La terra Grischuna, Vacanze/Urlaub 2005
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Il mio diario delle vacanze estate 2005, come l'ho scritto durante il viaggio su di un piccolo quaderno
14 Luglio
L’inizio delle vacanze è stato sofferto, anzi molto sofferto. Ci siamo alzati alle 7:30 e mi sono ricordata che dovevo pagere l’assicurazione sanitaria con giä un ritardo di 15 giorni. Ho dovuto riaccendere il computer. Poi la corsa contro il tempo per chiudere tutto, prendere la colazione e acquistare la tessera telefonica per chiamare la mamma di Stani (è il suo compleanno) che ovviamente non era in casa stamattina.
Poi l’autobus delle 9:13, puntualmente in ritardo aveva rotto la macchina per fare i biglietti. Così non solo non siamo riusciti a fare una carta multicorse, ma abbiamo accumulato altri 5 minuti di ritardo che ci hanno fatto perdere il treno. A 2 (esattamente 2) secondi dalla stazione, Zina ha vomitato la razione doppia di avena del mattino.
Stani ha raccolto la vomitata con le mani e si è incazzato nero per la maniera Barbara di guidare del conduttore del bus.
Poichè avevamo perso il treno siamo andati a comprare un piccolo quaderno per le note del nostro viaggio (questo post non è altro che il formato elettronico del suddetto quaderno) e bere un caffè a Scuol. Poi siamo partiti per Susch.
A Susch il sentiero era chiuso, così abbiamo dovuto percorrere un lungo tratto sulla strada cantonale. Finita la peripezia per la cantonale siamo arrivati ad un bel laghetto dove Zina ha fatto il bagno. Quindi abbiamo continuato attraverso una bellissima vallata fino all’Alp d’Immez ed alla Chamanna Grialetsch. Quest’ultima offer una bellissima vista sul ghiacciaio, ma il personale non è per niente simpatico. Abbiamo mangiato un salamino, una fetta di torta alle carote fatta in casa e bevuto un litro di thé. Poi Stani voleva telefonare a sua madre, ma i guardiani del rifugio hanno fatto gli str…zi. Allora ce ne siamo andati e siamo scesi fino alla strada a 2000m, dove nel ristorante ci hanno lasciato gentilmente telefonare.
Quindi abbiamo cominciato la salita verso lo Scaletta Pass e abbiamo messo la tenda in un posticino veramente carino a pochissima distanza dal passo. La vista è bellissima. Zina si è spappata 3 gamelle piene di avena. Sono le 21:35 e la giornata giunge al suo fine.
15 Luglio
Ieri ho dimenticato di scrivere che accanto alla Chamanna Grialetsch ci sono dei bellissimi laghi, sarà stata l’arrabbiatura per il telefono che mi ha rovinato l’impressione.
Stamattina ci siamo alzati alle 7:00 e dopo una colazione molto frugale ed aver preparato tutti i pacchi, siamo partiti verso lo Scaletta Pass che si trovava a pochissimi metri dal nostro bivacco. Quindi siamo andati attraverso una verdissima vallata verso la Chamanna Kesch .
L’odore era stupendo, la vista impressionante. Per fortuna non abbiamo dovuto fare molta salita visto che il sentiero si manteneva intorno ai 2400 metri. Arrivati alla Kesch, abbiamo gustato un vista stupenda sul ghiacciaio. Malgrado mi sentissi molto debole, non abbiamo consumato niente al rifugio, memori del trattamento di ieri ed in vista di arrivare nel pomeriggio a Bergün.
La discesa su quest’ultimo è stata penibile, un po’ per la fatica e la fame, un po’ perché fino a Chants le indicazioni ci hanno inviato su un sentiero penibile per i nostri poveri piedi stanchi (abbiamo scoperto a Chants che una strada in terra molto più confortabile portava alla stessa destinazione)
Da Chants fino a Bergün abbiamo seguito la strada sulla riva del torrente.
Io ero stanca morta e seguivo la comitiva come una lumaca sognando caprese, pane, pollo arrosto, ecc.
Siamo arrivati a Bergün alle 15 e grazie a Volg ed allo SPAR sono stata servita in tutto, tranne per il pollo. Adesso lo stomaco è pieno e abbiamo anche ben bevuto e non ce la si fa più a continuare la salita verso le Chamonas d’Ela.
Zina insiste col gioco della pigna, ma noi l’ignoriamo.
16 Luglio
Ieri ci siamo diretti alle 18:20 verso le Chamonas d’Ela, ma è stata una pessima idea. Infatti volevamo fermarci a metà strada per dormire, ma su quella montagna non c’era un angolo piano dove mettere la tenda manco per sbaglio. Allora per disperazione alle 20:15 siamo ritornati indietro verso Bergün. Siamo scesi alla velocità della luce, malgrado i piccoli passaggi in corda per arrivare al villaggio prima delle 22 quando fa notte. Siamo arrivati a Bergün alle 21:40 e si poneva il problema di dove dormire: gli alberghi sono troppo cari, la tenda non potevamo metterla, treni per ritornare a casa non ce n’erano più. Io ero stanca morta…Avevamo già deciso di attendere il mattino su una panchina, quando un ragazzo è passato cercando un posto chiamato Crastota, dove c’era un campo Scout. Gli abbiamo dato l’informazione e chiesto se potevamo andare con lui e dormire al campo Scout. Allora siamo risaliti fino a Crastota nella notte, io ero stanca morta, alla fine abbiamo trovato (grazie al rumore) il campo scout. Durante il viaggio verso Crastota abbiamo scoperto che il ragazzo si chiama Claudio, è di Lucerna, ma studia microtecnica all’EPFL a Losanna. Così tre EPFListi si sono trovati a Bergün: è proprio piccolo il mondo.
La notte al campo Scout abbiamo dormito benissimo anche se gli Scout hanno fatto la festa fino alle 5 del mattino. Stamattina ci siamo alzati in piena forma e dopo esserci ben riforniti a Bergün, siamo partiti verso l’Albula Pass, dove mi trovo in questo momento. La salita è semplice, lunga e mai troppo dura, segue dapprima la ferrovia e poi la strada. Il paesaggio è bellissimo.
A Preda aveva cominciato a piovere e abbiamo atteso un’ora alla stazione; poi, visto che non smetteva siamo ripartiti lo stesso.
17 Luglio
Ieri pomeriggio, dall’Albula Pass ci siamo diretti verso la Chamanna d’Es-cha di nuovo con una vista magnifica. Non distante dal rifugio c’era un posticino con bella vista per mettere la tenda, ma il tempo alquanto fresco e la caduta di pietre ci hanno fatto desistere dal passare là la
notte. Così siamo scesi a Zuoz dove siamo arrivati verso le 21. Non pensavo che il villaggio di Zuoz fosse così interessante dal punto di vista dell’architettura con tipiche case dell’Engadina molto antiche perché quando si passa col treno non si vedono che le costruzioni moderne. Eravamo sicuri che a Zuoz ci fosse un camping ed invece no…il Camping più prossimo è a Chapella, circa un Km da Cinuos-Chel-Brail. Per fortuna siamo riusciti di prendere un treno e di arrivare al camping intorno alle 22:30. Il Camping Chapella ( http://www.campingchapella.ch ) è veramente simpatico, c’è un posto per fare il fuoco per ogni tenda, delle toilettes pulite e rinnovate di recente, è tranquillo, la signora che lo gestisce simpatica, pane fresco tutte le mattine, ecc…
Dopo esserci finalmente lavati, stamattina ci siamo rimessi in viaggio con l’intenzione di percorrere l’Engadina Alta villaggio per villaggio.
Prima meta S-Chanf, villaggio bellissimo che già conoscevo. Poi abbiamo proseguito in
direzione di Zuoz, Madulain. La Punt- Chamues-ch, Samedan (con il suo aeroporto) fino a Celerina. Il viaggio per il fondo valle non è stato dei più interessanti. A Celerina cercavamo il Camping che in realtà si trova piuttosto vicino a Pontresina. Così un po’ scoraggiati dalla fatica (Zina cominciava a rifiutare di continuare) e dalle previsioni del tempo, abbiamo deciso di rientrare a casa (in Engadina bassa) per un paio di giorni prima di ripartire all’avventura ed abbiamo preso il treno in direzione di Scuol.
14 Luglio
L’inizio delle vacanze è stato sofferto, anzi molto sofferto. Ci siamo alzati alle 7:30 e mi sono ricordata che dovevo pagere l’assicurazione sanitaria con giä un ritardo di 15 giorni. Ho dovuto riaccendere il computer. Poi la corsa contro il tempo per chiudere tutto, prendere la colazione e acquistare la tessera telefonica per chiamare la mamma di Stani (è il suo compleanno) che ovviamente non era in casa stamattina.
Poi l’autobus delle 9:13, puntualmente in ritardo aveva rotto la macchina per fare i biglietti. Così non solo non siamo riusciti a fare una carta multicorse, ma abbiamo accumulato altri 5 minuti di ritardo che ci hanno fatto perdere il treno. A 2 (esattamente 2) secondi dalla stazione, Zina ha vomitato la razione doppia di avena del mattino.
Stani ha raccolto la vomitata con le mani e si è incazzato nero per la maniera Barbara di guidare del conduttore del bus.
Poichè avevamo perso il treno siamo andati a comprare un piccolo quaderno per le note del nostro viaggio (questo post non è altro che il formato elettronico del suddetto quaderno) e bere un caffè a Scuol. Poi siamo partiti per Susch.
A Susch il sentiero era chiuso, così abbiamo dovuto percorrere un lungo tratto sulla strada cantonale. Finita la peripezia per la cantonale siamo arrivati ad un bel laghetto dove Zina ha fatto il bagno. Quindi abbiamo continuato attraverso una bellissima vallata fino all’Alp d’Immez ed alla Chamanna Grialetsch. Quest’ultima offer una bellissima vista sul ghiacciaio, ma il personale non è per niente simpatico. Abbiamo mangiato un salamino, una fetta di torta alle carote fatta in casa e bevuto un litro di thé. Poi Stani voleva telefonare a sua madre, ma i guardiani del rifugio hanno fatto gli str…zi. Allora ce ne siamo andati e siamo scesi fino alla strada a 2000m, dove nel ristorante ci hanno lasciato gentilmente telefonare.
Quindi abbiamo cominciato la salita verso lo Scaletta Pass e abbiamo messo la tenda in un posticino veramente carino a pochissima distanza dal passo. La vista è bellissima. Zina si è spappata 3 gamelle piene di avena. Sono le 21:35 e la giornata giunge al suo fine.
15 Luglio
Ieri ho dimenticato di scrivere che accanto alla Chamanna Grialetsch ci sono dei bellissimi laghi, sarà stata l’arrabbiatura per il telefono che mi ha rovinato l’impressione.
Stamattina ci siamo alzati alle 7:00 e dopo una colazione molto frugale ed aver preparato tutti i pacchi, siamo partiti verso lo Scaletta Pass che si trovava a pochissimi metri dal nostro bivacco. Quindi siamo andati attraverso una verdissima vallata verso la Chamanna Kesch .
L’odore era stupendo, la vista impressionante. Per fortuna non abbiamo dovuto fare molta salita visto che il sentiero si manteneva intorno ai 2400 metri. Arrivati alla Kesch, abbiamo gustato un vista stupenda sul ghiacciaio. Malgrado mi sentissi molto debole, non abbiamo consumato niente al rifugio, memori del trattamento di ieri ed in vista di arrivare nel pomeriggio a Bergün.
La discesa su quest’ultimo è stata penibile, un po’ per la fatica e la fame, un po’ perché fino a Chants le indicazioni ci hanno inviato su un sentiero penibile per i nostri poveri piedi stanchi (abbiamo scoperto a Chants che una strada in terra molto più confortabile portava alla stessa destinazione)
Da Chants fino a Bergün abbiamo seguito la strada sulla riva del torrente.
Io ero stanca morta e seguivo la comitiva come una lumaca sognando caprese, pane, pollo arrosto, ecc.
Siamo arrivati a Bergün alle 15 e grazie a Volg ed allo SPAR sono stata servita in tutto, tranne per il pollo. Adesso lo stomaco è pieno e abbiamo anche ben bevuto e non ce la si fa più a continuare la salita verso le Chamonas d’Ela.
Zina insiste col gioco della pigna, ma noi l’ignoriamo.
16 Luglio
Ieri ci siamo diretti alle 18:20 verso le Chamonas d’Ela, ma è stata una pessima idea. Infatti volevamo fermarci a metà strada per dormire, ma su quella montagna non c’era un angolo piano dove mettere la tenda manco per sbaglio. Allora per disperazione alle 20:15 siamo ritornati indietro verso Bergün. Siamo scesi alla velocità della luce, malgrado i piccoli passaggi in corda per arrivare al villaggio prima delle 22 quando fa notte. Siamo arrivati a Bergün alle 21:40 e si poneva il problema di dove dormire: gli alberghi sono troppo cari, la tenda non potevamo metterla, treni per ritornare a casa non ce n’erano più. Io ero stanca morta…Avevamo già deciso di attendere il mattino su una panchina, quando un ragazzo è passato cercando un posto chiamato Crastota, dove c’era un campo Scout. Gli abbiamo dato l’informazione e chiesto se potevamo andare con lui e dormire al campo Scout. Allora siamo risaliti fino a Crastota nella notte, io ero stanca morta, alla fine abbiamo trovato (grazie al rumore) il campo scout. Durante il viaggio verso Crastota abbiamo scoperto che il ragazzo si chiama Claudio, è di Lucerna, ma studia microtecnica all’EPFL a Losanna. Così tre EPFListi si sono trovati a Bergün: è proprio piccolo il mondo.
La notte al campo Scout abbiamo dormito benissimo anche se gli Scout hanno fatto la festa fino alle 5 del mattino. Stamattina ci siamo alzati in piena forma e dopo esserci ben riforniti a Bergün, siamo partiti verso l’Albula Pass, dove mi trovo in questo momento. La salita è semplice, lunga e mai troppo dura, segue dapprima la ferrovia e poi la strada. Il paesaggio è bellissimo.
A Preda aveva cominciato a piovere e abbiamo atteso un’ora alla stazione; poi, visto che non smetteva siamo ripartiti lo stesso.
17 Luglio
Ieri pomeriggio, dall’Albula Pass ci siamo diretti verso la Chamanna d’Es-cha di nuovo con una vista magnifica. Non distante dal rifugio c’era un posticino con bella vista per mettere la tenda, ma il tempo alquanto fresco e la caduta di pietre ci hanno fatto desistere dal passare là la
notte. Così siamo scesi a Zuoz dove siamo arrivati verso le 21. Non pensavo che il villaggio di Zuoz fosse così interessante dal punto di vista dell’architettura con tipiche case dell’Engadina molto antiche perché quando si passa col treno non si vedono che le costruzioni moderne. Eravamo sicuri che a Zuoz ci fosse un camping ed invece no…il Camping più prossimo è a Chapella, circa un Km da Cinuos-Chel-Brail. Per fortuna siamo riusciti di prendere un treno e di arrivare al camping intorno alle 22:30. Il Camping Chapella ( http://www.campingchapella.ch ) è veramente simpatico, c’è un posto per fare il fuoco per ogni tenda, delle toilettes pulite e rinnovate di recente, è tranquillo, la signora che lo gestisce simpatica, pane fresco tutte le mattine, ecc…
Dopo esserci finalmente lavati, stamattina ci siamo rimessi in viaggio con l’intenzione di percorrere l’Engadina Alta villaggio per villaggio.
Prima meta S-Chanf, villaggio bellissimo che già conoscevo. Poi abbiamo proseguito in
direzione di Zuoz, Madulain. La Punt- Chamues-ch, Samedan (con il suo aeroporto) fino a Celerina. Il viaggio per il fondo valle non è stato dei più interessanti. A Celerina cercavamo il Camping che in realtà si trova piuttosto vicino a Pontresina. Così un po’ scoraggiati dalla fatica (Zina cominciava a rifiutare di continuare) e dalle previsioni del tempo, abbiamo deciso di rientrare a casa (in Engadina bassa) per un paio di giorni prima di ripartire all’avventura ed abbiamo preso il treno in direzione di Scuol.
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