Capanna Grassi e Rifugio Tavecchia dalla Val Biandino
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Dopo tanto tempo torno a scrivere, solitamente esco in gruppo e con noi c'è sempre Giorgio, è lui che pubblica tutte le nostre escursioni, oggi domenica 13 febbraio non è con noi, impegni di famiglia lo hanno tenuto lontano dalla nostra uscita odierna.
Con noi è comunque presente Luciano ( barba43) un veterano della zona scelta per la nostra escursione, conosce queste montagne come le sue tasche, sono le 8.05 quando con temperatura di 8 gradi sopra lo zero lasciamo l'auto poco sopra Introbio e iniziamo la salita alla capanna Grassi.
Barba43 ci va ogni 15 giorni, da solo quasi sempre, ma oggi sta salendo con me roberto59, brown e gimmy, tre del gruppo di girovagando.net.
Partenza come detto poco sopra Introbio a quota metri 844, arrivo alla Grassi a quota metri 1987 passando dal rifugio Pio X a quota metri 1688, per poi scendere al rifugio Tavecchia per il pranzo, quota metri 1510.
E' il giro che barba43 compie sempre, orari, pause, tempi di percorrenza fissati nella sua mente e da mantenere, alle 12,15 dobbiamo essere al Tavecchia, alle 12.30 si mangia, inammissibile arrivare anche solo 5 minuti dopo.
Lasciato il posteggio si percorre la strada carrozzabile per poche decine di metri, poi si sale per un sentiero nel bosco che taglia parte della carrozzabile, jeeps con permesso di circolazione transitano saltuariamente per portare persone al Tavecchia, dopo circa 20 minuti di salita ritroviamo la strada che va percorsa fino al Tavecchia, ma noi deviamo poco prima per prendere il sentiero che sempre nel bosco sale verso la Grassi, giungiamo una piccola abitazione, barba43 ci dice si chiama " capanna dell'amore", non gli chiediamo il motivo, e indossiamo i ramponi, molto più sicuro salire sulla neve dura, non particolarmente ghiacciata, ma consistente e come detto dura sulla quale è facile scivolare.
Il sentiero che porta alla Grassi è ben segnalato, in tutta la zona non esiste copertura per il cellulare, ma non mancano indicazioni e paline che indicano chiaramente la strada, un primo tratto ripido ci porta a quota 1688 in prossimità del rifugio Pio X, ed è qui che incontriamo un primo gruppo di ciaspolatori che ha pernottato al Tavecchia dopo la ciaspolata della sera precedente con le torce, è salito alla Grassi ed ora sta facendo ritorno alla base di partenza, quattro chiacchere ma veloci, perchè come detto con Barba43 ogni sosta è vietata, impossibile fermarsi, si alterano i suoi tempi di percorrenza, per noi a cui piace anche fermarsi per scattare foto o ammirare il panorama risulta un pò difficile da capire, meno male che le condizioni atmosferiche non son delle migliori per cui va bene così.
Non mancano molti metri di dislivello, poco meno di trecento, ma sono su dei bei pendii, ripidi che richiedono attenzione, altri due gruppi stanno scendendo con le ciaspole, fanno onestamente un pò fatica, si scivola, noi proseguiamo in questo tratto che alterna falsi piano con i pendii ripidi, siamo compatti e si sale piacevolmente nonostante la visibilità sia scarsa, peccato avremmo potuto ammirare tra l'altro il pizzo dei tre signori, Luciano l'ha visto tante volte per noi sarebbe stata la prima.
Alle 10.50 siamo raggiungiamo la capanna Grassi, entriamo e troviamo come sempre ad accoglierci i gestori con il piccolo futuro gestore in braccio al nonno che ci illumina sulla potenza e capacità della stufa all'interno del locale.
Anche noi ci concediamo una piccola pausa, un bicchiee di bianco, una fetta di strudel caldo e poi via veloci verso il Tavecchia il pranzo non può aspettare, giusto il tempo di scattare la foto di gruppo al rifugio e giù con i ramponi ai piedi, sono le 11.10 scendiamo velocemente e sicuri ripercorrendo la strada dell'andata, come da un film già visto alle 12.10 siamo puntuali al rifugio, ci sono jeeps nel parcheggio e parecchie persone attendo già all'interno l'ora per assalire le numerose e abbondanti portate che la casa offre.
Barba43 conosce bene l'entità e la qualità del cibo ecco perchè così tanta smania per essere presente in orario, pizzoccheri, carne, polenta, risotto, formaggio, formaggini, torte, bollito, mostarda, il tutto innaffiato da ottimo vino della casa in quantià esagerata, grappe o genepì a volontà, per cui come da copione l'effetto finale è quello di avere tante persone allegre ai tavoli.
Aldilà del conoscere quasi tutti compresi i proprietari barba43 cnosce le abitudini del locale, al termine del pranzo si canta tutti insieme accompagnati dalla chitarra, piacevole e simpatica esperienza.
Io personalmente preferisco la tranqullità, la pace e il silenzio delle montagne, la riflessione e meditazione che mi portano a fare ogni volta che mi ci trovo al cospetto,però sono di compagnia, mi piace l'allegria per cui non nego che per una volta mi è piaciuto e mi sono divertito a cantare tutti insieme, la montagna è anche questo, spirito di aggregazione e solidarietà.
Alle 15.15 ci congediamo da tutti e prendiamo la via del ritorno, in termini di tempo abbiamo da percorrere ancora un'ora in discesa per tornare all'auto, infatti alle 16.25 siamo al parcheggio dove il thè caldo di brown ci attende fumante e aromatico, per oggi ha portato quello ai frutti di bosco,
Bella escursione, nelle nostre zone, vicino a casa, le nostre montagne, a parte il Grignone non sono mai stato sul Legnone, sul Resegone, obiettivo prima della fine del 2011 portare a termine queste due escursioni, salita agevole priva di pericoli, un buon dislivello assoluto, bella da fare anche in due giorni, salire al sabato pernottare in uno dei rifugi e poi slaire al pizzo dei tre Signori.
Mi congedo con una riflessione di Pio XI:
"In poche parti del creato si rivela tanto splendidamente quanto nell' alta montagna, la potenza, la maesta', la bellezza di Dio."
Con noi è comunque presente Luciano ( barba43) un veterano della zona scelta per la nostra escursione, conosce queste montagne come le sue tasche, sono le 8.05 quando con temperatura di 8 gradi sopra lo zero lasciamo l'auto poco sopra Introbio e iniziamo la salita alla capanna Grassi.
Barba43 ci va ogni 15 giorni, da solo quasi sempre, ma oggi sta salendo con me roberto59, brown e gimmy, tre del gruppo di girovagando.net.
Partenza come detto poco sopra Introbio a quota metri 844, arrivo alla Grassi a quota metri 1987 passando dal rifugio Pio X a quota metri 1688, per poi scendere al rifugio Tavecchia per il pranzo, quota metri 1510.
E' il giro che barba43 compie sempre, orari, pause, tempi di percorrenza fissati nella sua mente e da mantenere, alle 12,15 dobbiamo essere al Tavecchia, alle 12.30 si mangia, inammissibile arrivare anche solo 5 minuti dopo.
Lasciato il posteggio si percorre la strada carrozzabile per poche decine di metri, poi si sale per un sentiero nel bosco che taglia parte della carrozzabile, jeeps con permesso di circolazione transitano saltuariamente per portare persone al Tavecchia, dopo circa 20 minuti di salita ritroviamo la strada che va percorsa fino al Tavecchia, ma noi deviamo poco prima per prendere il sentiero che sempre nel bosco sale verso la Grassi, giungiamo una piccola abitazione, barba43 ci dice si chiama " capanna dell'amore", non gli chiediamo il motivo, e indossiamo i ramponi, molto più sicuro salire sulla neve dura, non particolarmente ghiacciata, ma consistente e come detto dura sulla quale è facile scivolare.
Il sentiero che porta alla Grassi è ben segnalato, in tutta la zona non esiste copertura per il cellulare, ma non mancano indicazioni e paline che indicano chiaramente la strada, un primo tratto ripido ci porta a quota 1688 in prossimità del rifugio Pio X, ed è qui che incontriamo un primo gruppo di ciaspolatori che ha pernottato al Tavecchia dopo la ciaspolata della sera precedente con le torce, è salito alla Grassi ed ora sta facendo ritorno alla base di partenza, quattro chiacchere ma veloci, perchè come detto con Barba43 ogni sosta è vietata, impossibile fermarsi, si alterano i suoi tempi di percorrenza, per noi a cui piace anche fermarsi per scattare foto o ammirare il panorama risulta un pò difficile da capire, meno male che le condizioni atmosferiche non son delle migliori per cui va bene così.
Non mancano molti metri di dislivello, poco meno di trecento, ma sono su dei bei pendii, ripidi che richiedono attenzione, altri due gruppi stanno scendendo con le ciaspole, fanno onestamente un pò fatica, si scivola, noi proseguiamo in questo tratto che alterna falsi piano con i pendii ripidi, siamo compatti e si sale piacevolmente nonostante la visibilità sia scarsa, peccato avremmo potuto ammirare tra l'altro il pizzo dei tre signori, Luciano l'ha visto tante volte per noi sarebbe stata la prima.
Alle 10.50 siamo raggiungiamo la capanna Grassi, entriamo e troviamo come sempre ad accoglierci i gestori con il piccolo futuro gestore in braccio al nonno che ci illumina sulla potenza e capacità della stufa all'interno del locale.
Anche noi ci concediamo una piccola pausa, un bicchiee di bianco, una fetta di strudel caldo e poi via veloci verso il Tavecchia il pranzo non può aspettare, giusto il tempo di scattare la foto di gruppo al rifugio e giù con i ramponi ai piedi, sono le 11.10 scendiamo velocemente e sicuri ripercorrendo la strada dell'andata, come da un film già visto alle 12.10 siamo puntuali al rifugio, ci sono jeeps nel parcheggio e parecchie persone attendo già all'interno l'ora per assalire le numerose e abbondanti portate che la casa offre.
Barba43 conosce bene l'entità e la qualità del cibo ecco perchè così tanta smania per essere presente in orario, pizzoccheri, carne, polenta, risotto, formaggio, formaggini, torte, bollito, mostarda, il tutto innaffiato da ottimo vino della casa in quantià esagerata, grappe o genepì a volontà, per cui come da copione l'effetto finale è quello di avere tante persone allegre ai tavoli.
Aldilà del conoscere quasi tutti compresi i proprietari barba43 cnosce le abitudini del locale, al termine del pranzo si canta tutti insieme accompagnati dalla chitarra, piacevole e simpatica esperienza.
Io personalmente preferisco la tranqullità, la pace e il silenzio delle montagne, la riflessione e meditazione che mi portano a fare ogni volta che mi ci trovo al cospetto,però sono di compagnia, mi piace l'allegria per cui non nego che per una volta mi è piaciuto e mi sono divertito a cantare tutti insieme, la montagna è anche questo, spirito di aggregazione e solidarietà.
Alle 15.15 ci congediamo da tutti e prendiamo la via del ritorno, in termini di tempo abbiamo da percorrere ancora un'ora in discesa per tornare all'auto, infatti alle 16.25 siamo al parcheggio dove il thè caldo di brown ci attende fumante e aromatico, per oggi ha portato quello ai frutti di bosco,
Bella escursione, nelle nostre zone, vicino a casa, le nostre montagne, a parte il Grignone non sono mai stato sul Legnone, sul Resegone, obiettivo prima della fine del 2011 portare a termine queste due escursioni, salita agevole priva di pericoli, un buon dislivello assoluto, bella da fare anche in due giorni, salire al sabato pernottare in uno dei rifugi e poi slaire al pizzo dei tre Signori.
Mi congedo con una riflessione di Pio XI:
"In poche parti del creato si rivela tanto splendidamente quanto nell' alta montagna, la potenza, la maesta', la bellezza di Dio."
Tourengänger:
roberto59 (Girovagando),,
brown (Girovagando),
gimmy (Girovagando),
Barba43 (Girovagando)




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