Rifugio Grassi, 1987 m.
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La Val Biandino è una zona sconosciuta per mè, oltre il Rifugio Tavecchia; e al Rifugio Grassi è una vita che non ci vado più. In questi due giorni rimedio ad entrambe le cose.
Arrivati ad Introbio con l'autobus iniziamo la salita della strada che porta alla Bocca di Biandino; dopo circa 45 minuti troviamo il sentiero n° 40 che sale nel bosco, raggiunge la strada più in alto per poi abbandonarla dopo poco.
Questo sentiero è lungo e interminabile, per la pendenza moderata; l'aria è umida e soffocante, impieghiamo 2 ore 45 min, esclusa una breve sosta per mangiare, per salire i 900 metri fino al rif. Tavecchia.
Qui altra breve sosta, stanno festeggiando un matrimonio ed è un po' affollato; nel frattempo le nuvole aumentano nascondendo le montagne dei dintorni; dopo un breve riposo ripartiamo per il rif. Grassi, passando dal rif. Pio X. Prima nel bosco, poi nei pascoli dove si comincia a respirare; dopo circa 1 ora 30 min. siamo alla Grassi.
Breve escursione nei dintorni, poi un'ottima cena; i cibi sono un po' diversi dai soliti che si trovano nei rifugi: molte verdure, prodotti biologici, pane fatto dai rifugisti col lievito madre, grappe aromatizzate di tutti i tipi, e altro ancora.
Domenica mattina il tempo è bello, ma durerà poco.
Ci incamminiamo verso il Pizzo dei Tre Signori, giunti al Pian delle Parole prendiamo il Sentiero del Cardinale che conduce al Rifugio Falc.
Dopo poche centinaia di metri, superata una selletta, troviamo un bivio: a destra il sentiero del Cardinale prosegue in quota, noi scendiamo sulla sinistra; inizialmente poco visibile ma segnalato da bolli bianco-gialli, il sentiero scende al Lago di Sasso.
Su questo lago esiste una leggenda che potete leggere qui:
http://www.waltellina.com/storie/lagodisasso/index.htm
L'ambiente è bello, ma le montagne sono nascoste dalle nubi, facciamo una sosta per osservare la zona, dopo di che riprendiamo la discesa verso la Madonna della Neve.
Il posto è affollato, una brevissima sosta e ripartiamo.
Continuiano lungo una strada sterrata fino al rif. Tavecchia dove sostiamo per il pranzo.
Non è molto affollato oggi, e ci sistemiamo su un tavolo esterno.
Ripartiamo per Introbio; comincia a farsi vedere il sole, e a farsi sentire il caldo.
Arriviamo in paese dopo circa 4 ore 45 minuti dalla Grassi, accaldati ma soddisfatti del bel giro, non impegnativo e rilassante.
Ora conosciamo un pezzetto di mondo in più.
Ciao
Stefano
P.S. Aggiunte le foto di Fabrizio.
Arrivati ad Introbio con l'autobus iniziamo la salita della strada che porta alla Bocca di Biandino; dopo circa 45 minuti troviamo il sentiero n° 40 che sale nel bosco, raggiunge la strada più in alto per poi abbandonarla dopo poco.
Questo sentiero è lungo e interminabile, per la pendenza moderata; l'aria è umida e soffocante, impieghiamo 2 ore 45 min, esclusa una breve sosta per mangiare, per salire i 900 metri fino al rif. Tavecchia.
Qui altra breve sosta, stanno festeggiando un matrimonio ed è un po' affollato; nel frattempo le nuvole aumentano nascondendo le montagne dei dintorni; dopo un breve riposo ripartiamo per il rif. Grassi, passando dal rif. Pio X. Prima nel bosco, poi nei pascoli dove si comincia a respirare; dopo circa 1 ora 30 min. siamo alla Grassi.
Breve escursione nei dintorni, poi un'ottima cena; i cibi sono un po' diversi dai soliti che si trovano nei rifugi: molte verdure, prodotti biologici, pane fatto dai rifugisti col lievito madre, grappe aromatizzate di tutti i tipi, e altro ancora.
Domenica mattina il tempo è bello, ma durerà poco.
Ci incamminiamo verso il Pizzo dei Tre Signori, giunti al Pian delle Parole prendiamo il Sentiero del Cardinale che conduce al Rifugio Falc.
Dopo poche centinaia di metri, superata una selletta, troviamo un bivio: a destra il sentiero del Cardinale prosegue in quota, noi scendiamo sulla sinistra; inizialmente poco visibile ma segnalato da bolli bianco-gialli, il sentiero scende al Lago di Sasso.
Su questo lago esiste una leggenda che potete leggere qui:
http://www.waltellina.com/storie/lagodisasso/index.htm
L'ambiente è bello, ma le montagne sono nascoste dalle nubi, facciamo una sosta per osservare la zona, dopo di che riprendiamo la discesa verso la Madonna della Neve.
Il posto è affollato, una brevissima sosta e ripartiamo.
Continuiano lungo una strada sterrata fino al rif. Tavecchia dove sostiamo per il pranzo.
Non è molto affollato oggi, e ci sistemiamo su un tavolo esterno.
Ripartiamo per Introbio; comincia a farsi vedere il sole, e a farsi sentire il caldo.
Arriviamo in paese dopo circa 4 ore 45 minuti dalla Grassi, accaldati ma soddisfatti del bel giro, non impegnativo e rilassante.
Ora conosciamo un pezzetto di mondo in più.
Ciao
Stefano
P.S. Aggiunte le foto di Fabrizio.
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