Hospental – Passo del San Gottardo (2111,1 m) – Tremola – Airolo
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Dopo la mia prima traversata invernale del Passo del San Gottardo (vedi rapporto del 12.2.2011) oggi alzo decisamente l’asticella e tento la salita da Hospental, via Guspis, fino al Gloggentürmli, con la successiva lunghissima discesa fino ad Airolo.
Già, ma non ho fatto i conti con l’imprevisto!
Inizio dell’escursione: ore 8:50
Fine dell’escursione: ore 15:00
Temperatura alla partenza: 13°C
Temperatura all’arrivo ad Airolo: 22°C
Parcheggio l’auto alla Stazione FFS di Airolo e prendo il treno IR 2272 delle 7.58 per Göschenen – Andermatt – Hospental (costo del biglietto: 15,60 CHF).
Durante la lunga fermata ad Andermatt (circa 15 min) noto delle gigantesche gru ruotare freneticamente. I lavori per il progetto di sviluppo “Andermatt Swiss Alps”, promosso dall’imprenditore egiziano Samih Sawiris, fervono. Alla fine delle costruzioni il progetto comprenderà sei hôtel a 4 e 5 stelle, 490 appartamenti in 42 edifici, una ventina di villette, 1970 posti auto, 35'000 m2 di superficie commerciale, un centro sportivo e per il tempo libero, una sala conferenze e concerti per 600 persone e un campo da golf a 18 buche.
Mi auguro che il volto e l’atmosfera che si respira percorrendo la strada principale di questo bellissimo villaggio di montagna non vengano stravolti dal megaprogetto.
Alle 8.41 raggiungo il punto di partenza della gita: la stazione ferroviaria di Hospental, villaggio urano posto a 1452 m di quota.
Oggi c’è una tranquillità incredibile: la stazione sciistica Winterhorn è ormai chiusa, così come la strada del Passo del San Gottardo. La pace non durerà che per pochi giorni.
La temperatura è già mite e di neve non c’è più traccia.
Seguo il Sentiero Gottardo, guadagnando quota in fretta.
Sarebbe possibile raggiungere il Passo del San Gottardo evitando la strada; visto l’assenza di auto, per buoni tratti transito sul pavé. Al laghetto di Gamssteg vedo il primo pescatore della stagione in montagna. Poco più in alto sento i fischi delle marmotte: anche a quote superiori si sono già svegliate. Così come programmato a tavolino, all’altezza della Centrale di ventilazione Guspisbach (1690 m) abbandono la strada del passo e scendo verso il fiume per risalire il ripido versante che immette nella valle sospesa di Guspis.
Ahimè, non ho fatto i conti con la Reuss in piena. Guardando la carta topografica, mi aspettavo qui un ponticello. Purtroppo non c’è! Scruto gli argini alla ricerca di un possibile guado. Niente da fare: l’unica possibilità consiste nell’avventurarsi su una trave bagnata e molto inclinata che dà accesso ad un macigno al centro del torrente.
Nemmeno un Dimitri in grande spolvero tenterebbe l’impresa!
Non ho intenzione di fare un bagno fuori stagione nelle gelide acque della Reuss. Costeggio il fiume ancora per alcune decine di metri, quindi rinuncio.
Per risalire la Guspis avrei dovuto attraversare la piana alluvionale già a Gamsboden. Sarà per un’altra volta!
Raggiungo di nuovo la strada del passo in località Mätteli (1773 m). Poco dopo, degli operai stanno installando i guardrail in acciaio: fra alcuni giorni si aprirà la strada al traffico.
Arrivo a Brüggloch (1903 m) alle 10:42. Qui inizia il Canton Ticino; lo stemma rosso-blu inciso sul cippo lo conferma.
Questa volta decido di seguire la via più lunga, alla destra del fiume salendo. Su questa piana la temperatura è sempre piuttosto elevata. La neve è molto umida e cedevole: al Lago di Rodont (1950 m) calzo le ciaspole. Gli edifici dell’alpe omonima sono ancora quasi completamente sommersi dalla neve.
Intanto a sud-ovest la Fibbia si mostra in tutta la sua magnificenza. È ancora perfettamente innevata e non presenta tracce di sciatori. Il discorso sarà molto diverso fra poche settimane. Il versante opposto, per contro, è molto frequentato dagli sci escursionisti. Come spesso capita, anche oggi la mia attenzione è stata attirata dalle grida di giubilo di alcuni freerider, in preda ad un’irrefrenabile frenesia durante la discesa dalla Valletta di Fortünei.
A mezzogiorno raggiungo il Passo del San Gottardo (2111,1 m). Solo la punta del masso che lo indica emerge dalla spessa coltre di neve.
Proseguo in direzione dell’Ospizio e del Museo. Il Lago della Piazza comincia ora a liberarsi dal ghiaccio. Con sorpresa, noto che alla vecchia sosta sono parcheggiati due veicoli per la manutenzione della strada. Sono targati Uri. Quattro operai stanno consumano il pranzo al sacco. Un cineasta, con tanto di cavalletto, sta registrando delle panoramiche. Immagino che stia preparando il solito reportage sulla giornata tipo della squadra di spalatori di neve.
Passo del San Gottardo (26.4.2011)
A mezzogiorno e trenta inizio la discesa lungo la mitica Tremola. I primi dieci metri di questa storica strada sono appena stati liberati dalla neve; la fresa dovrà lavorare ancora per diversi giorni, prima di arrivare all’uscita della Tremola.
Purtroppo, le condizioni d’innevamento non mi consentono di tenere le ciaspole a lungo. A quota 2000 m devo riporre le racchette sullo zaino e proseguire lungo il sentiero della Tremola, quasi completamente sgombro di neve.
Nella piana di Motto Bartola (1532 m) il caldo è quasi estivo. Subito dopo la Piazza d’Armi scelgo il sentiero marcato in azzurro che inizia alla sinistra del curvone. All’inizio sembrerebbe molto invitante. In effetti è più diretto e veloce del turistico Sentiero Gottardo (bianco/rosso). In un tratto di circa 100 m è però posto su un versante ripidissimo, che in presenza di neve o ghiaccio potrebbe costituire un’insidia. Una volta entrati in un bel bosco di pioppo tremolo non ci sono più problemi.
Alle 15:00 posso sorseggiare la meritata “Stange” di fronte alla stazione FFS di Airolo.
La traversata primaverile in solitaria del Passo del San Gottardo si conclude ad Airolo dopo 6 h e 10 min dalla partenza: il Gloggentürmli può aspettare!
Tempo di salita: 3:10 h
Tempo totale: 6:10 h
Tempi parziali
Hospental (1452 m) – Gamssteg (1616 m): 30 min
Gamssteg (1616 m) – Centrale di ventilazione Guspisbach (1690 m): 30 min
Centrale di ventilazione Guspisbach (1690 m) – Mätteli (1773 m): 25 min
Mätteli (1773 m) – Passo del San Gottardo (2111,1 m): 1:45 h
Passo del San Gottardo (2111,1 m) – Airolo (1141 m): 2:30 h
Dislivello in salita: 660 m
Dislivello in discesa: 970 m
Sviluppo complessivo: 16,5 km
Difficoltà: T2/WT2
SLF: 1 (debole)
Copertura della rete cellulare: buona
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