Rifugio Alpe Fiorasca m. 2068
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La giornata odierna per me è di ricorrenza "compleanno"
In compagnia di Claudio,Massimo e Paolo decidiamo di salire all'alpe Fiorasca, dopo inutili tentativi di trovare qualche relazione in italiano su hikr ...... , ora capisco il perche'!!
quale miglior spiegazione di un bel copia-incolla dall'homepage del sito!!
Due i possibili itinerari di accesso all'Alpe Fiorasca: uno con partenza dai monti di Rima, in Val Lavizzara ed uno da Fontana, in Val Bavona.Noi appunto abbiam optato per il secondo : L'itinerario che parte da Fontana in Val Bavona e sale a Fiorasca, risalendo la Val Larechia, è più lungo e faticoso, ma molto più interessante e vario e permette inoltre di imbattersi in numerose testimonianze che ci ricordano la presenza di una vera civiltà antica. La natura qui è aspra, ma ingegnose scalinate, alcune davvero straordinarie, permettono di superare il forte dislivello ed i ripidi pendii senza grandi difficoltà. Pensare che da questi sentieri passavano gli animali, e soprattutto i bovini, condotti al pascolo dell'alpe fa riflettere su quali difficoltà dovessero superare i nostri avi e soprattutto quale povertà dovesse regnare in quei tempi per costringere le persone a recarsi fin quassù per poter sopravvivere. Passo dopo passo, metro dopo metro si giunge all'Alpe Larechia, posto in posizione tale da consentire magiche e differenti visioni in ogni stagione dell'anno. Ora il sentiero prosegue per vallette e canali, in qualche punto con l'aiuto di scale e corde, fino ad arrivare ai vecchi pascoli dell'Alpe Fiorasca e da qui agevolmente alle cascine del Rifugio. Il sentiero è per escursionisti ben allenati e dopo la sua sistemazione non presenta particolari difficoltà ed è completamente marcato in bianco-rosso. La salita da Fontana richiede tra le quattro e le cinque ore, per chi vuol anche godersi le bellezze dei panorami.
Cosa aggiungere di personale se non il grande rammarico di aver trovato all'alpe tantissima neve ed il rifugio completamente sepolto sino al punto di non potervi neanche accedere all'interno, se non con un veloce sguardo per fare una foto in quanto la temperatura era proibitiva. Abbiam comunque festeggiato il mio compleanno con una bottiglia di Raboso,un'ottimo salame e caciotta offerti da massimo e dulcis in fund un'esclusiva grappa di uva americana bianca dal profumo che inebriava le ns. narici.
il T5+ IN RIFERIMANTO ALLE DIFFICOLTA' è INTESO IN QUANTO IL PERCORSO RISULTAVA PERICOLOSO PER LA NEVE TROVATA PRIMA DELL'ARRIVO ALL'ALPE fIORASCA . Altrimente vale T3 COME SUGGERITO DA ANDREAS CHE CONOSCE MOLTO BENE LA ZONA.
In compagnia di Claudio,Massimo e Paolo decidiamo di salire all'alpe Fiorasca, dopo inutili tentativi di trovare qualche relazione in italiano su hikr ...... , ora capisco il perche'!!
quale miglior spiegazione di un bel copia-incolla dall'homepage del sito!!
Due i possibili itinerari di accesso all'Alpe Fiorasca: uno con partenza dai monti di Rima, in Val Lavizzara ed uno da Fontana, in Val Bavona.Noi appunto abbiam optato per il secondo : L'itinerario che parte da Fontana in Val Bavona e sale a Fiorasca, risalendo la Val Larechia, è più lungo e faticoso, ma molto più interessante e vario e permette inoltre di imbattersi in numerose testimonianze che ci ricordano la presenza di una vera civiltà antica. La natura qui è aspra, ma ingegnose scalinate, alcune davvero straordinarie, permettono di superare il forte dislivello ed i ripidi pendii senza grandi difficoltà. Pensare che da questi sentieri passavano gli animali, e soprattutto i bovini, condotti al pascolo dell'alpe fa riflettere su quali difficoltà dovessero superare i nostri avi e soprattutto quale povertà dovesse regnare in quei tempi per costringere le persone a recarsi fin quassù per poter sopravvivere. Passo dopo passo, metro dopo metro si giunge all'Alpe Larechia, posto in posizione tale da consentire magiche e differenti visioni in ogni stagione dell'anno. Ora il sentiero prosegue per vallette e canali, in qualche punto con l'aiuto di scale e corde, fino ad arrivare ai vecchi pascoli dell'Alpe Fiorasca e da qui agevolmente alle cascine del Rifugio. Il sentiero è per escursionisti ben allenati e dopo la sua sistemazione non presenta particolari difficoltà ed è completamente marcato in bianco-rosso. La salita da Fontana richiede tra le quattro e le cinque ore, per chi vuol anche godersi le bellezze dei panorami.
Cosa aggiungere di personale se non il grande rammarico di aver trovato all'alpe tantissima neve ed il rifugio completamente sepolto sino al punto di non potervi neanche accedere all'interno, se non con un veloce sguardo per fare una foto in quanto la temperatura era proibitiva. Abbiam comunque festeggiato il mio compleanno con una bottiglia di Raboso,un'ottimo salame e caciotta offerti da massimo e dulcis in fund un'esclusiva grappa di uva americana bianca dal profumo che inebriava le ns. narici.
il T5+ IN RIFERIMANTO ALLE DIFFICOLTA' è INTESO IN QUANTO IL PERCORSO RISULTAVA PERICOLOSO PER LA NEVE TROVATA PRIMA DELL'ARRIVO ALL'ALPE fIORASCA . Altrimente vale T3 COME SUGGERITO DA ANDREAS CHE CONOSCE MOLTO BENE LA ZONA.
VISTA DA MASSIMO:
Noi e la natura incontaminata
E’ la prima volta che nelle mie escursioni mi capita di camminare x 7 ore senza incrociare alcun segnale di vita se non 2/3 camosci, 1 serpe, volatili insetti e farfalle.
La bellezza di questo luogo è sicuramente dovuto alla natura selvaggia e incontaminata che si incontra durante l’escursione; un ambiente severo dove non ci sono particolari difficoltà tecniche ma per poterla affrontare è richiesto un buon allenamento vista la lunghezza e le pendenze ripidissime del percorso. Per quanto riguarda il tracciato è praticamente impossibile fallirlo; infatti una volta imboccato il sentiero a Fontana con indicazione capanna Fiorasca l’unica svolta che si incontra è quella x le baite di Larechia che tralasceremo sulla ns. dx. proseguendo a sx in salita.
L'unico neo della giornata la leggerezza commessa dal sottoscritto che non ha portato l'attrezzatura necessaria nell'eventualità della presenza di molta neve ( cosa poi realmente accaduta ) che poteva mettere a rischio la riuscita dell'escursione per tutti quanti ( una vera e propria ingenuità ).
Che dire poi della compagnia che è stata molto gradevole come al solito; ormai il gruppo è sempre più affiatato ed è pronto a nuove sfide sperando che in futuro qualcun'altro si possa aggregare alle nostre gite ( sarà il benvenuto ); a tal proposito stiamo programmando una chicca ( mancano alcuni dettagli ) per fine giugno inizio luglio.
L'unico neo della giornata la leggerezza commessa dal sottoscritto che non ha portato l'attrezzatura necessaria nell'eventualità della presenza di molta neve ( cosa poi realmente accaduta ) che poteva mettere a rischio la riuscita dell'escursione per tutti quanti ( una vera e propria ingenuità ).
Che dire poi della compagnia che è stata molto gradevole come al solito; ormai il gruppo è sempre più affiatato ed è pronto a nuove sfide sperando che in futuro qualcun'altro si possa aggregare alle nostre gite ( sarà il benvenuto ); a tal proposito stiamo programmando una chicca ( mancano alcuni dettagli ) per fine giugno inizio luglio.
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