Il Piz de Cadreigh, tra rocce bianche e rocce scure
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Domenica mattina una volta giunti all'affollato passo del Lucomagno (se penso in inverno con la neve che non gira anima viva) abbiamo scelto la via per che sale direttamente ai piedi dei Pizzo del Corvo (3015), la quale passando per prati sopra la grande Frana del Vallone della Casaccia in breve porta velocemante alla Cima della Gana Negra (2463), poco sopra l'omonima forcella.
Passati lungo il tracciato di sentiero che trova al centro di un piccolo valloncello una curiosa formazione di rocce scurissime (Vilcaniche?) nei suio meandri un bivacco, attrezzato per escursionisti, ci si avvicina in breve ad una vera e propria isola calcarea in puroi stile dolomitico. Pietra bianca con le classiche superfici a "buchetti e clessidre" e flora una attimo diversa dal normale in queste zone.
Difatti in una pausa presso la forcella che la divide dal tacciato per la via normale al Piz de Cadreigh, lasciati moglie e figlio a riposarsi al sole, mi comento nella ripida salita al costone della piccola cima. Sorpresa: mi trovo contornato, una volta giunto in cima da centinaia di splendide stelle Alpine. Un fiore, tipicamente conosciuto in Alpi Orientali che qui in Svizzera mi immaginavo poco di trovare, date queste montagne cosi scure e di materiale diverso al calcare.
Comunque si prosegue e si decide di affrontare al breve e panoramica via che porta al Piz.
Si sceglie la deviazione per Capanna Dtra e poco sotto la verde dima si scarta a sinistra su breve tratto dirupato. Si sale in cresta e dopo breve si giunge all'ometto di pietra che segna i 2516 della vetta.
Con nostra grande soddisfazione, mio figlio Erwin e' riuscito senza problemi ad accompagnarci in questa bella salita, dalle caratteristiche essenzialmente panoramiche in questo spartiacque che divide il vallone del Lucomagno dalla Valle Blenio.
Passati lungo il tracciato di sentiero che trova al centro di un piccolo valloncello una curiosa formazione di rocce scurissime (Vilcaniche?) nei suio meandri un bivacco, attrezzato per escursionisti, ci si avvicina in breve ad una vera e propria isola calcarea in puroi stile dolomitico. Pietra bianca con le classiche superfici a "buchetti e clessidre" e flora una attimo diversa dal normale in queste zone.
Difatti in una pausa presso la forcella che la divide dal tacciato per la via normale al Piz de Cadreigh, lasciati moglie e figlio a riposarsi al sole, mi comento nella ripida salita al costone della piccola cima. Sorpresa: mi trovo contornato, una volta giunto in cima da centinaia di splendide stelle Alpine. Un fiore, tipicamente conosciuto in Alpi Orientali che qui in Svizzera mi immaginavo poco di trovare, date queste montagne cosi scure e di materiale diverso al calcare.
Comunque si prosegue e si decide di affrontare al breve e panoramica via che porta al Piz.
Si sceglie la deviazione per Capanna Dtra e poco sotto la verde dima si scarta a sinistra su breve tratto dirupato. Si sale in cresta e dopo breve si giunge all'ometto di pietra che segna i 2516 della vetta.
Con nostra grande soddisfazione, mio figlio Erwin e' riuscito senza problemi ad accompagnarci in questa bella salita, dalle caratteristiche essenzialmente panoramiche in questo spartiacque che divide il vallone del Lucomagno dalla Valle Blenio.
Tourengänger:
Fabio

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