Traversata alpe di Sala - alpe di Colonno
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Partenza da Sala Comacina, parcheggiata l'auto camminiamo lungo una via interna verso il cimitero fino a raggiungere una cappella dove vi è raffigurata una madonna giovanissima circondata da quattro santi (e singolare sfondo dolomintico). Qui si incrocia una mulattiera che sale dal lago. La mulattiera si dirama proprio in corrispondenza dell'incrocio. Seguendo le indicazioni per l'alpe di Colonno, si segue la direzione che sale verso sinistra trovandosi presto tra coltivi e campi di ulivi.
Dopo una ventina di minuti si arriva ad un primo bivio non segnalato. A destra si proseguirebbe verso Ossuccio fino al Santuario della Madonna del Soccorso. Seguendo il sentiero principale, sulla sinistra, si continua a salire all’interno del bosco verso Oggiolo e Rodolo.
Dopo circa 1 ora dalla partenza si arriva ad una cappella, da qui la pendenza della mulattiera si attenua. Si attraversa un ampio intaglio artificiale nella roccia e mantenendo la mulattiera principale si superano un paio di bivi secondari non segnalati.
Dopo due ore di cammino dalla partenza si arriva a Canelva, dove si può ammirare uno splendido panorama sul lago. Risalito l'abitato a monte si trova una splendida fontana in pietra da dove si staccano tre sentieri. Seguendo il centrale ci si ritrova su di una casareccia che in breve, attraversando un bosco di Betulla, conduce all'alpe di Sala.
Attraversata l'alpe si imbocca una nuova strada gippabile, non segnata sulla mappa (http://map.geo.admin.ch che ho utilizzato) che attraversando un'abetaia porta direttamente all'alpe di Colonno.
Dall'alpe le possibilità di ritorno sono varie, escludiamo l'opzione iniziale di tornare dal rifugio Boffalora notando sulla carta un sentiero che scende direttamente dal crinale verso i monti Prati. Il sentieto è abbandonato ma seguirlo è facile, inoltre l'ambiente è molto vario ed interessante.
Dai Monti Prati imbocchiamo a sinistra uno stupendo sentiero a mezza costa che ci riporta a Canelva.
Si attraversa nuovamente l’abitato e poco prima delle ultime case si prende un sentiero sulla destra. Da qui in poi il percorso prosegue in leggera discesa. verso l’abitato abbandonato di Colombera. Al bivio si prosegue dritti verso Gravona. Dopo qualche minuto si arriva ad un crocevia. Sulla sinistra è indicato il sentiero che sale al rifugio Boffalora, diritti si arriva a Gravona e a destra, la mulattiera che scende e porta al Santuario della Madonna del Soccorso.
Proseguiamo in direzione del Santuario fino al bivio che indica a sinistra il Monastero di San Benedetto. Manteniamo la direzione in discesa sulla destra e dopo 15 minuti circa si arriva al Santuario della Madonna del Soccorso.
Da qui discesa verso Ossuccio lungo la via Crucis e le cappelle. Notiamo che l'acciotolato è in fase di ripristino e pulitura. Terminata la discesa dal Sacro Monte di Ossuccio, patrimonio UNESCO, scendiamo direttamente a lago per imboccare la Green Way del lago di Como e tornare a Sala.
In definitiva escursione piacevole, ampi panorami, sole, aria fresca, un'esplosione di verde di tutte le tonalità. Da notare che durante tutta la giornata non abbiamo incontrato alcun escursionista, ma solo alcuni mezzi motorizzati, moto, quad e un paio di piccoli fuori strada. Nota negativa per il ritorno da Ossuccio a Sala, alcuni tratti inevitabilmente si svolgono sulla statale Regina, in balia del traffico senza marciapiede. Veramente pericoloso. La prossima volta opteremo per il sentiero mezza costa che dal Santuario della Madonna del soccorso torna a Sala.
Altri itinerari in zona:
http://www.greenwaydellago.it/altri_percorsi.html

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