Passo Vivione - Passo del Gatto
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Il caldo soffocante di questi giorni non dà tregua e anche l'idea di andare a camminare sotto il sole cocente più che uno stimolo rappresenta un deterrente, così io e Mauro decidiamo di effettuare un'escursione partendo da una quota già abbastanza alta per soffrire meno il caldo.
La nostra meta è il Passo Vivione, a 1828 m. di altezza, punto di partenza per raggiungere il Passo del Gatto, a 2416 m.
Invitiamo anche Bruno, che abita nelle vicinanze e che aspetta pazientemente il nostro arrivo, nonostante il ritardo, alle 7:30 del mattino a Dezzo, in val di Scalve.
In breve raggiungiamo il Passo Vivione, dove parcheggiamo l'auto, e da qui iniziamo la nostra "camminata".
Subito imbocchiamo il sentiero 416 e, dopo un breve tratto pianeggiante, iniziamo la salita su una mulattiera militare realizzata durante la prima guerra mondiale che, sempre con una pendenza moderata, ci porta alla malga Gaffione.
Quindi entriamo nel circo glaciale di Valbona, aggiriamo il lago omonimo e, dopo un tratto esposto, grazie ad alcuni tornanti, superiamo alcune balze che ci portano al Passo del Gatto, un valico ricavato artificialmente durante il periodo bellico '15 -'18. Oltrepassiamo il Passo per ammirare il panorama e poi, dopo una breve sosta per il pranzo, riprendiamo la via del ritorno che, in breve, ci riporterà al Passo del Vivione.
La nostra meta è il Passo Vivione, a 1828 m. di altezza, punto di partenza per raggiungere il Passo del Gatto, a 2416 m.
Invitiamo anche Bruno, che abita nelle vicinanze e che aspetta pazientemente il nostro arrivo, nonostante il ritardo, alle 7:30 del mattino a Dezzo, in val di Scalve.
In breve raggiungiamo il Passo Vivione, dove parcheggiamo l'auto, e da qui iniziamo la nostra "camminata".
Subito imbocchiamo il sentiero 416 e, dopo un breve tratto pianeggiante, iniziamo la salita su una mulattiera militare realizzata durante la prima guerra mondiale che, sempre con una pendenza moderata, ci porta alla malga Gaffione.
Quindi entriamo nel circo glaciale di Valbona, aggiriamo il lago omonimo e, dopo un tratto esposto, grazie ad alcuni tornanti, superiamo alcune balze che ci portano al Passo del Gatto, un valico ricavato artificialmente durante il periodo bellico '15 -'18. Oltrepassiamo il Passo per ammirare il panorama e poi, dopo una breve sosta per il pranzo, riprendiamo la via del ritorno che, in breve, ci riporterà al Passo del Vivione.
Tourengänger:
patripoli

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