Il Mottarone da Someraro di Stresa
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Proseguiamo con le escursioni primaverili "Vista lago", si tratta sempre del lago Maggiore ma questa volta cambiamo sponda, passiamo da quella verbanese a quella stresiana, la nostra meta è il Mottarone.
Dopo una settimana di studi cartografici, causa non conoscenza del luogo, optiamo per la classica salita da Stresa tracciato L1, con partenza da Someraro, riducendo così il dislivello a 1000 m circa, ma con un buon sviluppo a/r di 20 Km.
Parcheggiamo l'auto appena dopo un tornante sotto l'abitato di Levo. Il tratto iniziale attraversa il borgo con le sue ripide viuzze che ci fanno guadagnare quota, un autentico balcone con vista sulle isole borromee, poi percorriamo un bosco di faggi che ci conduce alla località Alpino, caratterizzata da lussuose ville incastonate in meravigliosi parchi, dove è ubicato il giardino botanico "Alpinia".
Dopo aver percorso un viale alberato arriviamo alla stazione intermedia della funivia Stresa-Mottarone, dove vediamo scendere una moltitudine di escursionisti che hanno la stessa nostra destinazione.
Ora il percorso si snoda lungamente su una strada sterrata nel bosco, una radura ci permette di vedere la tratta terminale della funivia. Dopo questa parte d'itinerario pianeggiante il sentiero sempre ben segnalato s'inerpica fino a sbucare in uno spiazzo dove rimangono i ruderi dell'ultima stazione Borromea (981 m) riguardante la ferrovia a cremagliera che collegava il centro di Stresa con la cima del Mottarone negli anni 1911-1963, venne poi sostituita con l'attuale funivia. http://www.ferrovieinrete.com/stresa_mottarone.htm
Il tratto successivo purtroppo risulta piuttosto disagevole in quanto si percorre il tracciato della strada ferrata, camminando sulla massicciata costituita da grosso brecciame dove appoggiavano i binari, fortunatamente la parte finale ritorna sentiero che ci permette l'arrivo in vetta.
Purtroppo il famoso panorama mozzafiato che si gode dal Mottarone è compromesso dalla foschia, per di più un cumulo fantozziano si è formato sopra di noi, sembra di essere ripiombati in pieno inverno, l'aria è gelida, non ci rimane che scendere a quote inferiori a gustarci il nostro spuntino, peccato... sarà per la prossima volta, vorrà dire che risaliremo da un altro itinerario.
Dopo una settimana di studi cartografici, causa non conoscenza del luogo, optiamo per la classica salita da Stresa tracciato L1, con partenza da Someraro, riducendo così il dislivello a 1000 m circa, ma con un buon sviluppo a/r di 20 Km.
Parcheggiamo l'auto appena dopo un tornante sotto l'abitato di Levo. Il tratto iniziale attraversa il borgo con le sue ripide viuzze che ci fanno guadagnare quota, un autentico balcone con vista sulle isole borromee, poi percorriamo un bosco di faggi che ci conduce alla località Alpino, caratterizzata da lussuose ville incastonate in meravigliosi parchi, dove è ubicato il giardino botanico "Alpinia".
Dopo aver percorso un viale alberato arriviamo alla stazione intermedia della funivia Stresa-Mottarone, dove vediamo scendere una moltitudine di escursionisti che hanno la stessa nostra destinazione.
Ora il percorso si snoda lungamente su una strada sterrata nel bosco, una radura ci permette di vedere la tratta terminale della funivia. Dopo questa parte d'itinerario pianeggiante il sentiero sempre ben segnalato s'inerpica fino a sbucare in uno spiazzo dove rimangono i ruderi dell'ultima stazione Borromea (981 m) riguardante la ferrovia a cremagliera che collegava il centro di Stresa con la cima del Mottarone negli anni 1911-1963, venne poi sostituita con l'attuale funivia. http://www.ferrovieinrete.com/stresa_mottarone.htm
Il tratto successivo purtroppo risulta piuttosto disagevole in quanto si percorre il tracciato della strada ferrata, camminando sulla massicciata costituita da grosso brecciame dove appoggiavano i binari, fortunatamente la parte finale ritorna sentiero che ci permette l'arrivo in vetta.
Purtroppo il famoso panorama mozzafiato che si gode dal Mottarone è compromesso dalla foschia, per di più un cumulo fantozziano si è formato sopra di noi, sembra di essere ripiombati in pieno inverno, l'aria è gelida, non ci rimane che scendere a quote inferiori a gustarci il nostro spuntino, peccato... sarà per la prossima volta, vorrà dire che risaliremo da un altro itinerario.
Tourengänger:
adrimiglio

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