Apuane: Traversata delle Panie
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By grandemago
Non c’è più la mezza stagione.......
Un luogo comune? Ma!
Maggio, un mese che in montagna non è più inverno, non è ancora estate ma.....la primavera è un’altra cosa, almeno per me!
Per godere la primavera di solito scelgo di allontanarmi dalle Alpi e andare a curiosare altrove....su qualche isola, lungo le coste, in Appennino.
Questa volta tocca alle Apuane.....solo che non è primavera, siamo in piena estate, siamo a trenta gradi, un caldo incredibile......vedo le mie compagne d’avventura, gente che si mette la giaccavento al primo alito di vento, grattare la neve e spalmarsela su tutto il corpo per lenire la calura che le avvolge......
Partiamo poco dopo Isola Santa, sulla strada che dalla Versilia porta a Castelnuovo di Garfagnana attraverso la galleria del Cipollaio.
I sentieri sono perfettamente segnati e non abbiamo problemi a trovare l’inizio del nostro percorso, che corrisponde alla stradina che porta al minuscolo borgo di Pizzorno.
Qui la strada termina e inizia il sentiero che salendo nel fitto bosco porta all’altrettanto minuscolo borgo di Colle Panestra, dove la vista si apre verso l’inquietante sagoma dell’“Uomo Morto”, sotto il cui naso sorge il Rifugio Rossi, nostra meta di oggi.
La tappa è abbastanza lunga e affrontarla di pomeriggio con questo caldo presumo anche molto faticosa, ma è l’ora di pranzo e facciamo sosta all’ombra di maestosi faggi.
Ripreso il cammino raggiungiamo in breve località Piglionico, raggiungibile anche in auto, e proseguendo ancora nella faggeta arriviamo ad un bivio, dove abbandoniamo il sentiero che sale direttamente al rifugio ed iniziamo un mezzacosta a saliscendi che ci porterà ad un altro bivio dove volgendo a sinistra iniziamo a salire in direzione della Borra di Canala, ripido canalone pietroso fra l’altipiano della Vetricia e il Pizzo delle Saette.
Questo ha inizio fuori dal bosco, alla Porta di Borra di Canala, inconfondibile, pare la Breccia di Porta Pia.....aperta a cannonate!
In un caldo incredibile risaliamo l’immensa pietraia fino a sbucare sul crinale, alla Foce del Puntone, tra il massiccio della Pania della Croce e L’Uomo Morto.
Ora solo un breve tratto di saliscendi ci divide dal Rifugio Rossi, dove passeremo la notte.
Il rifugio è una piccola costruzione molto spartana, un “vero” rifugio, un “open space” dove si mangia e si dorme, niente doccia calda.....e nemmeno fredda! In ogni caso ci siamo trovati benissimo, abbiamo mangiato bene e a sufficienza; gestori giovani e disponibili e, il “tocco in più” l’ha portato Moreno.....due bottiglie di Brut sulle spalle!
Non parliamo poi del tramonto......il dessert per le nostre anime!
Per il secondo giorno è prevista la salita alle due Panie. I dislivelli sono modesti, per cui ho messo in programma un eventuale allungamento del giro, ma il caldo e l’idea di un bagno in mare per chiudere in bellezza ci farà scegliere saggiamente di non strafare!
Iniziamo col salire la Pania Secca......almeno quei quattro disposti ad alzarsi prima dell’alba, salire in cima e tornare per le 8 al rifugio per la colazione. I quattro si chiamano Aldo, Lumi, Pino e Moreno!
Usciamo dal rifugio prima che albeggi. Scendiamo lungo la radura sottostante, dove numerosi pascolano i mufloni, poi cominciamo a risalire tra le rocce in direzione del crinale. Ci sono mufloni ovunque.......sbucano fuori da tutte le parti.....gli stiamo veramente rompendo le scatole!
Seguendo infine il facile crinale giungiamo in vetta, sono le 6,45....vedere il mare all’alba dalla cima di una montagna è impressionante, ipnotico.........rimaniamo per un pò tutti e quattro in silenzio, ognuno con se stesso, ma con il mare e la montagna intorno a noi. Ci dispiace scendere e perdere questo privilegio!
Alle 8,00 siamo a tavola con gli altri per la colazione.......noi con qualcosa in più!
Sono le 9,00 quando, zaini in spalla, lasciamo a malinquore il nostro rifugio e facciamo ritorno alla Foce del Puntone.
Fà già molto caldo, ma fortunatamente anche la salita alla Pania della Croce è breve e risalire la pietraia del Vallone dell’Inferno (un altro!) abbastanza agevole.
In cima rimaniamo a lungo, il panorama è immenso e facciamo saltare anche la seconda bottiglia......siamo in tanti, ma per fortuna abbiamo qualche astemio!
Ripercorriamo il crinale fatto e poi giù, verso la Foce di Mosceta ed il vicino Rifugio Del Freo, molto più ampio ed accogliente del Rossi, ma molto meno intimo......non c’è paragone, tutti d’accordo che siamo stati meglio lassù!
Qui arriviamo a mezzogiorno, sosta pranzo all’ombra dei faggi, un po di relax, appendo gli scarponi allo zaino e calzo i sandali perchè non ne posso più, infine giù fino al Colle di Favilla, piccolo borgo dove facciamo l’ultima breve sosta rinfrescandoci alla fonte.
Poco meno di un’ora ci separa da Isola Santa, dove concluderemo il nostro trek. Il sentiero scende nel bosco di castagni e sbuca presso la diga che forma il piccolo lago di Isola Santa. Attraversata questa siamo sulla strada, sono le 15,00 e con l’auto lasciata ieri andiamo a recuperare le altre due più avanti. Alle 16,00 siamo a Forte dei Marmi......sulla spiaggia.....in mare......al bar......birre......gelati......coca (cola)....solite cose, che dopo due giorni di montagna non sono più “solite”!
By patripoli
"NESSUN LUOGO E' LONTANO"
Questo è il senso delle parole di Aldo, quando il nostro gruppo si ricompatta, alla fine della lunga camminata che in 5 ore, superando circa 1300 metri di dislivello, ci porta al Rifugio Rossi, nel gruppo delle Panie.
Potevamo scegliere....... ma nessuna indecisione al momento di prendere la direzione da seguire!
Subito dopo la Foce del Piglionico c'è un bivio: a sinistra il sentiero n.7 porta in 1h e 15' al Rifugio e a destra, un sentiero più lungo, ma anche più panoramico, conduce a destinazione in poco più di 2h.
Inutile dirlo, scegliamo la seconda opzione!
Lungo la ripida salita della Borra di Canala la frase scritta sui miei scarponi "NESSUN LUOGO E'' LONTANO" è un pensiero ricorrente e mi dà la carica.
Nel canalone sassoso sembriamo tante piccole formichine che con costanza e tenacia perseguono il loro obiettivo: ognuno con il proprio passo, ma tutti con la stessa determinazione.
C'è chi sta davanti e guida il gruppo e chi invece, aspetta pazientemente gli ultimi.
Il piccolo Rifugio Rossi è un ottima base per la salita ad entrambe le Panie.
Essenziale, ma accogliente!
Le luci del crepuscolo e l'arrivo dei mufloni contribuiscono a rendere l'atmosfera ancora più magica e le nostre emozioni più intense.
Bello il gruppo, belle le montagne, bello il tempo.......
Che si può volere di più?
E in fondo è vero ......."NESSUN LUOGO E' LONTANO!"
Il percorso in sintesi
1° giorno
dislivelli: +1300 m / -150 m
tempo 5h 15’
Pizzorno (fermata bus), m 458
Sentiero n. 138
Colle Panestra, m 1008
Piglionico, m 1120
Sentiero n. 7
Bivio quota 1150 m
Sentiero n. 127
Bivio quota 1050 m
Sentiero n. 139
Porta di Borra di Canala, m 1260
Foce del Puntone, m 1611
Sentiero n. 7
Rifugio Rossi, m 1609
2° giorno
dislivelli: +450 m / -1510 m
tempo: 5h 15’
Rifugio Rossi, m 1609
Pania Secca, m 1711
Rifugio Rossi
Sentiero n. 7
Foce del Puntone
Sentiero n. 126
Pania della Croce, m 1859
Callare della Pania, m 1743
Sentiero n. 126
Foce di Mosceta, m 1170
Rifugio Del Freo, m 1180
Sentiero n. 9
Colle di Favilla, m 938
Isola Santa, m 545
Con me hanno camminato:
Marica, Luminita, Emoke, Esilde, Patrizia, Gilda, Brunella, Pino, Moreno, Marco
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