Punta Palasina\Palasinaz m(2782) Rifugio Arp m(2446)
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PUNTA PALASINA
Sommità costituita da roccia ed erba, la Punta Palasina è alta 2782 metri e sorge lungo la dorsale –interna alla Val d'Ayas- che nasce dalla cresta sudovest del Corno Vitello (3057 metri) correndo ad ovest in un'ampia curva alla volta del Corno Bussola (3023 metri), dopo aver attraversato la Punta Palasina, il Colle Palasina (2668) e la Punta del Lago (2816 metri). Questa cresta, è bene ricordarlo, funge da spartiacque "interno" tra l'ampia valle dei laghi Palasina ed il soprastante vallone di Mascognaz. La Punta è situata a 45° 47' 37.3'' N, 7° 45' 59.7'' E, ad oriente del Colle Palasina, a circa 500-600 metri in linea d'aria, ed è facilmente distinguibile salendo al Colle stesso dal vallone di Mascognaz, poco oltre l'alpe Palud (2273 metri). Il toponimo Palasina deriva dal termine patois per pascolo ripido o dirupato, Pala, appunto.
Commento di Francesco:::: Da tempo volevo fare qs. cima alpinistica tanto amata da chi esercita lo scii,noi andiamo con le ciaspole: Qs. gita regala paesagi immensi in una realta di alta montagna a noi sconosciuta, almeno fino ad ora. L'arrivo a Estoul è stato a dir poco siberiano, un freddo cane -13° e a tratti -15°, pero' dopo ca. 10 minuti ci siamo acclimatati.
Seguendo la segnavia nei pressi del parcheggio, seguiamo il bosco di conifere mantenendoCi sempre sul versante n\o come riferimento l'impianto della seggiovia,una volta giunti passiamo sotto le funi e vicino scorgiamo L'alpeggio di Chavanne m.2118, il sentiero passa esattamento all'interno delle baite che dopo qualche centinaio di metri ci conduce ad un bivio segnavia m. 2113,lasciamo sulla ns. sx la traccia in discesa(la piu' facile),proseguiamo verso est ai piedi del Monte Bieteron , percorrendo un lungo traverso e mantenendoci sempre sulla medesima quota,( su qs. tratto prestare molta attenzione in caso di innevamento al di sopra dei 25-30 cm). Superato il traverso saliamo verso L'alpe Palasina m.2442, dopo continui zig-zag in ca. 1h ci porta sulla sommita'm.2782 , h. 12.15.(3 ore dalla partenza).
Dalla vetta lo spetacolo è di estrema bellezza, la vista in primo piano verso N del gruppo del Rosa e alla spalle la piramide del Cervino.
Le condizioni di innevamento non presentavano alcun pericolo, abbiam deciso di tagliare il vallone lungo i pendii innevati ma.... ghiacciati e scendere sul versante s\e del rifugio Arp(chiuso in inverno) attravensando i laghetti Palasina, anchessi ghiacciati. Su qs. tratto la goduria ha toccato l'apice: 350 metri di discesa su manti candidi ed immacolati.
A qs. punto il meritato riposo!!!!! La discesa è avenuta dopo ca. 45 minuti, alle h. 16,00 il ritorno al parcheggio.
Commento di Massimo::
La Vallè è sempre la Vallè…… e quale migliore occasione di una giornata meteorologicamente splendida per ammirare i fantastici scenari che questa regione paradisiaca può offrire?
E allora ritrovo a Saronno alle 6.30 con Francesco, Claudio R….B…. Claudio junior e VIA tutti gasati per questa nuova avventura.
I -14° della partenza hanno lasciato il segno infatti ancora adesso che sto scrivendo risento di un formicolio causato dal semicongelamento delle punte delle dita delle mani.
Fortunatamente il sole che non ci ha abbandonato per tutta la giornata e la quasi totale assenza di vento ci ha permesso di combattere senza grosse sofferenze il freddo pungente; al ritorno alla macchina c’erano ancora -4°.
Itinerario di media lunghezza con un migliaio di metri di dislivello ma senza alcuna difficoltà tecnica che offre dei panorami di rara bellezza, l’unica cosa è quella di valutare attentamente la situazione del bollettino valanghe perché il lungo traverso sotto il Bieteron nasconde insidie per pericolo slavine.
Giornata davvero eccezionale con un’ottima compagnia e ne è valsa proprio la pena fare una levataccia all’alba, cuccarsi 5 ore di viaggio fra andata e ritorno e sostenere dei costi non indifferenti ma ……………, per noi amanti della montagna cosa si può chiedere di meglio di trascorrere questi magici momenti
Sommità costituita da roccia ed erba, la Punta Palasina è alta 2782 metri e sorge lungo la dorsale –interna alla Val d'Ayas- che nasce dalla cresta sudovest del Corno Vitello (3057 metri) correndo ad ovest in un'ampia curva alla volta del Corno Bussola (3023 metri), dopo aver attraversato la Punta Palasina, il Colle Palasina (2668) e la Punta del Lago (2816 metri). Questa cresta, è bene ricordarlo, funge da spartiacque "interno" tra l'ampia valle dei laghi Palasina ed il soprastante vallone di Mascognaz. La Punta è situata a 45° 47' 37.3'' N, 7° 45' 59.7'' E, ad oriente del Colle Palasina, a circa 500-600 metri in linea d'aria, ed è facilmente distinguibile salendo al Colle stesso dal vallone di Mascognaz, poco oltre l'alpe Palud (2273 metri). Il toponimo Palasina deriva dal termine patois per pascolo ripido o dirupato, Pala, appunto.
Commento di Francesco:::: Da tempo volevo fare qs. cima alpinistica tanto amata da chi esercita lo scii,noi andiamo con le ciaspole: Qs. gita regala paesagi immensi in una realta di alta montagna a noi sconosciuta, almeno fino ad ora. L'arrivo a Estoul è stato a dir poco siberiano, un freddo cane -13° e a tratti -15°, pero' dopo ca. 10 minuti ci siamo acclimatati.
Seguendo la segnavia nei pressi del parcheggio, seguiamo il bosco di conifere mantenendoCi sempre sul versante n\o come riferimento l'impianto della seggiovia,una volta giunti passiamo sotto le funi e vicino scorgiamo L'alpeggio di Chavanne m.2118, il sentiero passa esattamento all'interno delle baite che dopo qualche centinaio di metri ci conduce ad un bivio segnavia m. 2113,lasciamo sulla ns. sx la traccia in discesa(la piu' facile),proseguiamo verso est ai piedi del Monte Bieteron , percorrendo un lungo traverso e mantenendoci sempre sulla medesima quota,( su qs. tratto prestare molta attenzione in caso di innevamento al di sopra dei 25-30 cm). Superato il traverso saliamo verso L'alpe Palasina m.2442, dopo continui zig-zag in ca. 1h ci porta sulla sommita'm.2782 , h. 12.15.(3 ore dalla partenza).
Dalla vetta lo spetacolo è di estrema bellezza, la vista in primo piano verso N del gruppo del Rosa e alla spalle la piramide del Cervino.
Le condizioni di innevamento non presentavano alcun pericolo, abbiam deciso di tagliare il vallone lungo i pendii innevati ma.... ghiacciati e scendere sul versante s\e del rifugio Arp(chiuso in inverno) attravensando i laghetti Palasina, anchessi ghiacciati. Su qs. tratto la goduria ha toccato l'apice: 350 metri di discesa su manti candidi ed immacolati.
A qs. punto il meritato riposo!!!!! La discesa è avenuta dopo ca. 45 minuti, alle h. 16,00 il ritorno al parcheggio.
Commento di Massimo::
La Vallè è sempre la Vallè…… e quale migliore occasione di una giornata meteorologicamente splendida per ammirare i fantastici scenari che questa regione paradisiaca può offrire?
E allora ritrovo a Saronno alle 6.30 con Francesco, Claudio R….B…. Claudio junior e VIA tutti gasati per questa nuova avventura.
I -14° della partenza hanno lasciato il segno infatti ancora adesso che sto scrivendo risento di un formicolio causato dal semicongelamento delle punte delle dita delle mani.
Fortunatamente il sole che non ci ha abbandonato per tutta la giornata e la quasi totale assenza di vento ci ha permesso di combattere senza grosse sofferenze il freddo pungente; al ritorno alla macchina c’erano ancora -4°.
Itinerario di media lunghezza con un migliaio di metri di dislivello ma senza alcuna difficoltà tecnica che offre dei panorami di rara bellezza, l’unica cosa è quella di valutare attentamente la situazione del bollettino valanghe perché il lungo traverso sotto il Bieteron nasconde insidie per pericolo slavine.
Giornata davvero eccezionale con un’ottima compagnia e ne è valsa proprio la pena fare una levataccia all’alba, cuccarsi 5 ore di viaggio fra andata e ritorno e sostenere dei costi non indifferenti ma ……………, per noi amanti della montagna cosa si può chiedere di meglio di trascorrere questi magici momenti
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