vecchia casera di varrone m. 1670
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Si parte dalla zona industriale di premana,la temperatura è di -10°.
Il percorso si snoda lungo una comoda carrareccia in parte ghiacciata ed in parte coperta di neve fresca . seguiamo sempre il torrente Varrone che attraversa boschi e prati ricchi di vegetazione . Dal ponte di Premana (mt. 770 c.a.), si prosegue a piedi fino aI ponte di gabbio, oltrepassato il quale si trova un gigantesco segnavia indicante i sentieri della zona, con i relati vi tempi di percorrenza. Si prende a sinistra e, superato il ponte allo sbocco della valle di Fraina, si passa sotto il poggio Pegnaduro dove si può osservare una cappelletta nei pressi di un crocefisso, messo dagli alpini di Premana per ricordare i caduti della seconda guerra mondiale.
Si prosegue a tornanti fino a raggiungere l’Alpe Forno (ore 1.0) . Il sentiero prosegue ancora lungo il torrente quasi interamente ghiacciato fino ad una deviazione a destra per l’Alpe Barconcellì, che si trascura per continuare in leggera salita in un bosco di larici.
Ora il tracciato si sviluppa con ampi tornanti all’aperto fino a raggiungere un passaggio che immette nell’alpe Varrone. La pendenza diminuisce notevolmente e lo sguardo può spaziare dal versante del rifugio Santa Rita ai Pizzi Trona e Varrone. Si trascura il sentiero che sale a destra verso il Santa Rita e si prosegue per qualche decina di metri superando un altro ponte che immette nei prati dove sorge il rifugio Casera Vecchia di Varrone.m 1670 (ore 2.30 da Ponte di Premana)
purtroppo per noi, il rifugio era chiuso,nonostante la ns. telefonata di giovedi il quale il gestore del rifugio ci garantiva l'apertura nel wek-end.
La sorte ci lascia a pancia vuota e la borracia piena di ghiaccio,quindi niente soste, la temperatura di -18 ci spinge a valle e di corsa, sullo stesso tracciato.

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