Rif. Passo di Selle mt. 2530 - Ferrata Alta Via Bruno Federspiel
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By titti
A Giusi e a Fiorenzo da pochi giorni, nuovi Soci CAI Paullo,
un caloroso augurio “di Benvenuto!!!!!!”.
Sono stati bravissimi, hanno affrontato con scioltezza le difficoltà ed il lungo percorso, (per loro, era la prima esperienza di ferrata) sfidando la gravità …. sulle pareti verticali e le fini creste, testando il duro percorso di discesa (non solo loro!!!), senza lamentarsi della fatica, ma condividendo con gioia, ed con il gruppo, l’ inaspettato …… !!!!
Dotati di scarponi alati/arieggiati …… hanno volato dal Rif. Selle, per l’Alta Via Federspiel!!
A Ruggero un grande “ippi ippi ippi URRA “ ; ….. con gioia e sicurezza ha affrontato i piccoli imprevisti, conducendo tutto il gruppo unito, in questi due giorni spettacolari.
Al Gruppo composto da Alpinisti, Escursionisti più o meno allenati ed esperti ….. per aver donato con piccoli gesti, momenti incantevoli, un caloroso Bravi!!!!!!!
Il percorso è fortemente panoramico; ci sono tratti di sentiero esposti, tratti di sentiero poco difficile (attrezzato), impegnativi (da ferrata), e un ultimo tratto (alpinistico) senza nessun aiuto ma di livello facile; insomma c’è né un po’ per tutti ….. !!
Lascio parlare le foto per descrivere la stupenda attraversata.
I° giorno sabato 9 luglio 2011
dislivello mt. +1059 dislivello mt. -126 Km 6,9 percorsi:
Da Pozza di Fassa, si prosegue sino a Punta de Camp. alt. 1600, dove poco più avanti abbiamo posteggiato le auto lungo la strada; si prosegue per il Rif. Monzoni, passando per la Malga Munciogn, oltrepassata si prosegue seguendo il segnavia 603 sino al Rif. Taramelli; da qui si prende il segnavia 604 sino al Rif. Passo delle Selle mt. 2528.
II° giorno domenica 10 luglio 2011
dislivello mt. +661 dislivello mt. - 1571 Km 14,35 percorsi:
Dal Rif. Selle si segue il segnavia 616 per l'Alta Via Bruno Federspiel, è un filo di cresta tra Val di San Pellegrino e Val dei Monzoni.
Raggiunta velocemente la Punta delle Selle (m. 2593), il sentiero, che prosegue sempre più esposto fra roccette ed erba, conduce alla vetta della Punta d'Allochèt (2582 m), oltrepassata si supera un baraccamento austriaco e si raggiunge in breve l'attacco della cresta dei Monzoni. Alcuni passaggi, su placche lisce, sono attrezzati con corda fissa. Attraversata una sella erbosa alla base dello Spiz de Tariciogn (m. 2647), seguendo i segnavia si raggiunge dopo una ripida salita la larga sella della Forcella Ricoletta (m. 2431). Da qui è possibile scendere in 2h a Fango, in Val di San Pellegrino, noi abbiamo proseguito per la Cima Malinverno (m. 2630) e disceso, sino ad raggiungere la Forcella Vallaccia (zona mineraria), si discende sino al Rifugio Vallaccia (m. 2275); attraverso i pascoli di Gardeccia, si arriva nella Val dei Monzoni ed alla Malga Munciogn, si riprende il percorso dell’andata.
By Patripoli
Che le Dolomiti siano tra le montagne più belle del mondo è un dato di fatto ormai assodato.
Ma lo stupore e la meraviglia che provo quando mi ritrovo tra queste valli e queste vette è sempre nuovo.
Ho l'impressione di trovarmi al cospetto di qualcosa di "divino", anche se io non credo molto al divino, lo sanno i miei compagni di escursione, dopo tutto il filosofeggiare di sabato sera, seduti attorno ad un tavolo imbandito per la cena..
Pareri diversi, a volte discordi, seppur rispettosi......ma la vista del sole che tramonta dietro le cime ci catapulta tutti fuori dal Rifugio e ci fa sentire uniti e concordi, almeno nelle emozioni.
E' proprio in questo momento che le Dolomiti sanno dare il meglio di sè, quando le luci lentamente sfumano per lasciare spazio al buio e la cavalcata delle creste si dissolve nella foschia serale.
Siamo tutti lì, immobili e silenziosi, a guardare il trapasso: tutti insieme, ma ognuno con se stesso, con i propri pensieri e le proprie sensazioni, che nessuno ha voglia di esprimere o condividere.
L'importante è essere lì!
Qualcuno vuole prolungare questa magia indugiando sulla terrazza del Rifugio in attesa delle stelle che, con l'arrivo del buio, si accendono una ad una, più luminose e numerose che mai.....
E la mattina all'alba siamo di nuovo lì, inchiodati davanti alla montagna, alle sue luci, ai suoi colori, alle sue forme, ai suoi e ai nostri interrogativi.
Cerchiamo di cogliere l'attimo perchè sappiamo che durerà poco.
Infatti è così!
E quando il sole comincia ad alzarsi sopra le cime, la vita si riappropria di noi, insaziabili consumatori di montagna, pronti per una nuova scorpacciata......
A Giusi e a Fiorenzo da pochi giorni, nuovi Soci CAI Paullo,
un caloroso augurio “di Benvenuto!!!!!!”.
Sono stati bravissimi, hanno affrontato con scioltezza le difficoltà ed il lungo percorso, (per loro, era la prima esperienza di ferrata) sfidando la gravità …. sulle pareti verticali e le fini creste, testando il duro percorso di discesa (non solo loro!!!), senza lamentarsi della fatica, ma condividendo con gioia, ed con il gruppo, l’ inaspettato …… !!!!
Dotati di scarponi alati/arieggiati …… hanno volato dal Rif. Selle, per l’Alta Via Federspiel!!
A Ruggero un grande “ippi ippi ippi URRA “ ; ….. con gioia e sicurezza ha affrontato i piccoli imprevisti, conducendo tutto il gruppo unito, in questi due giorni spettacolari.
Al Gruppo composto da Alpinisti, Escursionisti più o meno allenati ed esperti ….. per aver donato con piccoli gesti, momenti incantevoli, un caloroso Bravi!!!!!!!
Il percorso è fortemente panoramico; ci sono tratti di sentiero esposti, tratti di sentiero poco difficile (attrezzato), impegnativi (da ferrata), e un ultimo tratto (alpinistico) senza nessun aiuto ma di livello facile; insomma c’è né un po’ per tutti ….. !!
Lascio parlare le foto per descrivere la stupenda attraversata.
I° giorno sabato 9 luglio 2011
dislivello mt. +1059 dislivello mt. -126 Km 6,9 percorsi:
Da Pozza di Fassa, si prosegue sino a Punta de Camp. alt. 1600, dove poco più avanti abbiamo posteggiato le auto lungo la strada; si prosegue per il Rif. Monzoni, passando per la Malga Munciogn, oltrepassata si prosegue seguendo il segnavia 603 sino al Rif. Taramelli; da qui si prende il segnavia 604 sino al Rif. Passo delle Selle mt. 2528.
II° giorno domenica 10 luglio 2011
dislivello mt. +661 dislivello mt. - 1571 Km 14,35 percorsi:
Dal Rif. Selle si segue il segnavia 616 per l'Alta Via Bruno Federspiel, è un filo di cresta tra Val di San Pellegrino e Val dei Monzoni.
Raggiunta velocemente la Punta delle Selle (m. 2593), il sentiero, che prosegue sempre più esposto fra roccette ed erba, conduce alla vetta della Punta d'Allochèt (2582 m), oltrepassata si supera un baraccamento austriaco e si raggiunge in breve l'attacco della cresta dei Monzoni. Alcuni passaggi, su placche lisce, sono attrezzati con corda fissa. Attraversata una sella erbosa alla base dello Spiz de Tariciogn (m. 2647), seguendo i segnavia si raggiunge dopo una ripida salita la larga sella della Forcella Ricoletta (m. 2431). Da qui è possibile scendere in 2h a Fango, in Val di San Pellegrino, noi abbiamo proseguito per la Cima Malinverno (m. 2630) e disceso, sino ad raggiungere la Forcella Vallaccia (zona mineraria), si discende sino al Rifugio Vallaccia (m. 2275); attraverso i pascoli di Gardeccia, si arriva nella Val dei Monzoni ed alla Malga Munciogn, si riprende il percorso dell’andata.
By Patripoli
Che le Dolomiti siano tra le montagne più belle del mondo è un dato di fatto ormai assodato.
Ma lo stupore e la meraviglia che provo quando mi ritrovo tra queste valli e queste vette è sempre nuovo.
Ho l'impressione di trovarmi al cospetto di qualcosa di "divino", anche se io non credo molto al divino, lo sanno i miei compagni di escursione, dopo tutto il filosofeggiare di sabato sera, seduti attorno ad un tavolo imbandito per la cena..
Pareri diversi, a volte discordi, seppur rispettosi......ma la vista del sole che tramonta dietro le cime ci catapulta tutti fuori dal Rifugio e ci fa sentire uniti e concordi, almeno nelle emozioni.
E' proprio in questo momento che le Dolomiti sanno dare il meglio di sè, quando le luci lentamente sfumano per lasciare spazio al buio e la cavalcata delle creste si dissolve nella foschia serale.
Siamo tutti lì, immobili e silenziosi, a guardare il trapasso: tutti insieme, ma ognuno con se stesso, con i propri pensieri e le proprie sensazioni, che nessuno ha voglia di esprimere o condividere.
L'importante è essere lì!
Qualcuno vuole prolungare questa magia indugiando sulla terrazza del Rifugio in attesa delle stelle che, con l'arrivo del buio, si accendono una ad una, più luminose e numerose che mai.....
E la mattina all'alba siamo di nuovo lì, inchiodati davanti alla montagna, alle sue luci, ai suoi colori, alle sue forme, ai suoi e ai nostri interrogativi.
Cerchiamo di cogliere l'attimo perchè sappiamo che durerà poco.
Infatti è così!
E quando il sole comincia ad alzarsi sopra le cime, la vita si riappropria di noi, insaziabili consumatori di montagna, pronti per una nuova scorpacciata......
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