco dopo siamo ad Usc, una volta maggengo, oggi nucleo di case di vacanza. Qualche ristrutturazione desta più di una perplessità ma, d'altronde, ho sempre ritenuto che sia meglio una ristrutturazione non bellissima che una baita crollata.
Cascine, poco oltre, sembra aver conservato maggiormente un'aura montana cosiccome il successivo nucleo di Puscett, dove c'è anche uno specchio d'acqua con casetta per le anatre.
Da Puscett seguiamo le indicazioni e saliamo verso Est, il sentiero si inerpica ripidamente, a volte complice la prima neve si perde, cosicchè decidiamo di salire diritti per un pendio di massi abbastanza grandi; più in alto la pietraia lascia il posto ad una china di erba frammista a rododendri, pinetti e neve, non il massimo della percorribiltà ma tant'è: in breve siamo sulla cresta fra il Cogn ed il Matro, sotto di noi vediamo la Val di Blenio, a destra l'enorme antenna si impone allo sguardo. Scambiamo qualche parola con un solitario corridore che sta percorrendo la cresta in direzione Nord e quindi percorriamo il breve tratto che ci separa dalla vetta. Per mangiare troviamo un comodo posto a Sud degli impianti di telecomunicazione per godere di una vista senza ostacoli sulla Riviera.
A questo punto Fabio estrae dallo zaino due lattine della sua immancabile birra di vetta.
Dopo pranzo breve aggiornamento sulle manovre di corda che potrebbero servire ad un alpinista normalmente solitario, qualche foto ancora, uno sguardo alla carta ed iniziamo la discesa: decidiamo di seguire per un tratto la cresta verso Sud. Dopo la Forcarella ed il motto quotato 2026 metri scendiamo alla Bassa dei Cantoi: qui il cartello segnavia, o meglio il suo orientamento, ci suscita qualche perplessità ma presto troviamo delle traccie verso Nord Ovest e ci incamminiamo su un bel sentiero panoramico che ci riporta a Cascine. Da qui, per la via seguita in salita, rientriamo a Sobrio.
Bella gita, il Matro offre degli scorci magnifici su tre valli, e l'inversione termica ci ha permesso di godere di una calda giornata di sole e di un'ottima vista sulle montagne mentre sotto di noi c'erano foschia e freddo. La difficoltà T3 è dovuta al tratto di pietraia ed erba dal lago alla cresta, per il resto il Matro è sicuramente raggiungibile per percorsi più agevoli.
Pensieri finali di tapio
La descrizione di Paolo risulta precisa, puntuale e completa. Posso solo aggiungere i miei ringraziamenti per i preziosi consigli relativi all’uso della corda ed esprimere la mia soddisfazione per una bella e rilassante gita tra bellissimi boschi, piacevoli creste (e qualche chiazza di neve a rendere più suggestivo il tutto), e soprattutto per la condivisione del piacere di andare in montagna, che rende il tutto ancora più affascinante.
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