Esattamente un anno dopo il tentativo, andato a vuoto a causa della nebbia persistente, di salire al Bättelmatthorn, oggi ci riproviamo. La voglia di toglierci questo sassolino dalla scarpa, o meglio dallo scarpone, è grande. Raggiunto il punto di partenza, ovvero il secondo tornante della strada della Nufenen in territorio vallesano a quota 2303 metri, ci incamminiamo sulla strada asfaltata chiusa al traffico privato in direzione del Griessee. Passata la prima curva, un alto "oggetto" metallico attira il nostro sguardo. È una gru che sta sollevando degli enormi cilindri di calcestruzzo. Da lontano non riusciamo a capire cosa stanno costruendo ma una volta giunti al termine della strada asfaltata leggiamo un pannello e qui troviamo la risposta alla nostra domanda. Si tratta di un'impianto eolico. Non facciamo in tempo a imboccare la strada sterrata che un simpatico addetto ai lavori vallesano, con tanto di casco, ci ferma dicendoci (in tedesco...) che tale strada sterrata è chiusa a causa del cantiere e ci consiglia quindi di salire verso Mändeli seguendo il sentiero che parte dal tornante della strada stessa. Dopo circa 30' dalla partenza raggiungiamo la località Mändeli. La nostra meta odierna è nascosta da un banco di nebbia proprio come l'anno scorso. Ancora una mezz'oretta di cammino e siamo al Griespass, 2487 metri. Rispetto all'anno scorso la situazione è comunque migliore. Ci incamminiamo quindi seguendo il sentiero che porta al rifugio Città di Busto e marcato con segni di pittura rosso-bianco-rosso. Oltrepassato il cippo di confine numero 2 il sentiero abbandona il confine per spostarsi più a SE. Salendo con qualche zig zag si giunge fino al nevaio in prossimità del punto quotato 2672 metri. Dal Griespass ci vogliono circa 45'. Da adesso in avanti il percorso per arrivare in vetta non è più marcato. Tuttavia esso è comunque molto evidente grazie anche ai vari ometti di sassi disseminati qua e la ai margini del sentierino. Saliamo quindi seguendo tale sentiero fino a raggiungere la cresta E a quota 2780 metri. La cresta è abbastanza ripida soprattutto poco sotto la vetta. Anche se non ci sono tratti veramente pericolosi, occorre comunque prestare attenzione. Dopo circa 40' dal nevaio di quota 2672 metri raggiungiamo la vetta del Bättelmatthorn, 3044 metri, il nostro quarto tremila. Il panorama che possiamo ammirare è praticamente ridotto a parte del Griesgletscher. Davvero un peccato perché da qui la vista deve essere magnifica. Ci consoliamo mangiando un paio di panini e due carote. Rimaniamo in vetta una mezz'oretta in attesa di un migliormento del tempo. Non ci sono miglioramenti ed è giunta l'ora di tornare a valle e, dopo aver firmato il libro di vetta, iniziamo a scendere seguendo lo stesso itinerario di salita fino al nevaio di quota 2672 metri e in seguito fino a quota 2602 metri. Visto che è ancora presto decidiamo di andare a dare un'occhiata da vicino al Griesgletscher. Ci abbassiamo quindi su terreno detritico e franoso, caratteristica tipica delle morene, fino al ghiacciaio. Nella parte bassa esso è ricoperto da un sottile strato di terra e detriti. Ci addentriamo un po' sul ghiacciaio fino a raggiungere una grande "gola" scavata dall'acqua nel ghiaccio. Questo è il risultato dello scioglimento del ghiacciaio. Scendiamo poi fino al fronte del ghiacciaio dal quale vediamo fuoriuscire il torrente glaciale. È impressionante quanta acqua scorre in un secondo. Questa "ricognizione" è durata circa 1 h. Ci incamminiamo quindi sulle morene e su pendii detritici fino al Griespass. Da qui continuiamo senza soste fino alla località Mändeli. Ci voltiamo spesso sperando di vedere la cima salita oggi, ma invano. Sarà per la prossima volta...
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