Pizzo di Gino (2245m)- Val Cavargna

Il Pizzo di Gino è la cima più elevata della cresta che unisce il Monte Garzirola, tra Val Colla e Val Cavargna al Monte Bregagno affacciato sul Lario. Lascio la macchina nella Pineta Tecchio (1250) e parto sulla strada per il Rifugio Croce di Campo e l'Alpe Piazza Vacchera. Il transito su questa strada è consentito ai soli autorizzati. Il primo tratto è stato asfaltato di recente, il restante tragitto è sterrato. Seguo la strada, prendendo delle evidenti scorciatoie che tagliano i tornanti. Arrivato al bivio per il rifugio prendo a sinistra per l'Alpe Piazza Vacchera che raggiungo su un percorso pianeggiante. Dopo l'Alpe supero un ruscello e, abbandonate tracce di sentiero pianeggianti salgo tra i pascoli e raggiungo un tratto di percorso della Linea Cadorna che sale dolcemente a tornanti. Quando il sentiero, volge sull'altro versante della montagna (qt.2000) e perde quota, lo abbandono e salgo il ripido pendio erboso e, superate le roccette finali arrivo sulla vetta del Pizzo di Gino (2245), dove c'è una grande croce. La discesa la faccio dal versante opposto a quello di salita, arrivo alla Forcella Settentrionale di Gino (2068) chiamata anche Coul del Piz, dove mi immetto sull'Alta Via del Lario, percorso alpinistico previsto in 4 tappe. Il sentiero, che aggira la montagna nel suo versante nord, perde quota, poi risale su un tratto attrezzato con corde metalliche al Buco del Pizzo (2155), riportandosi sul versante sud. Scendo alla Bocchetta di Pianchette (2065), abbandono il sentiero che risale alla Cima Pianchette, seguo delle tracce che poi si perdono e raggiungo con un traverso la cresta che sale dal rifugio. Arrivo al Rifugio Croce di Campo (1741), dove trovo la strada sterrata e con alcuni taglioni nei prati scendo al punto di partenza.
Partecipanti: Dario.
Tempi di percorrenza: 2h00' al Pizzo di Gino, 4h00' il giro.
Lunghezza del percorso: 12km
Meteo: bello