Val Vertova - Monte Suchello m 1541
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Oggi proprio non abbiamo azzeccato la meta giusta. Guardando le altre relazioni, soprattutto svizzere, vedo meravigliosi cieli blu, da noi invece.......ma non era l’Italia il paese del sole?
Usciti dalla nebbia in zona Bergamo, ce la siamo poi ritrovata sopra le nostre teste in Val Vertova. Tuttavia non posso dire di non essere soddisfatto della scelta, anzi, queste atmosfere mi “prendono” molto, soprattutto in luoghi solitari e selvaggi come questo.
Pur trovandosi quasi alle porte di Bergamo, la Val Vertova è uno dei luoghi più selvaggi e solitari delle Prealpi Lombarde. Questa si stacca dalla Val Seriana e s’addentra per 12 km fino alle pendici meridionali dell’Alben. La stagione migliore per visitarla è sicuramente l’autunno, meglio se piovoso, quando le innumerevoli cascatelle e i giochi d’acqua sono esaltati dalle abbondanti precipitazioni. Il percorso inizialmente si svolge su ampia mulattiera acciotolata ed è molto suggestivo, ma il tratto più spettacolare è al termine di essa, quando questa diventa sentiero e sale abbandonando il fondovalle. Proseguendo invece per qualche decina di metri, la valle si stringe ulteriormente formando uno spettacolare canyon. L’accesso a questo tratto è sbarrato da una grata che si aggira “a sbalzo” facendo attenzione di non finire in acqua. Oltre si guada e si prosegue nel canyon lungo una passerella in cemento e quando questo ridiventa praticabile, si guada nuovamente e si ritorna sul sentiero principale nel luogo delle “Sorgenti”. Nei periodi di magra è qui che l’acqua inizia a sgorgare dalla ghiaia e forma il torrente.
Dopo 3 ore dalla partenza arriviamo alla Baita Rondi, in località Sedernèl, crocevia per diversi itinerari. Volgendo a destra si sale al Bivacco Testa e da questo si può raggiungere l’Alben, mentre a sinistra parte il nostro sentiero (n.519) per il Rocol de Barbada e il Monte Suchello. Oggi non tutti sono in forma e giunti al Rocol de Barbada, altro crocevia, ci dividiamo in due gruppi. Un gruppo con Lella salirà il Suchello e seguendo poi la cresta in direzione di Aviatico, scenderà prima del Forcellino Donadoni nella Val del Grȕ, lungo il sentiero 524. Io invece, con l’altro gruppo prendiamo il sentiero 525, che a mezzacosta rimane sotto le creste del Suchello e andremo ad innestarci col 524, scendendo sempre nella Val del Grȕ, luogo bellissimo con baite, chiesetta e cascine sparse. Infine, seguendo il segnavia 516 torniamo sul fondo della Val Vertova e poco prima che facesse buio alle nostre auto.
Sosta in birreria.....ovviamente birra, piadine e altre amenità poi, abbastanza stanchi ma contenti, tutti a casa!
Usciti dalla nebbia in zona Bergamo, ce la siamo poi ritrovata sopra le nostre teste in Val Vertova. Tuttavia non posso dire di non essere soddisfatto della scelta, anzi, queste atmosfere mi “prendono” molto, soprattutto in luoghi solitari e selvaggi come questo.
Pur trovandosi quasi alle porte di Bergamo, la Val Vertova è uno dei luoghi più selvaggi e solitari delle Prealpi Lombarde. Questa si stacca dalla Val Seriana e s’addentra per 12 km fino alle pendici meridionali dell’Alben. La stagione migliore per visitarla è sicuramente l’autunno, meglio se piovoso, quando le innumerevoli cascatelle e i giochi d’acqua sono esaltati dalle abbondanti precipitazioni. Il percorso inizialmente si svolge su ampia mulattiera acciotolata ed è molto suggestivo, ma il tratto più spettacolare è al termine di essa, quando questa diventa sentiero e sale abbandonando il fondovalle. Proseguendo invece per qualche decina di metri, la valle si stringe ulteriormente formando uno spettacolare canyon. L’accesso a questo tratto è sbarrato da una grata che si aggira “a sbalzo” facendo attenzione di non finire in acqua. Oltre si guada e si prosegue nel canyon lungo una passerella in cemento e quando questo ridiventa praticabile, si guada nuovamente e si ritorna sul sentiero principale nel luogo delle “Sorgenti”. Nei periodi di magra è qui che l’acqua inizia a sgorgare dalla ghiaia e forma il torrente.
Dopo 3 ore dalla partenza arriviamo alla Baita Rondi, in località Sedernèl, crocevia per diversi itinerari. Volgendo a destra si sale al Bivacco Testa e da questo si può raggiungere l’Alben, mentre a sinistra parte il nostro sentiero (n.519) per il Rocol de Barbada e il Monte Suchello. Oggi non tutti sono in forma e giunti al Rocol de Barbada, altro crocevia, ci dividiamo in due gruppi. Un gruppo con Lella salirà il Suchello e seguendo poi la cresta in direzione di Aviatico, scenderà prima del Forcellino Donadoni nella Val del Grȕ, lungo il sentiero 524. Io invece, con l’altro gruppo prendiamo il sentiero 525, che a mezzacosta rimane sotto le creste del Suchello e andremo ad innestarci col 524, scendendo sempre nella Val del Grȕ, luogo bellissimo con baite, chiesetta e cascine sparse. Infine, seguendo il segnavia 516 torniamo sul fondo della Val Vertova e poco prima che facesse buio alle nostre auto.
Sosta in birreria.....ovviamente birra, piadine e altre amenità poi, abbastanza stanchi ma contenti, tutti a casa!
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