Isola di Capraia
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Potevamo andare su un'isola in mezzo al Tirreno e passare qualche giorno in un villaggio turistico.
Al mattino ginnastica del risveglio, poi snorkeling (come si scriverà?), poi l'aperitivo e poi naturalmente pranzo al buffet.
Nel pomeriggio, dopo la pennica per smaltire il "buffet", ci si poteva buttare in piscina (ma il mare?), oppure partecipare a qualche corso: pittura, yoga, taglio e cucito, ecc. ecc.
Alla sera poi, dopo cena (sempre al buffet), l'animazione.......
Se penso che per divertirmi devo essere "animato" mi prende lo sconforto!
Potevamo fare tutto questo, in fondo non sarebbe stata una cattiva idea, invece.....
Arriviamo a Capraia in traghetto da Livorno. Ci fermeremo tre giorni e faremo campo base sul pianoro che sovrasta Cala del Fondo, nei pressi del sentiero che porta allo "Stagnone".
Il luogo è stupendo e si gode una vista mozzafiato! Vorremmo dormire sotto le stelle, ma se di giorno il sole è cocente, alla sera, una brezza piuttosto fredda, ci costringerà a montare le tende.
Ci troviamo nel Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, ed è vietato fare campeggio libero. Per due notti dovremo montare le tende al tramonto e smontarle al mattino presto, imboscando tutto nei cespugli di erica. La cosa rimane comunque illecita, e se dopo la pubblicazione mi dovesse arrivare un avviso di garanzia, potrei presentarmi alle prossime elezioni.
Oltre alle tende, stuoie, saccopiuma e l'occorrente per cucinare, abbiamo portato sulle spalle anche i viveri per essere completamente autonomi. L'acqua invece, di potabilità molto dubbia, l'abbiamo trovata presso una sorgente lungo il sentiero, a 20 minuti dal nostro campo.
1° giorno: dislivello 350 m - tempo 2h
dal porto abbiamo raggiunto il paese e dopo aver fatto i necessari acquisti ci siamo incamminati lungo la mulattiera che sale al Monte Arpagna, sormontato dal rudere di un semaforo della Marina.
Giunti al bivio per lo "Stagnone", abbiamo abbandonato la mulattiera e seguito sulla destra il sentiero per quest'ultimo, fino all'ampio pianoro sopra Cala del Fondo, che sarà il nostro "Campo Base".
2° giorno: dislivello 600 m - tempo 5h
dal Campo Base siamo tornati sulla mulattiera per il Monte Arpagna e saliti sulla cima.
Poi, per sentiero a tratti poco marcato ma facilmente intuibile, abbiamo raggiunto la Punta dello Zenobito, sopra Cala Rossa.
Ritorno alla base per lo stesso sentiero (non ce ne sono altri).
3° giorno: dislivello 200m - tempo 3h 30'
smontato per l'ultima volta il campo, ci siamo diretti verso Nord, superato lo "Stagnone" e raggiunto il Monte Le Penne.
Da questo, lambendo a mezzacosta le pendici del Monte Castello, abbiamo raggiunto la zona occupata dall'ex Colonia Penale Agricola.
Superata quest'ultima siamo infine scesi al porto, dove nel pomeriggio ci siamo imbarcati per Livorno.
Come si può vedere dai tempi e dai dislivelli, sono stati tre giorni in cui ce la siamo presa "comoda" , dove abbiamo potuto assaporare e contemplare le bellezza della natura, godere del silenzio e della solitudine e condividere tutto questo in pace ed armonia......che altro si può volere?
Al mattino ginnastica del risveglio, poi snorkeling (come si scriverà?), poi l'aperitivo e poi naturalmente pranzo al buffet.
Nel pomeriggio, dopo la pennica per smaltire il "buffet", ci si poteva buttare in piscina (ma il mare?), oppure partecipare a qualche corso: pittura, yoga, taglio e cucito, ecc. ecc.
Alla sera poi, dopo cena (sempre al buffet), l'animazione.......
Se penso che per divertirmi devo essere "animato" mi prende lo sconforto!
Potevamo fare tutto questo, in fondo non sarebbe stata una cattiva idea, invece.....
Arriviamo a Capraia in traghetto da Livorno. Ci fermeremo tre giorni e faremo campo base sul pianoro che sovrasta Cala del Fondo, nei pressi del sentiero che porta allo "Stagnone".
Il luogo è stupendo e si gode una vista mozzafiato! Vorremmo dormire sotto le stelle, ma se di giorno il sole è cocente, alla sera, una brezza piuttosto fredda, ci costringerà a montare le tende.
Ci troviamo nel Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, ed è vietato fare campeggio libero. Per due notti dovremo montare le tende al tramonto e smontarle al mattino presto, imboscando tutto nei cespugli di erica. La cosa rimane comunque illecita, e se dopo la pubblicazione mi dovesse arrivare un avviso di garanzia, potrei presentarmi alle prossime elezioni.
Oltre alle tende, stuoie, saccopiuma e l'occorrente per cucinare, abbiamo portato sulle spalle anche i viveri per essere completamente autonomi. L'acqua invece, di potabilità molto dubbia, l'abbiamo trovata presso una sorgente lungo il sentiero, a 20 minuti dal nostro campo.
1° giorno: dislivello 350 m - tempo 2h
dal porto abbiamo raggiunto il paese e dopo aver fatto i necessari acquisti ci siamo incamminati lungo la mulattiera che sale al Monte Arpagna, sormontato dal rudere di un semaforo della Marina.
Giunti al bivio per lo "Stagnone", abbiamo abbandonato la mulattiera e seguito sulla destra il sentiero per quest'ultimo, fino all'ampio pianoro sopra Cala del Fondo, che sarà il nostro "Campo Base".
2° giorno: dislivello 600 m - tempo 5h
dal Campo Base siamo tornati sulla mulattiera per il Monte Arpagna e saliti sulla cima.
Poi, per sentiero a tratti poco marcato ma facilmente intuibile, abbiamo raggiunto la Punta dello Zenobito, sopra Cala Rossa.
Ritorno alla base per lo stesso sentiero (non ce ne sono altri).
3° giorno: dislivello 200m - tempo 3h 30'
smontato per l'ultima volta il campo, ci siamo diretti verso Nord, superato lo "Stagnone" e raggiunto il Monte Le Penne.
Da questo, lambendo a mezzacosta le pendici del Monte Castello, abbiamo raggiunto la zona occupata dall'ex Colonia Penale Agricola.
Superata quest'ultima siamo infine scesi al porto, dove nel pomeriggio ci siamo imbarcati per Livorno.
Come si può vedere dai tempi e dai dislivelli, sono stati tre giorni in cui ce la siamo presa "comoda" , dove abbiamo potuto assaporare e contemplare le bellezza della natura, godere del silenzio e della solitudine e condividere tutto questo in pace ed armonia......che altro si può volere?
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