pizzo Argentera,rifugio Remondino
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Anche se son trascorsi alcuni mesi da qs. escursione freferisco inserire itinerari alquanto sconosciuti anzike' la gita con le ciaspole effettuata domenica al passo delle colombe.
Con qs gita andiamo nelle alpi marittime, le mitiche e sconosciute valli Occitane esattamente nella valle Stura.
C.A.I.:
Superate le Terme di Valdieri, proseguire in auto lungo il Vallone della Valletta fino al Gias delle Mosche ( 1591m) dove è consigliabile parcheggiare se non si dispone di auto idonee in quanto le condizioni della strada peggiorano. Proseguire la sterrata fino al Piano della Casa del Re (1765 m, 40 min. circa) dove si imbocca il sentiero, ben segnato ed evidente che conduce al Rif. Remondino (2430m, ore 1,50 circa ).lungo il sentiero se si è fortunati (cosi è stato per noi) vive una famiglia di camosci.
Dal rifugio seguire la percorso segnato che si inoltra verso sinistra, in un esteso avvallamento di massi, tra i quali, ogni tanto, fa capolino una traccia. Risalito l'evidente cordone morenico, si raggiunge il grande circo dove convergono il Canale dei Detriti e quello di Nasta. Sempre seguendo i segni si raggiunge la base del Canale dei Detriti (2650m circa, mai nome fu più azzeccato), dove parte un ripido e franoso sentiero che rapidamente prende quota e conduce al Passo dei Detriti (3122m, ore 1,45-2 dal rifugio).
Dal passo, da cui si gode una stupenda vista sulle Marittime, si segue a sinistra la traccia segnata che supera uno speroncino di roccia per poi affacciarsi sulla parete Sudest della cima Sud dell'Argentera.
Da qui si raggiunge l'evidente cengia che taglia tutta la parete e con la dovuta cautela ( in alcuni punti è molto stretta, circa 30 cm e la parete superiore è leggermente aggettante) la si percorre. L'unico passaggio difficoltoso, per la sua esposizione, doveva esser protetto da corde fisse m,...HAIME,erano inesistenti fortuna che al ritorno una guida alpina che accompagnava un gruppo ha assicurato quel tratto con una corda.,ne abbiam approfittato(grazie alla sconosciuta guida). Percorsa la cengia , quando questa prende a salire si prosegue tra massi incastrati ( protezione con delle corde fisse nell'unico tratto più impegnativo), fino a sbucare poco sotto la croce della vetta, da cui si possono scorgere nelle giornate più limpide il Mar Ligure e i monti della Corsica ( 3297 m), circa 1 ora dal Passo dei Detriti .
il ritorno è esattamente sulla stessa traccia
Con qs gita andiamo nelle alpi marittime, le mitiche e sconosciute valli Occitane esattamente nella valle Stura.
C.A.I.:
Superate le Terme di Valdieri, proseguire in auto lungo il Vallone della Valletta fino al Gias delle Mosche ( 1591m) dove è consigliabile parcheggiare se non si dispone di auto idonee in quanto le condizioni della strada peggiorano. Proseguire la sterrata fino al Piano della Casa del Re (1765 m, 40 min. circa) dove si imbocca il sentiero, ben segnato ed evidente che conduce al Rif. Remondino (2430m, ore 1,50 circa ).lungo il sentiero se si è fortunati (cosi è stato per noi) vive una famiglia di camosci.
Dal rifugio seguire la percorso segnato che si inoltra verso sinistra, in un esteso avvallamento di massi, tra i quali, ogni tanto, fa capolino una traccia. Risalito l'evidente cordone morenico, si raggiunge il grande circo dove convergono il Canale dei Detriti e quello di Nasta. Sempre seguendo i segni si raggiunge la base del Canale dei Detriti (2650m circa, mai nome fu più azzeccato), dove parte un ripido e franoso sentiero che rapidamente prende quota e conduce al Passo dei Detriti (3122m, ore 1,45-2 dal rifugio).
Dal passo, da cui si gode una stupenda vista sulle Marittime, si segue a sinistra la traccia segnata che supera uno speroncino di roccia per poi affacciarsi sulla parete Sudest della cima Sud dell'Argentera.
Da qui si raggiunge l'evidente cengia che taglia tutta la parete e con la dovuta cautela ( in alcuni punti è molto stretta, circa 30 cm e la parete superiore è leggermente aggettante) la si percorre. L'unico passaggio difficoltoso, per la sua esposizione, doveva esser protetto da corde fisse m,...HAIME,erano inesistenti fortuna che al ritorno una guida alpina che accompagnava un gruppo ha assicurato quel tratto con una corda.,ne abbiam approfittato(grazie alla sconosciuta guida). Percorsa la cengia , quando questa prende a salire si prosegue tra massi incastrati ( protezione con delle corde fisse nell'unico tratto più impegnativo), fino a sbucare poco sotto la croce della vetta, da cui si possono scorgere nelle giornate più limpide il Mar Ligure e i monti della Corsica ( 3297 m), circa 1 ora dal Passo dei Detriti .
il ritorno è esattamente sulla stessa traccia
Tourengänger:
Francesco

Communities: Hikr in italiano
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