Monte Paterno,rifugio Locatelli
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Ci sono 9 relazioni del monte Paterno ma, non in italiano.
Cuccatevi anche la mia!!
Il Rifugio Antonio Locatelli (in tedesco, Dreizinnenhütte) è un rifugio situato nel Parco Naturale delle Dolomiti di Sesto in Alto Adige, a 2.450 m s.l.m.
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Il Rifugio Antonio Locatelli (in tedesco, Dreizinnenhütte) è un rifugio situato nel Parco Naturale delle Dolomiti di Sesto in Alto Adige, a 2.450 m s.l.m.
IL monte Paterno:
Il sistema di gallerie attraverso il Paterno rappresenta una delle piu' spettacolari opere realizzate dalle truppe italiane durante la guerra del 1915-1918.
E' possibile limitarsi ad una semplica salita con andata e ritorno al rifugio Locatelli oppure effettuare l'intera ed impegnativa traversata della montagna fino al rifugio Lavaredo,come abbiam fatto noi:
Dal rifugio Locatelli si segue il sentiero ben segnalato che porta alla mitica salsiccia di francoforte.
Il percorso si snoda in prevalenza in verticale e all'interno della montagna ed a tratti su lunghe gallerie e caverne buie che necessitano di frontalino luminoso,seguendo le corde fisse si sale fino in vetta.La vista è spettacolare e non saprei cosa e come descriverla,le foto danno una piccola idea del meraviglioso paesaggio che madre natura ci permette di ammirare.
Dalla vetta anzike' ritornare sui propri passi si scende alla forcella del camoscio m.2650, il percorso molto esposto e assicurato con funi in acciaio( portare guanti idonei) dopo aver scavalcato la forcella si prosegue a sud per ghiaioni e sfasciumi fino a ritrovare le tracce che portano alla forcelleta Passaporto m.2454,da qui è visibile il rifugio Lavaredo e in 4.30 siam giunti alle ns auto.
La storiaI
Monte Paterno, (Paternkofel in tedesco), è una montagna delle Dolomiti alta 2.746 m s.l.m.. Il monte Paterno sorge nelle Dolomiti di Sesto, a fianco alle rinomate Tre Cime di Lavaredo
E' possibile limitarsi ad una semplica salita con andata e ritorno al rifugio Locatelli oppure effettuare l'intera ed impegnativa traversata della montagna fino al rifugio Lavaredo,come abbiam fatto noi:
Dal rifugio Locatelli si segue il sentiero ben segnalato che porta alla mitica salsiccia di francoforte.
Il percorso si snoda in prevalenza in verticale e all'interno della montagna ed a tratti su lunghe gallerie e caverne buie che necessitano di frontalino luminoso,seguendo le corde fisse si sale fino in vetta.La vista è spettacolare e non saprei cosa e come descriverla,le foto danno una piccola idea del meraviglioso paesaggio che madre natura ci permette di ammirare.
Dalla vetta anzike' ritornare sui propri passi si scende alla forcella del camoscio m.2650, il percorso molto esposto e assicurato con funi in acciaio( portare guanti idonei) dopo aver scavalcato la forcella si prosegue a sud per ghiaioni e sfasciumi fino a ritrovare le tracce che portano alla forcelleta Passaporto m.2454,da qui è visibile il rifugio Lavaredo e in 4.30 siam giunti alle ns auto.
La storiaI
Monte Paterno, (Paternkofel in tedesco), è una montagna delle Dolomiti alta 2.746 m s.l.m.. Il monte Paterno sorge nelle Dolomiti di Sesto, a fianco alle rinomate Tre Cime di Lavaredo
Il Paterno è storicamente famoso, dato che durante la Prima Guerra Mondiale, si trovava lungo la frontiera tra il confine italiano e quallo austriaco. Al suo interno furono quindi scavate alcune gallerie, tra cui la famosa Galleria Paterno, per raggiungere la cima.
Il Paterno durante la Grande Guerra
Fin dall'inizio della prima guerra mondiale, sul fronte delle Dolomiti di Sesto, era chiara la posizione strategica del Paterno. Purtroppo questo era chiaro solo agli esperti di montagna, e non alle alte cariche austriache, che decisero di trascurarlo, almeno inizialmente. Fu così occupato dagli italiani.Solo il 4 luglio 1915 l'esercito austriaco decise di tentare un'azione per cacciare gli italiani dalla vetta. La notte del giorno precedente, la pattuglia volante di Sepp Innerkofler conquisto’ in assoluto silenzio alla vetta. Al mattino del giorno 4, l'artiglieria austriaca iniziò un massiccio attacco sulla cima del Paterno.Sulla cima del Monte paterno, rimase uccisa il 4 luglio 1915 una delle più famose guide alpinistiche della zona: Sepp Innerkofler, il comandante della Pattuglia Volante, ucciso da un Alpino italiano del Val Piave (Pietro De Luca), con una pietra, mentre tentava di difendere la vetta del monte, mentre una pattuglia di 6 uomini (tra cui Innerkofler) cercarva di conquistarla.La causa della morte di Innerkoler non è ancora certa, altre tesi dicono che sia morto in consegueza di tiri mal direzionati dell'artiglieria austriaca.
Per raggiungere la vetta del monte Paterno, si deve percorrere la via ferrata De Luca-Innerkofler, una via ferrata non troppo complicata, ma pur sempre un sentiero per soli esperti.
Tourengänger:
Francesco

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