Via Ferrata al Monte Chiadenis...alle sorgenti del Piave
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Una bella e desiderata giornata come questa, dopo aver lungo sofferto di una primavera capricciosa, apre veramente tutti i panorami. Un tranquillo fine settimana dedicato ai monti di casa ci ha portato di nuovo sullo splendido e bianchissimo gruppo del Peralba, al termine di quella solitaria, profonda e tranquilla val Sesis che accoglie tra le piu' belle abetaie della Catena Carnica Principale.
Parcheggiata l'auto presso il rifugio sorgenti Piave (1830 mlm) la via che si intraprende porta come prima tappa ai 2121 metri del Rifugio Calvi, edificio dedicato al famoso patriotta che duante un episodio delle guerre di indipendenza si vide a capo di un crappello di rivoluzionari, contro l'invasore austriaco.
Giunti tra le splendide pareti di Peralba e Chiadenis, ora il passo e0 breve per raggiungere l'attacco della ferrata che, sulla liscia e altra placca della parete ovest del Chiadenis, prende vita. La partenza e' unica ed emozionante, ci troviamo tra i resti di postazioni della Grande guerra, che qui ha scritto tratti importantzissimi di quel tempo. La montagna e' scavata, finestre sulla roccia, trincee per fucilieri e piccoli nidi d'aquila.
La Ferrata CAI Portogruaro, da questo versante ' molto bella; sale gradatamente e prmette in molti tratti di salire alla stessa maniera di una arrampicata. Il calcare e' bellissiomo, a maniglie, buchi, antri tutto per belle prese ed arrampicata sicura che si svolge attorno al 2. grado.
prima di mezzogiorno ci troviamo gia ai 2459 meri della cima, posti al centro del bel anfiteatro montano del gruppo Peralba Avanza, e da contorno le Alpi Carniche a est e a Nord, e le splendide Dolomiti verso Ovest..
Dopo uno spuntino veloce eccoci di nuovo in discesa sulla via che fu utilizzata in gruerra dai coldati di Cecco Beppe, per trasformare anche questo monte in una fortificazione.
Si altrenano tratti molto ripidi, affiancati da trincee in quota, caverne, un posto di arrivo di una teleferica in caverna, e resti di materiale ferroso utilizzato in prima linea, da tutte le parti.
Il tratto in discesa verso il passo del Cacciatori e' piuttosto impegnativo e difatti quando tocchiamo terra siamo piu' che contenti
Si scende verso il Passo dei cacciatori incontrando nel rovesco del passo, al riparo dalla prima linea un gran numero di resti di casermette e altre ridotte di servizio all'appostamento (Italiano) presso il passo. Presso i resti di una casemetta addossata completamente alla roccia rinveniamo anche una cartuccera completa di 6 colpi inesplosi di proiettili.
Dopo aver dedicato un bel po all'esplorazione della zona dei resti delle Grande Guerra, rientriamo solcando il sentiero, in alcune parti scavato nella roccia in direzione di passo Sesis, del Bivio per la Cima dell'Avanza ed infine per il ritorno presso il rifugio sorgenti del Piave.
Giornata veramente emozionante non solo dal profilo sportivo ed emozionale (in certi momenti la roccia e' talmente bianca e liscia da sbalordire) ma anche dall'apporto a livello di conoscenza storica che portano queste meravigliose montagne.
Parcheggiata l'auto presso il rifugio sorgenti Piave (1830 mlm) la via che si intraprende porta come prima tappa ai 2121 metri del Rifugio Calvi, edificio dedicato al famoso patriotta che duante un episodio delle guerre di indipendenza si vide a capo di un crappello di rivoluzionari, contro l'invasore austriaco.
Giunti tra le splendide pareti di Peralba e Chiadenis, ora il passo e0 breve per raggiungere l'attacco della ferrata che, sulla liscia e altra placca della parete ovest del Chiadenis, prende vita. La partenza e' unica ed emozionante, ci troviamo tra i resti di postazioni della Grande guerra, che qui ha scritto tratti importantzissimi di quel tempo. La montagna e' scavata, finestre sulla roccia, trincee per fucilieri e piccoli nidi d'aquila.
La Ferrata CAI Portogruaro, da questo versante ' molto bella; sale gradatamente e prmette in molti tratti di salire alla stessa maniera di una arrampicata. Il calcare e' bellissiomo, a maniglie, buchi, antri tutto per belle prese ed arrampicata sicura che si svolge attorno al 2. grado.
prima di mezzogiorno ci troviamo gia ai 2459 meri della cima, posti al centro del bel anfiteatro montano del gruppo Peralba Avanza, e da contorno le Alpi Carniche a est e a Nord, e le splendide Dolomiti verso Ovest..
Dopo uno spuntino veloce eccoci di nuovo in discesa sulla via che fu utilizzata in gruerra dai coldati di Cecco Beppe, per trasformare anche questo monte in una fortificazione.
Si altrenano tratti molto ripidi, affiancati da trincee in quota, caverne, un posto di arrivo di una teleferica in caverna, e resti di materiale ferroso utilizzato in prima linea, da tutte le parti.
Il tratto in discesa verso il passo del Cacciatori e' piuttosto impegnativo e difatti quando tocchiamo terra siamo piu' che contenti
Si scende verso il Passo dei cacciatori incontrando nel rovesco del passo, al riparo dalla prima linea un gran numero di resti di casermette e altre ridotte di servizio all'appostamento (Italiano) presso il passo. Presso i resti di una casemetta addossata completamente alla roccia rinveniamo anche una cartuccera completa di 6 colpi inesplosi di proiettili.
Dopo aver dedicato un bel po all'esplorazione della zona dei resti delle Grande Guerra, rientriamo solcando il sentiero, in alcune parti scavato nella roccia in direzione di passo Sesis, del Bivio per la Cima dell'Avanza ed infine per il ritorno presso il rifugio sorgenti del Piave.
Giornata veramente emozionante non solo dal profilo sportivo ed emozionale (in certi momenti la roccia e' talmente bianca e liscia da sbalordire) ma anche dall'apporto a livello di conoscenza storica che portano queste meravigliose montagne.
Tourengänger:
Fabio
Communities: Photographie, Hikr in italiano
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