Cima di Grem m.2049 (BG)


Publiziert von Alberto , 3. Januar 2011 um 09:38.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:27 Dezember 2010
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:30
Aufstieg: 1089 m
Abstieg: 1088 m
Strecke:quota 1030 -Grina m.1150 -bivacco Telini m.1641 -bivio per bivacco Mistri (visibile) quota 1750 circa,prendere a sinistra per la dorsale -quota 1940 circa: incrocio con il percorso che sale da Oneta,passando dalla Baita Alta (sentiero n°223) -Cima di Grem m.2049
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano -autostrada MI/VE -uscita Bergamo -seguire per la val Seriana/Clusone -a Ponte Nossa prendere per Zambla -poi per Gorno: giunti al paese dove vi è la strada che si divide in due direzioni,prendere quella a destra,a monte del grande parcheggio (prima di proseguire è consigliabile montare le catene) -avanti alcune decine di metri prendere a sinistra (indicazioni per la Grem/Golla) -Calchera -tornante con panchina a quota circa m.1030: volendo si può proseguire fino al parcheggio di Grina m.1150 dove parte il sentiero
Unterkunftmöglichkeiten:bivacco Telini: richiesta chiavi ai responsabili
Kartennummer:carta Kompass: Foppolo val Brembana

Cambio programma,invece di fare una due giorni,decido di andare a fare una cima: Cima di Grem. Già salita in estate,ma dalla quale non ho potuto vedere nulla a causa di nuvole basse,ho pensato di provarla in versione invernale. Parto al mio solito orario e percorro la val Seriana,giunto a Ponte Nossa,prendo la direzione per Zambla e poi per Gorno. In paese parcheggio per montare le catene,dato che sapevo dove stavo per andare,giustamente la strada l'avrei trovata innevata: mi viene confermata la mia deduzione dalla signora del bar. Riprendo il viaggio e sicuro che la mia “tigre” a 4 ruote non mi avrebbe deluso,arranco sulla strada innevata e giunto nei pressi del tornante con panchina parcheggio. Dato che la carta Kompass dava la via invernale da questi paraggi,ho pensato di verificarne la fattibilità...Nulla di fatto,dopo aver perso una mezz'oretta,decido di percorrere la strada fino al punto dove parte il sentiero estivo,comunque lasciando l'auto al tornante (circa 30 minuti di strada). Poi ,giunto al parcheggio dove parte il sentiero,vedo un'auto e un'impronta di ciaspole: ogni tanto piace anche a me,trovare la “pappa pronta”,quindi,data l'altezza ideale della neve per ciaspolare,mi attrezzo e via,di corsa...pardon,lento come un bradipo,prendo a salire. La giornata è bella,assenza di vento e tanto sole,visto l'esposizione. Poco sopra,incrocio due cartelli: sentiero ripido e sentiero comodo: dato che la parola ripido non mi spaventa,come i dislivelli e i chilometri (anche tutti e tre messi insieme in un giorno) scelgo quello più “duro”che mi porta al bellissimo e panoramicissimo bivacco Telini a m.1641. Da qui si percorre una dorsale in direzione del bivacco Mistri m.1800,già visibile e nel frattempo vengo raggiunto dall'unico sci alpinista salito dallo stesso percorso,mentre vedevo molti più escursionisti e sci alpinisti,sul l'altro crinale,quasi parallelo. Fotografo la Baita Alta dove zoommando vedo due con ciaspole che si preparavano a riprendere il cammino per la vetta. Proseguo e giunto nei pressi del bivio per il biv. Mistri,vedo che lo sci alpinista ha già preso la dorsale ,e zigzagando traccia il percorso: la battuta del ciaspolatore che mi precedeva ,andava al bivacco. Pensare di andare là e proseguire fino alla sella per poi salire alla vetta,era cosa da fuori di testa,rischiando che qualche valanga mi travolgesse,quindi valuto bene la pista dello sci alpinista,più o meno la pendenza e il rischio di tale percorso e...proseguo. Battere neve non mi fa paura ,quindi cerco di preparare la pista in modo tale che chi sarebbe salito dopo di me,trovasse una buona pista,pressando a monte la neve,mentre una ciaspola l'appoggiavo nella traccia degli sci: un lavoro duro ma,dato che agli amici suggerisco (senza obbligo) come si dovrebbe battere una pista innevata,non vedo ragione di non dare prova di ciò che dico. Così,piano piano salgo e giungo all'incrocio con il sentiero che vedevo dal biv.Telini: da questo punto notavo che già molti sci alpinisti erano scesi e qualcun' altro rinunciava a proseguire. Poco oltre,ecco visibile la croce di vetta ma...un lungo crinale mi separava da essa e nel frattempo i due ciaspolatori la stavano per raggiungere. Mi incammino sul crinale: un lungo tetto di neve sporgeva da un lato e mi domandavo se non avrebbe ceduto il tutto sotto il mio passaggio...passi lenti tastavano bene il tracciato,orecchi attenti al minimo rumore e occhi vigili (anche se avrebbero voluto riposare un di più durante la notte) mi aiutavano a proseguire con cautela la cresta fino a raggiungere la croce dove saluto i due ecursionisti...la voce femminile mi dice: ma guarda chi si vede! Guardo ,mi pare di conoscere la voce...il volto ...haaaaaaa,la Silvia! Lui si presenta: sono Luca! E io: Luca P! esatto! Mi ha fatto piacere conoscere Luca,persona modesta,pacata e mai invadente nel mettersi in mostra per quello che fa e che ha fatto. Un po diversa la Silvietta...che per qualche decina di metri in più di dislivello di me,era felice come una pasqua: be,basta guardare la carta e si nota che il bradipo,invece,ha fatto qualche chilometro in più (confermato da Luca) e oltre a questo,mi piace ciaspolare partendo con qualche decina di centimetri da calpestare con le ciaspole e quindi preferisco salire un poco di più con l'auto (mentre,parlando con i locali,altri non troppo esperti con l'auto su strade innevate,preferiscono non rischiare e partono da Oneta o Zambla). E comunque non è un problema per me fare dislivelli,chilometri anche tutti insieme in giornata: sono un gran camminatore,bradipo,ma vado lontano,lontano he he he (sabato e domenica insieme,lavoro,meteo,fisico permettendo e...problemi vari). Quattro chiacchere,nessuno arriva e ci prepariamo a scendere dove al bivio ci salutiamo e ci scambiamo gli auguri. Ribatto la pista,cercando di allargarla bene e giungo al bivacco Telini. Da qui qualcuno con muscoli d'acciaio (forse) vi è giunto senza ciaspole,poi non ha osato proseguire he he he! Solo che l'iron man del giorno ha fatto in discesa,buchi profondi fino al ginocchio,distruggendo la pista ciaspolabile (prima): ma perchè queste codesti personaggi no si fanno una pista tutta loro? Così si che dimostrerebbero di essere dei forti e non dei... lasciamo perdere! Giunto all'auto,riscontro che la strada è stata percorsa (non proprio pulita) dal mezzo spartineve,comunque le catene ho fatto bene a tenerle montate fino al paese. Riprendo la strada della val Seriana,per un tratto scorrevole,poi...codaaaaaa! Ma che è sta coda,che diavolo succede? Guardo un poco avanti...un camioncino,ogni 4 metri si fermava,scendevano due operai e con la pala e del catrame coprivano le buche: nel 2010 abbiamo dei mezzi eccezionali e modernissimi che fanno paura,per tappare le buche! Supero il mezzo ma...coda fino al bivio dove la strada biforca: quella con la coda di mezzi,prosegue attraverso i paesi,mentre la strada,che prendo io è scorrevolissima fino a casa.

 

Tourengänger: Alberto


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Kommentare (3)


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heliS hat gesagt:
Gesendet am 3. Januar 2011 um 09:47
"Mi ha fatto piacere conoscere Luca,persona modesta,pacata e mai invadente nel mettersi in mostra per quello che fa e che ha fatto. Un po diversa la Silvietta...che per qualche decina di metri in più di dislivello di me,era felice come una pasqua: be,basta guardare la carta e si nota che il bradipo,invece,ha fatto qualche chilometro in più (confermato da Luca) "

Buon sangue non mente ... buon anno Alberto!
S.

Alberto hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. Januar 2011 um 10:38
Altrettanto a Te Silvia e a Luca: magari se non fate cose troppo eccedenti alle mie capacità...invitatemi,poi io valuto se è il caso. Non vorrei essere di peso nel rallentare il passo altrui! Il bradipo!

Luca_P hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. Januar 2011 um 12:03
Grazie Alberto, buon anno a te!!
Ciao Luca


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