Escursione ad anello ai piedi del Cervino
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La settimana di ferie purtroppo volge al termine, siccome a sud delle alpi le condizioni meteo non sono buone, ci giochiamo il jolly, tentiamo lo sconfinamento in Svizzera. Scelta azzeccata appena scolliniamo al Passo del Sempione le condizioni si invertono da nuvole basse consistenti passiamo a cielo limpido senza nuvole. Puntiamo quindi verso Zermatt, sono trascorsi almeno 6/7 anni dall'ultima visita, arrivati a Tasch che raggiungiamo in 1,5 h, notiamo drastici cambiamenti, è stato costruito un mega parcheggio su più piani annesso alla stazione, anche i treni navetta sono diventati panoramici di ultimo grido.
A Zermatt notiamo che una cosa non è cambiata: il grande afflusso di turisti, prevalentemente orientali, vestiti nei modi più disperati. Decidiamo di salire allo Schwarzsee ai piedi del Cervino, con percorso contrario rispetto alla volta precedente, quindi saliamo lungo l'eterna valle di destra percorsa dal fiume Zmuttbach, seguendo le indicazioni Matterhorn trial/ Schwarzsee, la gran becca oggi appare nel suo massimo splendore, finalmente riusciamo a vederla senza la solita nube fantozziana che occulta la parte sommitale, la fotocamera inizia il suo dovere. Malgrado la lunghezza, il percorso non è mai monotono, grazie agli scorci spettacolari della zona, oggi vediamo il versante nord/est del Monte Rosa, attirano la nostra attenzione anche molti scoiattoli sui larici. Giunti al ristorante Stafelalp a quota 2200 m finalmente inizia la diminuzione della vegetazione, ho notato che rispetto alle nostre zone in questa parte di Svizzera gli alberi arrivano ad una quota decisamente maggiore, da questa prospettiva possiamo ammirare la parete nord del Matterhorn, con un velo di commozione ricordando la recente scomparsa del grandissimo alpinista Walter Bonatti, penso alla sua impresa compiuta nel 1965 riguardante la prima salita invernale in solitaria. Arriviamo così al lago, ed ecco riapparire i giapponesi eruttati dalla funivia che sale da Zermatt, tutti rigorosamente con la compattina digitale che scattano a volontà, purtroppo questa montagna ha una forza magnetica nei nostri confronti, non ci possiamo sottrarre alla sua volontà e proseguiamo la salita fino all’Hirli quota 2747 m, per oggi può bastare considerando anche l'orario, per arrivare all’Hornlihutte dove inizia l'attacco della cresta dell’Hornli ci vogliono ancora 500 metri decisamente troppi, mestamente ma comunque entusiasti per la giornata spettacolare iniziamo la discesa diretta su Zermatt. Il sentiero di discesa è tracciato in modo esemplare diventa un piacere perdere quota, malgrado conosciamo abbastanza la zona siamo continuamente rapiti dalle cose da osservare, che spettacolo! Tornati in paese iniziamo l'immancabile visita ai negozi, la vera passione di mia moglie, alla 10° stazione del Calvario (negozio) sono costretto a farle notare che sta diventando tardi, e abbiamo ancora molti Km da percorrere, finalmente riesco a strapparla dalle tentazioni d’acquisto e così saliamo sul treno rosso che ci riporta all'auto.
DATI GPS: Dislivello 1150 m Svilupo planimetrico 22 Km
A Zermatt notiamo che una cosa non è cambiata: il grande afflusso di turisti, prevalentemente orientali, vestiti nei modi più disperati. Decidiamo di salire allo Schwarzsee ai piedi del Cervino, con percorso contrario rispetto alla volta precedente, quindi saliamo lungo l'eterna valle di destra percorsa dal fiume Zmuttbach, seguendo le indicazioni Matterhorn trial/ Schwarzsee, la gran becca oggi appare nel suo massimo splendore, finalmente riusciamo a vederla senza la solita nube fantozziana che occulta la parte sommitale, la fotocamera inizia il suo dovere. Malgrado la lunghezza, il percorso non è mai monotono, grazie agli scorci spettacolari della zona, oggi vediamo il versante nord/est del Monte Rosa, attirano la nostra attenzione anche molti scoiattoli sui larici. Giunti al ristorante Stafelalp a quota 2200 m finalmente inizia la diminuzione della vegetazione, ho notato che rispetto alle nostre zone in questa parte di Svizzera gli alberi arrivano ad una quota decisamente maggiore, da questa prospettiva possiamo ammirare la parete nord del Matterhorn, con un velo di commozione ricordando la recente scomparsa del grandissimo alpinista Walter Bonatti, penso alla sua impresa compiuta nel 1965 riguardante la prima salita invernale in solitaria. Arriviamo così al lago, ed ecco riapparire i giapponesi eruttati dalla funivia che sale da Zermatt, tutti rigorosamente con la compattina digitale che scattano a volontà, purtroppo questa montagna ha una forza magnetica nei nostri confronti, non ci possiamo sottrarre alla sua volontà e proseguiamo la salita fino all’Hirli quota 2747 m, per oggi può bastare considerando anche l'orario, per arrivare all’Hornlihutte dove inizia l'attacco della cresta dell’Hornli ci vogliono ancora 500 metri decisamente troppi, mestamente ma comunque entusiasti per la giornata spettacolare iniziamo la discesa diretta su Zermatt. Il sentiero di discesa è tracciato in modo esemplare diventa un piacere perdere quota, malgrado conosciamo abbastanza la zona siamo continuamente rapiti dalle cose da osservare, che spettacolo! Tornati in paese iniziamo l'immancabile visita ai negozi, la vera passione di mia moglie, alla 10° stazione del Calvario (negozio) sono costretto a farle notare che sta diventando tardi, e abbiamo ancora molti Km da percorrere, finalmente riesco a strapparla dalle tentazioni d’acquisto e così saliamo sul treno rosso che ci riporta all'auto.
DATI GPS: Dislivello 1150 m Svilupo planimetrico 22 Km
Tourengänger:
adrimiglio

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