Piz Diei m.2906 - Monte Cistella m.2880 e giro ad anello per il canalone del Solcio: RIUSCITO!
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Vista da Alberto: Gabriele mi chiede se per domenica ho intenzione di fare qualcosa: gli dico che sono disponibile e suggerisco una possibile meta.
Poi sento cosa propone e fra le proposte vi è anche questa che viene presa in considerazione in primis oltre la lista di altre alternative che ho fatto pervenire.
Gabriele ci tiene,mentre io,memore del “fallimento” precedente sono un poco titubante,ma accetto con la condizionale che si parta presto.
E' sempre bene,partire presto,in modo tale che si hanno più ore di luce in caso ci si perda o per altri problemi tecnici che rallentao il passo,inoltre tenendo presente che la tempistica si deve basare sul passo medio (guide alpine e Cai ne danno spesso testimonianza: 300/350 metri di dislivello ora) o come da segnaletiche verticali.
Se nell'eventualità si riesca a diminuire i tempi...va a vantaggio per godere molto di più la sosta in vetta!
Così ci troviamo alle 5,30 a Gallarate dove partiamo per San domenico che raggiungiamo mentre sta schiarendo: si pensava pure di dover usare le torce...!
Partiamo alle 07,05 e per evitare la rampa dell'altra volta (la pista da sci) seguiamo fedelmente la strada,fino a quota 1800 circa dove a sinistra prendiamo il sentiero che conduce a Ciamporino ove vi è il rifugio 2000.
Senza sostare,proseguiamo all'ombra e nonostante ciò,la giornata non era per niente fredda: tagliamo in mezzo ai prati e poi raggiunta la pista che conduce all'ultimo impianto,la seguiamo interamente,la quale in alcuni punti taglia il vecchio percorso segnalato dalla vernice ROSSO/BIANCO.
Poi,arrivati alla dorsale,prendiamo il sentiero che ad un certo punto è incasinato da grossi massi (a giugno era tutto coperto dalla neve ed era più facile il cammino),poi si riprende il buon tracciato pervenendo al bivio di quota 2760 circa per il Diei e Cistella,dove a Gabriele è gradita la prima sosta per bere.
Il cartello indica 30 minuti alla vetta dove una volta raggiunta,non possiamo che ammirare il vasto panorama che ai nostri occhi si mostra: cielo terso,nemmeno una nube,pare che noi siamo stati “miracolati” da questa “esagerata” panoramicità,ma più ancora ero contento nel vedere Gabriele estasiato ed euforico!
Non potevamo purtroppo restare a lungo lassù,così si riparte senza toccare cibo e scendiamo al bivio dove comincia un percorso un pochetto ostico che in salita comincia a far penare,poi...ecco apparire davanti a noi un anfiteatro di rocce levigate e mentre il sentiero comincia a scendere,a sinistra vediamo un canale che scende dal Diei: se si scende da questo canale si riduce parecchio la tempistica.
Il canale a vederlo così non presenterebbe alcuna difficoltà: i sassi sono piccoli e non vi sono spuntoni di rocce,tutto sta a identificarlo bene quando si è in vetta,più “semplice” se invece lo si vuole risalire perche si vede com'è.
Proseguiamo in discesa seguendo sempre i segnali a vernice e gli ometti di sasso disseminati lungo il percorso,incontrando 2 ragazze a cui chiediamo alcune informazioni: loro il giro lo stavano effettuando al contrario e in 2 giorni. Anche loro ci chiedono informazioni per il Diei e gli diciamo la nostra opinione a riguardo del canalino che gli abbrevierebbe il percorso. Poi giungiamo al bivacco Leone: breve sosta di circa 5 minuti e prseguiamo per la cima dove nel frattempo scende un folto gruppo formato da vari Cai: il percorso è stato in parte attrezzato con catene di nuovo impianto.
Giunti in vetta...la gioia per lo spettacolo,sempre limpido e come al Diei...solo noi due...opss noi tre,la Suni conta anche lei. Mega spettacolo,ma ora è giusto sostare per pranzare dopo le dovute foto.
La voglia di stare lassù ancora un po è tanta,ma il “peggio”deve ancora venire e quindi dopo neppure 1 ora,scendiamo al bivacco Leone dove attentamente si studia il percorso: la relazione dice di prendere verso sud-sud/owest tenedo alle spalle la porta d'ingresso al bivacco (in teoria è leggermente a destra),quindi prendo la bussola e...eccolo là,l'ometto che indica il nostro percorso.
Cominciamo a scendere e non senza fatica,raggiungiamo la bocchetta del Solcio: prendiamo a sinistra e cominciamo a scendere l'interminabile,kilometrico,noioso e leggermente ostico canale fino a raggiungere il bosco,dove la Suni sente il leggero rumorio dell'acqua fresca che sgorga da una particolare e antica sorgente a quota 1800.
Ci dissetiamo e facciamo rifornimento poi in breve perveniamo al rifugio Crosta dove sostiamo per una 50 na di minuti assaporando una buona birra. Giunge il momento di proseguire,anche se oramai il più è fatto,dobbiamo partire: seguiamo la strada sterrata che sale immancabilmente,poi a circa 1860 metri,comincia a scendere fino ad un bivio dove indica per Ciamporino,mentre a sinistra per san Domenico.
Qui domando a Gabri se seguendo la strada si potesse andare a San Domenico,ma risponde che non è possibile,a me pare strano che una strada va a “morire” senza portare a nulla,comunque seguiamo le indicazioni senza consultare la cartografia...danno la direzione...seguiamole!
Siamo all'Alpe Coatè e qui il sentiero è di difficile individuazione,si decide per una nuova stradetta in costruzione che conduce ad una baita dalla quale un tizio,prontamente ci indica la via giusta,come se stessimo invadendo la sua casa dove esternamente preparava salamelle e quant'altro: un personaggio un pochino schivo...ringraziamo e dietro ad un grande magigno,ecco che la segnaletica a vernice riprende e percorriamo il sentiero che un poco in salita e discesa conduce all'Alpe I Crosi,dalla quale con un lungo e quasi pianeggiante traverso,raggiungiamo un bivio dal quale a sinistra con numerosi tornanti,perveniamo all'Alpe Dolcia,incrociando una strada afaltata.
Fotografo i cartelli,uno dei quali indica a sinistra per San Domenico...poi guardo a sinistra la strada in discesa e non vedo Gabri...ma lo vedo che sale la strada...in salita e che pendenza!!!! Raggiuntolo,gli domando: ma allora è questa la salita a cui ti riferivi? Mi risponde che manco la conosce...@@@zzz...ferma un poco! Perché saliamo se non la conosci? Piuttosto io vado in discesa: mi dice che quella la conosce e scende sulla provinciale...il problema non sussiste,almeno scende...guardiamo la carta...non proprio in scala adatta alla situazione,ma ad ogni modo gli dico che il cartello segnala dall'altra parte e quindi si scende.
Comunque,per la cronaca,chi segue la strada proveniente dal rifugio Crosta,sappia che percorrendola tutta arriva a San Domenico!
Poi tagliamo per prati,la strada la si vedeva e Gabri decide di andare verso una baita dove chiede informazioni: gli viene risposto che a 300 metri vi è un sentiero...scendiamo ma ci accorgiamo che i fantomatici 300 metri li abbiamo superati da un bel pezzo e quindi passo a regolarmi con l'altimetro e ad un certo punto ecco comparire un paletto con segnale a vernice, ma senza segnaletica verticale (è il caso di metterla).
Non dando nessuna indicazione,guardiamo la carta,ok,ora è chiaro,poi l'altimetro,bene e quindi si decide per quello che ci conduce ad un bivio dove prendiamo il sentiero naturalistico che in piano ci conduce alla piazza di san Domenico alle 19,15 (tutto secondo preventivo). Io personalmente mi sono davvero estasiato per la giornata,limpida e calda,ringrazio per la simpatica compagnia di Gabriele (le risate che ci facciamo non mancano mai,causa scemenze che diciamo) e in particolare sono contento per essere riuscito nell'impresa “ciclopica” salendo 2 cime e completando un giro ad anello particolarmente lungo. Ciao a tutti e alla prossima!
Km.7,000 al Piz Diei + km.2,293 al Cistella + km.3,300 al rifugio Crosta + km.7,200 a san Domenico per un totale di km. 20,700 circa
Partenza ore 07,05 arrivo al Colle di Ciamporino ore 08,58 – arrivo al bivio per Cistella e Diei a quota 2760 circa alle 10,18 (prima sosta di circa 5 minuti ore totali 3,15) – arrivo al Piz Diei ore 10,44 (totale ore 3,40: sosta in vetta di circa 0,20) DISL.+ 1437 - partenza ore 11,05 e arrivo al bivacco Leoni alle ore 12,14 (+ ore 1,10: sosta di circa 5 minuti) DISL.+ 1531 - 196 – partenza ore 12,20 e arrivo al monte Cistella alle 12,37 (+ 0,17: sosta di 0,50 minuti) DISL.+ 1611 - 196 – partenza alle ore 13,30 e arrivo alla Bocchetta del Solcio alle 14,25 (+ 0,55) e proseguimento fino al rifugio Crosta dove giungiamo alle ore 15,55 (+ 1,30: sosta di circa 0,50 minuti) DISL.+1611 -1 276 – partenza ore 16,44 dal rifugio e arrivo a san Domenico alle 19,15 (+ 2,30) DISL.+1784 - 1770
Totale ore effettive: 9 ore e 50 minuti le restanti per andare alle 12 ore complessive sono le soste compreso le fermate per scambiare qualche parola con chi si incontrava
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