Corn Suvretta (3072 m)
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Primo giorno di soggiorno a Rona (GR). Parto da Milano in modo da arrivare a Rona all’ora in cui i miei amici, che sono già lì da qualche giorno, avevano fissato la partenza. Tutto va alla perfezione, parcheggio, trasferisco il mio materiale su una delle macchine e si parte alla volta dello Julier !
La temperatura sul termometro della macchina scende fino a segnare -17° !
Parcheggiamo, chi si mette le ciaspole, chi gli sci, e si parte.
Percorriamo tutta la valletta del Güglia per puntare al Corn Suvretta, un panettone nell’angolo NE della valle. Dopo aver guadagnato quota con dei zigzag, ci troviamo a dover passare in un punto stretto. Gli scialpinisti tolgono gli sci e noi ciaspolatori (quasi tutti) le ciaspole. La neve è friabile e scivola sotto gli scarponi. Mi aiuto con le mani e ce la faccio, con il supporto morale di quelli più esperti che sono già passati. Da lì in poi si va in cresta e si raggiunge la cima senza problemi.
Baci e abbracci. Per alcuni è il primo 3000, per me il primo in invernale !
Panorama stupendo, si riconoscono, tra gli altri, il Piz Palü, il Badile e, in fondo, l'onnipresente Rosa !
Scendendo seguiamo la cresta fino più in basso che all'andata, arriviamo fino quasi a toccare la Fuorcla Chamuotsch. Gli scialpinisti stanno più bassi, in un punto esposto, noi restiamo alti e scendiamo in un punto dove delle roccette emergono dalla neve. Di lì in poi nessun altra difficoltà ! La neve è però insidiosa : è “cartonata”, dura in uno strato di qualche centimetro e più sotto polverosa, ad ogni passo non sai se tiene o sprofonda. Non è molto piacevole, è facile inciampare. Nelle ultime centinaia di metri la neve diventa un po’ ghiacciata. Vinz, con lo snowboard, cade e si stira un po’ un legamento della caviglia. Povero ! La caviglia si gonfia un po’, niente di tremendo, però i restanti due giorni rimane a riposo – che disdetta !

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