Kastelhorn (3128 m)
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Il Kastelhorn, oltre che per il nome, mi aveva ammaliato lo scorso inverno, quando, in occasione di alcune escursioni sci-alpinistiche nella zona, ne avevo potuto ammirare il fantastico versante NO. Passato l’inverno, ho cominciato a meditarne la salita, e finalmente è arrivato il momento.
Parto presto da Riale sotto un cielo plumbeo e con terreno bagnato per i temporali della notte precedente. Salgo mediante il sentiero che taglia a più riprese la carrozzabile (percorribile solo dal personale dell’ENEL e dagli addetti al Rif. Maria Luisa). In breve sono alla cascina solitaria dalla quale, a destra, parte il sentiero per il Lago Castel. Arrivato nei pressi della diga decido che passerò il lago a N (la via più diretta). Oltrepassato il lago salgo, sempre per via diretta, nel canale che arriva fino alla Obere Kastellücke: inizialmente su pietrame, poi, all’incontro con una lingua di neve mi sposto a destra abbandonando il canale e con facile (parzialmente, vista la scivolosità) arrampicata guadagno la sella erbosa che domina il Lago Castel. Un lungo traverso in diagonale verso destra mi permette di arrivare all’inizio della pietraia, che dovrò percorrere fino alla cresta terminale. Si tratta di terreno non sempre stabile ed in ogni caso molto ripido, ma senza nessuna vera difficoltà. Attorno alla quota 3000, o qualcosa in più, sbuco sulla cresta con impressionante visione del ghiacciaio sottostante (che non è quello del Basodino, bensì quello del Kastelhorn/Pizzo Cavergno). Percorro la cresta NO e prima della cima devio verso S in direzione della cima stessa. Eccomi sulla vetta del Kastelhorn (3128 m)!
Alcuni cumuli sui rilievi, ma fortunatamente non sul Kastelhorn. Magnifica visione sul Basodino e sul Pizzo Cavergno, nonché sui ghiacciai sottostanti. Il vento che mi aveva accompagnato per quasi tutta la salita cessa e così posso gustarmi i miei viveri. Rimango in vetta per un’ora, poi comincio la discesa. Arriva qualche goccia di pioggia, ma poi le nuvole fuggono verso la Valle Bedretto. Intanto nelle vicinanze della cima del P.Cavergno faccio in tempo a notare un fulmine a ciel sereno, seguito da un roboante tuono. Mi affretto sulla pietraia ed arrivato sul dosso erboso sovrastante il lago, splende di nuovo il sole. Stavolta scendo verso sinistra, in modo da completare un mini-anello attorno al Lago Castel. In breve poi dal sentiero del mattino rientro a Riale. Magnifico Kastelhorn! E anche poco faticoso, per una volta!
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