rifugio SEV m.1250 - sella dei Corni di Canzo m.1300 (CO)
|
||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Oggi decido di fare un giro nel Comasco: le previsioni davano tempo pessimo,che poi si è rivelato al contrario di ciò che avevano previsto. Quindi,giunto a Canzo,proseguo per la Valbrona e giunto allo svincolo per Candalino,devio e parcheggio. Mi preparo e salgo la lunga strada rettilinea che passa in mezzo alle case e perviene ad una fonte con lavatoio: i segnali indicano Candalino m.486,seguo le indicazioni per la Valcerrina. La strada in asfalto sale abbastanza ripida fino al grande acquedotto,a monte di esso attraversa il torrente e su strada in parte in acciotolato e a fondo naturale,si perviene alla cascina Piazza m.656. Poco avanti si trascura il cartello con sentiero del Tivano,ma poco oltre,ben visibile vi è un'altro cartello,dove indica a sinistra. Avanti un po e si perviene ad un pianoro con fontana e alcune baite: il sentiero (qui vi è già la neve) è di difficile individuazione dato che la segnaletica non è stata adeguatamente predisposta,quindi,quadare bene in lontananza per la ricerca dei segnali a vernice. Poco avanti si perviene al sass de la pegura m.800,a sinistra guardando più in là,si nota l'ex rifugio Polalba e a una 20 na di metri i cartelli con le indicazioni. Si prende a destra,per lrisalire la valle di Pianezzo,si passa vicino ad una baita ristrutturata di recente e si sale costeggiando il torrente alla nostra sinistra. Poi,su ripido sentiero in mezzo al bosco,si sale fino ad incrociare la strada che proviene dall'alpe Oneda (che farò in discesa per effettuere un giro ad anello),la si segue giungendo al rifugio SEV,poi alla sella dei Corni m.1300. La discesa viene fatta sulla strada in cemento,ben innevata che percorro sempre con i ramponi calzati...ma all'asfalto: la strada è stata pulita. Infatti ai latidella strada,l'ammasso di neve è abbondante. Scendo fino ad Oneda e poi seguo le indicazione per Valcerrina,passo davanti a una fattoria,dove il cartello segna “antica mulattiera”. La seguo e durante la discesa,altre belle mulattiere incrocio sul percorso,peccato che non vi siano indicazioni,poi ad un bivio,vedo un signore del luogo,chiedo alcune informazioni e mi indica la mulattiera che mi conviene fare per far ritorno all'auto (anche se si prosegue per Osigo,non è un problema tornare a Candalino,saranno 10 minuti a piedi). Seguo il percorso,parallelo alla vecchia recinzione in sassi e cemento appartenente un tempo alla vecchia filanda. Passo sopra le case,dal bel panorama e ad un certo punto la muraglia è franata sulla mulattiera,si supera senza problemi e giungo quasi davanti alla fontana da dove sono partito...una barriera? Leggo il cartello che vieta il passaggio per la pericolositò di questa recinzione fini alla messa in sicurezza: ma allora,non è forse il caso di mettere una transenna con tale avviso anche a monte? Se altri escursionisti scendono,passano rischiando la loro incolumità: fare le cose a metà: che paese strano che è l'Italia!!! Pora Italia! per il video:
http://www.facebook.com/video/video.php?v=1686898930300&saved#!/video/video.php?v=1692924000923

Kommentare