Argentera Cima Sud 3297mt.
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Oggi prima gita alpinistica della vacanza ad Entracque e come non pensare di salire la cima più nota nonchè più elevata di questo settore delle Alpi Marittime: la Cima Sud dell'Argentera.
Detto fatto mi sveglio al mattino presto ma le condizioni meteo mi scoraggiano è tutto grigio e nubi minacciose ricoprono le cime, tant'è che decido di ritornare a letto e non sveglio nemmeno Jacopo.
Verso le 9.00 il cielo improvvisamente si rischiara e così, visto che i giorni di vacanza non sono moltissimi, decidiamo comunque di tentare oggi l'Argentera anche se ormai è un po' tardi.
Dopo essere giunti alla località Gias delle Mosche 1591mt., che si raggiunge con una stradina carrozzabile da Terme di Valdieri, appena dopo decidiamo di parcheggiare e di partire anche se per la verità il cartello di divieto di accesso comincia oltre e ci potevamo risparmiare circa 40 minuti di cammino, ma d'altra parte avevo anche timore delle condizioni della strada sterrata, che invece si sono rivelate abbastanza buone.
La salita avviene passando per il Rifugio Remondino 2430mt. e, successivamente, puntando al passo dei Detriti 3122mt. che si raggiunge piuttosto faticosamente anche se su traccia sempre molto evidente.
Dal passo verso sinistra si comincia la bellissima ed evidente cengia sud est della montagna e, con l'aiuto di qualche corda fissa nei punti più difficili, che comunque non superano il II+°, si giunge sulla panoramicissima e stupenda vetta di questa, per la zona, imponente montagna.
Nonostante sia una montagna molto frequentata dopo il Remondino oggi non abbiamo incontrato più nessun escursionista.
Sulla cima sostiamo per una lunga pausa, del resto il tempo è stabile e quassù si sta come in Paradiso; andiamo anche a perlustrare la via per salire da qui alla Cima Nord di pochi mt. più bassa ed effettivamente riusciamo ad individuare un possibile itinerario, ma ormai è un po' tardi, sarà per un'altra volta, per oggi siamo contenti così.
La discesa la facciamo per la stessa via di salita, fermandoci però al Remondino che non avevamo visitato questa mattina.
Dopo un the ristoratore Jacopo con soddisfazione riesce ad avere il timbro sul cartoncino di raccolta e via che si scende.
In discesa pensiamo di cenare al Rifugio Regina Elena 1834mt. che resta appena fuori dall'itinerario ma il rifugio è incustodito e quindi torniamo sui nostri passi verso Gias delle Mosche.
Complice l'ora tarda in discesa abbiamo incontrato una moltitudine di animali, stambecchi, camosci, marmotte, del resto qui siamo all'interno del Parco naturale Regionale delle Alpi Marittime e gli avvistamenti sono sempre frequenti.
Che altro dire, è stata una bellissima giornata, l'ultima parte dal Passo dei Detriti alla vetta è senz'altro la più varia e divertente ed anche Jacopo l'ha apprezzata molto.
Per quanto riguarda l'attrezzatua oggi non abbiamo dovuto utilizzare nè ramponi nè imbrago e corda che comunque è sempre meglio avere con se.
Grazie Jacopo grazie Argentera.
Detto fatto mi sveglio al mattino presto ma le condizioni meteo mi scoraggiano è tutto grigio e nubi minacciose ricoprono le cime, tant'è che decido di ritornare a letto e non sveglio nemmeno Jacopo.
Verso le 9.00 il cielo improvvisamente si rischiara e così, visto che i giorni di vacanza non sono moltissimi, decidiamo comunque di tentare oggi l'Argentera anche se ormai è un po' tardi.
Dopo essere giunti alla località Gias delle Mosche 1591mt., che si raggiunge con una stradina carrozzabile da Terme di Valdieri, appena dopo decidiamo di parcheggiare e di partire anche se per la verità il cartello di divieto di accesso comincia oltre e ci potevamo risparmiare circa 40 minuti di cammino, ma d'altra parte avevo anche timore delle condizioni della strada sterrata, che invece si sono rivelate abbastanza buone.
La salita avviene passando per il Rifugio Remondino 2430mt. e, successivamente, puntando al passo dei Detriti 3122mt. che si raggiunge piuttosto faticosamente anche se su traccia sempre molto evidente.
Dal passo verso sinistra si comincia la bellissima ed evidente cengia sud est della montagna e, con l'aiuto di qualche corda fissa nei punti più difficili, che comunque non superano il II+°, si giunge sulla panoramicissima e stupenda vetta di questa, per la zona, imponente montagna.
Nonostante sia una montagna molto frequentata dopo il Remondino oggi non abbiamo incontrato più nessun escursionista.
Sulla cima sostiamo per una lunga pausa, del resto il tempo è stabile e quassù si sta come in Paradiso; andiamo anche a perlustrare la via per salire da qui alla Cima Nord di pochi mt. più bassa ed effettivamente riusciamo ad individuare un possibile itinerario, ma ormai è un po' tardi, sarà per un'altra volta, per oggi siamo contenti così.
La discesa la facciamo per la stessa via di salita, fermandoci però al Remondino che non avevamo visitato questa mattina.
Dopo un the ristoratore Jacopo con soddisfazione riesce ad avere il timbro sul cartoncino di raccolta e via che si scende.
In discesa pensiamo di cenare al Rifugio Regina Elena 1834mt. che resta appena fuori dall'itinerario ma il rifugio è incustodito e quindi torniamo sui nostri passi verso Gias delle Mosche.
Complice l'ora tarda in discesa abbiamo incontrato una moltitudine di animali, stambecchi, camosci, marmotte, del resto qui siamo all'interno del Parco naturale Regionale delle Alpi Marittime e gli avvistamenti sono sempre frequenti.
Che altro dire, è stata una bellissima giornata, l'ultima parte dal Passo dei Detriti alla vetta è senz'altro la più varia e divertente ed anche Jacopo l'ha apprezzata molto.
Per quanto riguarda l'attrezzatua oggi non abbiamo dovuto utilizzare nè ramponi nè imbrago e corda che comunque è sempre meglio avere con se.
Grazie Jacopo grazie Argentera.
Tourengänger:
Luca_P

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