Foisc mt 2208

Si annuncia una giornata spettacolare ed è stato così. Insieme agli amici Elena e Carlo e con  Pinuciia e Billie si parte per il Foisc con le ciaspole. Nuova prova più impegnativa per Pinuccia e prova plantari per me. Il parcheggio all'inizio del paese non essendoci neve non esiste e quindi dobbiamo lasciare le auto dopo il paese verso Altanca. Poco male.Ovviamente con le ciaspole sugli zaini (ringrazio ancora tanto Carlo per avere portato anche quelle di Pinuccia) attraversiamo il prato e poi seguiamo la stradina con pochissima neve in parte ghiacciata. A Rutan ci ciaspoliamo e decidiamo di  non andare subito a Pian Toi ma di seguire un sentiero sopra la strada (nuovo: non l'avevo mai fatto). Superate le mie titubanze  e con davanti Pinuccia  ci ricongiungiamo alla stradina oltre le baite di Ce di Fuori.Lo spettacolo comincia ora ed è sempre più affascinante con l'aumentare della salita.Al pian di Sciuch traversiamo a destra e poi seguiamo la pista ben battuta che ci porta sulla cresta ovest ( e si oggi il nostro apripista eccezionale finalmente ha lavorato poco!). Da qui percorrendo l'ultimo tratto della cresta in circa 30 minuti arriviamo in cima. Lo spettacolo è completo: per forza poichè siamo in paradiso! Tutti contenti scendiamo al rifugio per la sosta pranzo. Il rifugio è come sempre d'inverno sommerso dalla neve ma oggi troviamo gìà scavato il cunicolo che ne permette l'accesso pur con difficoltà (è stato forse Alberto ? Se si tante grazie). Non entriamo nel rifugio essendo la giornata da urlo! Bellissima questa sosta pranzo invernale. Al riparo della baita e senza o quasi vento e senza alcuna nuvola passiamo tranquillamente il tempo parlando tra noi e godendo del sito. Oltretutto è un vero piacere avere come amici Elena e Carlo : due persone che sono perfettamente in sintonia con noi!! Purtroppo è ora di scendere e lo facciamo serenamente divertendoci. Al baitello propongo di salire al pian Toi perchè il posto lo merita e tutti sono d'accordo. Pian Toi ovvero il paradiso al piano terra (il primo piano è la cima). Dopo un'altra pregevole sosta (sembrava di essere al mare come temperatura) scendiamo percorrendo l'iniziale cresta dietro la baita e poi il tracciato che ci riporta a Rutan. Ovviamente lungo i tratti ripidi tutti si divertivano a scivolare velocemente, tranne il sottoscritto che scendeva tranquillo a zig zag. Di radura in radura si arrivava così a Rutan e poi prendendo la solita  stradina arriviamo a Brugnasco ed al  parcheggio. Ancora non ho parole per la giornata ed il sito: veramente piacevole. Ringrazio ancora (e non smetterò mai) Elena e Carlo per l'ottima compagnia e la serenità che ci hanno trasmesso.Billie ha mangiato di tutto di più ed infine ha giocato con un cagnetto vicino al parcheggio al rientro (chissà forse anche lei è stata in paradiso......)