Monte Orsa m.998 -Monte Pravello m.1015 (la traversata attraverso la linea Cadorna)

Era tanto che desideravo tornare in questa località,probabilmente poco apprezzata da chi non ha l'abitudine “promiscua” nel scegliere non solo grandi dislivelli,ma di gradire anche queste escursioni “banali” ma pur sempre affascinanti e appaganti: ogni uno ha i propri gusti,giustamente,ma non sa che emozioni si provano nel percorrere cunicoli sotterranei e via discorrendo (per chi non ha il terrore dell'isolamento ovviamente). Giunto al parcheggio di quota 840,proseguo sulla strada,trascurando il 1° a destra,poi passo a fianco della cannoniera situata a dx e supero il 2° bivio,trascuro il 3° bivio con l'indicazione monte Pravello,supero il 4° bivio a dx giungendo alla vetta del monte Orsa: la veduta panoramica è eccezionale,dato che la giornata ventosa offre una stupenda limpidità dell'orizzonte. Ritorno sui miei passi e poco sotto la vetta vado a visitare la polveriera l'osservatorio,con una lunga galleria principale e due diramazioni a fondo cieco,probabili ricoveri. Uscito,scendo a prendere il 4° bivio che mi conduce dentro la cannoniera alta con 6 postazioni: interessante la tipologia di costruzione per la presa d'aria,o meglio per l'areazione in caso di fumi da scoppio,la visito tutta e poi riesco dalla parte opposta dove è ubicato il parcheggio più alto e una zona per pic-nic,dove si congiunge la strada sterrata con l'indicazione per il Pravello. Da qui,scelgo di seguire la cresta fortificata,ove vi sono le postazioni per fucilieri,appostamenti per mitragliatrici e cannoncino. Mi diverto con un dentro e fuori per le gallerie (anche se sulla mappa sono indicate come pericolose,voglio fare una mappatura piuttosto dettagliata di questo sito),fino a giungere in vetta al Pravello,dove vi è ubicata la garitta italiana,mentre a 5 minuti seguendo la dorsale in piano,si perviene a quella svizzera,poco panoramica. Ritorno indietro e scendo con la strada che mi conduce al rifugio volontari antincendio della val Ceresio,dove è molto interessante l'osservatorio con varie postazioni,il quale ha 2 uscite: una scende tra le trincee alla quota di partenza,l'altra sbuca dietro il rifugio. Poi scendendo visito la polveriera e poco avanti ritorno sulla strada asfaltata. Proseguo e prendo il bivio successivo il 2°: dapprima si presenta come una strada sterrata che termina,poi diventa un sentiero,il quale ritorna ad essere una strada,la quale percorrendola,poco prima che finisce sull'asfaltata,a sinistra si perviene alla cannoniera che ho tralasciato nell'andata: la si può attraversare completamente,osservandone le sue 6 postazioni blindate. Uscito sulla strada principale,scendo verso il parcheggio e poco prima di giungervi,salgo i gradini a monte,che a pochi metri conducono ad un'altra postazione in caverna con una uscita in trincea,che poi scende a Saltrio. Riesco e salgo alla croce m.861 che domina Viggiù,per poi a breve essere al parcheggio. ATTENZIONE: a parte le cannoniere che sono in cemento armato,tutte le altre ne è sconsigliata la visita. Suggerisco di essere almeno in due (non imitatemi nella mia imprudenza)