Rifugio Regina Margherita Punta Gnifetti 4554 m


Publiziert von adrimiglio , 2. Juni 2011 um 22:11.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:31 Juli 2006
Wandern Schwierigkeit: T4- - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-VS   I 
Zeitbedarf: 2 Tage
Aufstieg: 1300 m
Abstieg: 1300 m
Strecke:Alagna-Punta Indren-Rifugio Gnifetti-Colle del lys-Punta Gnifetti
Kartennummer:C.N.S. Gressoney n° 294 Mischabel n°284

Da quando iniziai a girar per monti, il mio sogno divenne di salire alla Capanna Margherita sulla Punta Gnifetti nel gruppo del Monte Rosa.
 
Il primo tentativo andò a vuoto; ci affidammo ad una guida alpina, la stagione delle salite volgeva al termine era il mese di settembre, tentammo ugualmente l’ascesa perché a detta sua era fattibile…
risultato: ritirata prima del Cristo delle Vette a 4000 m circa, in mezzo alla bufera con temperature attorno a -20° e vento patagonico, visuale pari a zero, eravamo al limite del congelamento facciale, per concludere una compagna di cordata, scendendo sotto il rifugio Mantova scivolò sulle insidiose rocce spolverate di neve fresca e si procurò un taglio alla testa.
 
Il secondo tentativo risale al luglio 2006, questa volta ci affidiamo ad un amico con esperienza di alta montagna, siamo io, mia moglie ed un nostro amico.
Primo giorno: ad Alagna prendiamo la funivia di Punta Indren (ora dismessa) che ci porta a quota 3260 m, attraversiamo il ghiacciaio omonimo, poi percorriamo con semplice arrampicata una bastionata rocciosa chiamata “via delle roccette” un tratto attrezzato con corde fisse e una scala di legno.
Sbucati sul ghiacciaio del Garstelet in poco tempo raggiungiamo la Capanna Gnifetti a quota 3647 dove pernottiamo (si fa per dire…).
Il rifugio è un’autentica bolgia, alpinisti con svariate provenienze sfoggiano attrezzature multicolori con ferraglie tentennanti appese agli imbrachi, sulle spalle matasse di corde avvolte come serpi.
Alla sera coda chilometrica per cenare…
 
Secondo giorno: i miei compagni si svegliano, io non ho chiuso occhio, do la colpa alla quota…partenza dal rifugio all’alba con le frontali, il primo tratto del ghiacciaio dietro La Gnifetti è un’autentico groviera ma i ponti sui crepacci reggono bene, poi ci accodiamo lungo il serpentone di cordate che salgono diligentemente in fila indiana, provenienti dal rif. Mantova.
All’altezza del Balmenhorn perdiamo un componente di cordata causa altitudine, noi proseguiamo senza problemi, ammirando vette che hanno fatto la storia dell’alpinismo Piramide Vincent 4215 m, Ludwigshoe 4341 m, Punta Parrot 4432 m, Liskamm 4527 m.
Giunti al Colle del Lys cerchiamo con impazienza il Cervino, purtroppo una nube ci occulta la parte sommitale, ma la sua sagoma è inconfondibile, rimane sempre la più bella montagna che ho visto finora.
Scendiamo sul versante opposto perdendo qualche metro e affrontiamo il pendio finale con un aggiramento sotto La Parrot, siamo a quota 4300 circa, Angela inizia a sentire la fatica ma stringe i denti, la Capanna Margherita è vicina…ancora uno sforzo, percorriamo il ripido diagonale, nell’ultima curva sotto la Punta Gnifetti, una sorpresa…ghiaccio vivo…ma ormai non c’è più tempo per intimorirsi, Loris da capocordata tira come un locomotore, i nostri ramponi mordono l’insidia finale e la cima è nostra, un’emozione immensa ci avvolge.
Al rifugio beviamo un thè e ci apprestiamo alla discesa, fuori si è alzato un vento fortissimo che cerca di strapparci dalla cresta, ma la soddisfazione è così grande che tutto ci passa in secondo piano, infatti la discesa diventa un’autentica passeggiata.

Tourengänger: adrimiglio
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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gbal hat gesagt: Si potrebbe dire...
Gesendet am 3. Juni 2011 um 14:48
...chi fa da sè fa per tre anche se non si può discutere l'importanza delle guide alpine... questione di fortuna, evidentemente. Comunque il Rosa è proprio un bel trofeo che pochi possono esporre (io attendo...).
Bravi
Giulio

adrimiglio hat gesagt: RE:Si potrebbe dire...
Gesendet am 3. Juni 2011 um 17:35
Ciao Giulio, grazie per il commento, sono d'accordo io non metterei mai in discussione una guida alpina, so come lavorano con professionalità, ma sono dell'idea che quella mattina con quelle condizioni non dovevamo neppure partire.
Ti auguro con tutto il cuore di poter salire su questa cima, è un'emozione incredibile, vedendo le tue sgroppate non avrai di certo problemi, è una passeggiata, solamente l'altitudine ti può fregare.

Adry.


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