Col d’Amiante (3308 m) – Col Vert (3394 m) – Tête Blanche de By (3418 m)
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A un anno di distanza, torno in un luogo che mi aveva affascinato particolarmente, la Tête Blanche de By. Allora ero stato lì due giorni, dormendo al Rifugio Chiarella. Nell’ultimo anno mi sono allenato al punto di potermi permettere di andarci in giornata ed esplorare anche la zona.
La Tête Blanche de By è uno stupendo balcone sul versante S del Grand Combin. Mi ha sempre attratto il Grand Combin, con queste su facce così diverse.. un’enorme massa di ghiaccio vista da N.. un’imponente parete di roccia vista da S..
Voglio partire presto, prestissimo. Mi piacerebbe trovare qualcuno al rifugio che sale ad una delle vette alpinistiche facili della zona, magari mi unisco a lui..! Ma, soprattutto, oggi si prevede grande traffico per il rientro, e tornare dalla Val d’Aosta con il traffico è una vera sofferenza ! Metto la sveglia all’1.45, ma non la sento.. Mi sveglio tre quarti d’ora dopo.. Vabbè.. mi preparo in fretta, mi metto in macchina e il navigatore mi dà come orario di arrivo le 5.30. Beh, è ancora accettabile.. Volevo partire con la frontale.. essere su presto.. quasi ce la faccio. Il viaggio tutto bene fino a poco prima di Valpelline. Lì la strada è interrotta per una frana. C’è una deviazione.. nel buio della notte (sono poco dopo le 5..) con abbaglianti e fendinebbia accesi vago per stradine che si inerpicano sul pendio e alla fine mi trovo con la strada che diventa sterrata e il divieto di transito (per la cronaca, era la strada che porta a By). Torno indietro e fortunatamente trovo un ragazzo, non si sa perché in giro a quell’ora, che mi indica una strada che scende e porta ad Ollomont. Finalmente, un’ora più tardi del previsto, alle 6.30, con ormai la luce del sole, sono a Glacier. Irritato da quest’ora di ritardo, prendo e salgo a tutta. Nessuna sosta. La salita è molto “redditizia”, un termine molto calzante che usa il mio amico gebre !. In 2h14 sono al rifugio Chiarella (2982 m). Andando a rileggere la relazione di un anno fa, allora ci misi 3h15, e mi sembrava un gran bel tempo ! La mia guida addirittura dà 4h.. Ci sono dei ragazzi al rifugio.. Uno prende e, da solo, si dirige con la piccozza in spalla verso il Col d’Amiante. Lo seguo. Ad un certo punto, più che altro per un mio errore, prendiamo due direzioni differenti : io punto verso il Colle Garrone, lui verso il Col d’Amiante. Arrivato al Colle Garrone, guardo il Glacier de By, dall’altra parte. La mia intenzione era risalirlo fino ad uno dei colli attorno e di lì provare a salire su una cima.. Però se quel giovanotto andava da qualche parte, valeva la pena aggregarmi a lui. Così mi dirigo verso il Col d’Amiante. Da su lui mi dice di seguire dove ha lasciato i bastoncini.. ma io sbaglio clamorosamente e mi trovo a dover affrontare un tratto da arrampicare. Potrei scendere e risalire dalla parte giusta, come mi suggerisce quel ragazzo, ma mi incaponisco e, con calma, supero il passaggio su roccia in traverso e lo raggiungo. Lui si ferma qui, mi dice. Non ha i ramponi (strano, gli dico, avevo visto che aveva con sé la piccozza, pensavo che avesse anche i ramponi..), stanotte coi suoi amici doveva fare il Grand Combin, ma non si sono svegliati..! ed ora era venuto a fare solo una perlustrazione della zona.. Peccato, mi dico, in due si poteva andare da qualche parte assieme.. Ma non fa niente, io me ne vado da solo senza problemi.. Dopo aver chiacchierato un po’ di monti, lui scende al rifugio, io torno al Colle Garrone e mi porto sul Glacier de By. Costeggio la Grand Tête de By e taglio in diagonale il ghiacciaio, in direzione del colle che mi sembra più accessibile, il Col Vert. Il ghiacciaio ha crepacci, anche se niente di tremendo.. Per la maggior parte è scoperto, ma in alcune zone è ricoperto di neve, la parte più insidiosa, perché non vedi cosa c’è sotto, e di sicuro i ponti di neve a quest’epoca e con questo caldo non terrebbero un bel niente. Faccio la massima attenzione.. studiando ogni crepaccio.. Sono da solo, non posso compiere neanche un errore.. Arrivo al Col Vert (3394 m). Di lì si vede verso Valsorey. Lì ero stato due anni fa alla Cabane du Vélan. Scendo e mi dirigo verso il Col de l’Aiguille d’Amiante. Risalgo un po’ il vallone sottostante, prima su neve e poi su sfasciumi, ma scarica troppo e così decido di rinunciare. Ripercorro, con l’aiuto del GPS, la traccia di salita sul ghiacciaio e una volta arrivato sulla morena posso rilassarmi.. Passo nuovamente dal Colle Garrone e mi dirigo verso la Tête Blanche, cercando di tagliare in orizzontale senza perdere troppa quota ed evitando di passare dal rifugio. Ci sono già stato, ma vale assolutamente la pena. L’idea poi è di scendere al Col de By e farmi anche la Tête du Filon. Salgo dal versante S. La salita è bella regolare, io però ho accumulato la fatica della giornata.. Sulla vastissima vetta c’è tanta gente. La cima facilissima da raggiungere, il panorama stupendo e la giornata favolosa attraggono molti escursionisti. Faccio foto come un bambino.. Il Grand Combin è lì, davanti a me.. C’è una giovane coppia.. li osservo e all’improvviso mi viene in mente : li avevo conosciuti l’anno scorso alla Cabane d’Arpitettaz, ed allora avevamo scoperto di abitare a Milano a 200 metri di distanza ! Ora il caso vuole che si ritrovi ! Si ricordano di me, della mia storia.. Stiamo un po’ a chiacchierare, a parlare di queste montagne, le Alpi Vallesane, che tutti e tre amiamo ! L'anno scorso mi avevano consigliato di fare un corso di alpinismo, ed io ho seguito il loro suggerimento e ne sono soddisfatto ! Chiacchierando delle montagne della zona, mi consigliano di fare il Mont Gelé in giornata : buona idea, alla prima occasione ci vado.. io pensavo che fossero necessari due giorni, ma ripensandoci è fattibile anche in uno..! Si è fatto tardi.. la Tête du Filon sarà per un’altra volta. Torniamo al rifugio insieme, poi io scendo velocemente a valle, non dopo aver preso una fetta di torta di mele al rifugio. Ci voleva, per chiudere lo stomaco fino a sera. In 1h39 sono a Glacier (l’anno scorso, scendendo a rotta di collo ci avevo messo 1h50), in macchina e via ! Per miracolo, non trovo praticamente niente coda in autostrada, alle 8 e mezza sono a casa !
Un luogo a me caro, la Tête Blanche e i suoi dintorni.. Ne ho studiato un po’ gli itinerari sulla mia “Guide des Alpes Valaisannes” dopo esserci stato l’anno scorso, ma ci voleva una nuova visita dal vivo per riconoscere e fotografare le cime, i passi, i percorsi.. 2400 m di dislivello circa, tra su e giù.. Una giornata con un tempo favoloso.. Valeva veramente la pena venire qui proprio oggi !

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