Fuorcla dgl Laj Pingt mt 2590
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Finalmente dopo 15 giorni di mare torno in montagna: non ne potevo più! Vengo a sapere che la ss36 è chiusa per i noti lavori della galleria di Monte Piazzo ed allora per andare nel paradiso che voglio far conoscere a Pinuccia e Carlo (pass d'Ela e dintorni) occorre procedere via Bellinzona e S.Bernardino anche se più lunga. Pinuccia però non gradisce partire troppo presto e quindi sarebbe troppo tardi arrivare a Tinizong e decido invece per la zona di Sufers. Lasciamo l'auto al parcheggio dell'unico ristorante di Sufers ed alle 9 prendiamo il sentiero per la Cufercalhutte. Il tratto iniziale per la gioia di Billie e non la mia passa attraverso numerose mucche e relativa sporcizia! Al bivio seguiamo il sentiero per Glattenberg per poi arrivare tranquillamente alla capanna. La giornata è magnifica e molto mite e senza vento. Il panorama è sempre fantastico sia d'inverno che d'estate. Alla capanna troviamo la signora Maria Pasquale (lingua tedesca!) gestrice che sta sistemando la legna per l'inverno e poi chiude la stagione.Con questa giornata è impossibile fermarci al rifugio e quindi propongo di recarci alla Fuorcla dgl Laj Pingt che gode di una bella vista sui Pizzas d'Anarosa. Carlo purtroppo è affaticato (anche lui di ritorno da soggiorno marino....) e preferisce riposare alla capanna. Contrariamente alle mie previsioni invece Pinuccia vuole seguirmi!.Il sentiero segnato è piacevolmente immerso in un ambiente dalle caratteristiche similari alle dolomiti e non è faticoso. Raggiungiamo la casupola ai piedi del passo ed in pochi minuti siamo alla forca. Nel versante opposto persiste ancora parecchia neve specie nel punto in cui il sentiero è piuttosto scivoloso (già fatto in precedenza sino a Wergestein).Dopo aver fatto qualche foto scendiamo alla casetta dove avevo lasciato lo zaino. Essendo posta in una specie di conca e completamente esposta a sud la temperatura era veramente da forno e ci ha invogliato a fare la nostra sosta pranzo: bellissima, da godere. Sarebbe stato bello che ci fosse stato anche Carlo perchè allora avremmo fatto anche un pisolino sui prati appena sopra la baita! Pinuccia ha dato appuntamento a Carlo al rifugio per le 14 e quindi a malincuore torniamo alla Cufercalhutte.Io vorrei traversare a sinistra per raggiungere la cresta Calandari ed in effetti mi avvio in quel senso ma Pinuccia prosegue in discesa e quindi anche stavolta ed a malincuore interrompo il mio traverso e seguo Pinuccia.....Giunti alla capanna troviamo Carlo rilassato e deciso a salire almeno alla cresta Calandari per vedere il lago. Va bene e tutti e quattro saliamo lungo il sentierino sino alla forcella che dà sul lago. Carlo poi prosegue un poco sulla cresta verso la cima per almeno capire le difficoltà della brevissima salita ed eventualmente da quale canale salire. Dopo altre foto torniamo tutti al rifugio e dopo breve sosta ripartiamo seguendo la strada anzichè il sentiero per non rifare il tratto finale assai sporco, ovviamente il percorso è sensibilmente più lungo ed anche meno interessante. Arriviamo all'auto soddisfatti ad eccezione di Billie che è veramente stanca e fatica molto a saltare in auto! (Povera Billie, però il giorno dopo si è ripresa molto bene grazie allo zenzero nella pappa ed era molto vivace.)
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