lunedì 21 aprile 2025: pasquetta all'aria aperta
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Ed eccoci qua, in 3 a trascorrere la pasquetta all'aria aperta: a Gianluigi ho dato un bel po di eventuali escursioni tenendo presente che la meteo potrebbe guastarsi come migliorare, quindi mete raggiungibili senza troppi rischi, anche con l'ombrello se necessita.
Considerando il fuori allenamento e l'abbondante abbuffata di Pasqua mi dice che è meglio la più blanda delle proposte (comunque sempre con la possibilità di allungare).
Anche l'orario di ritrovo è decisamente in là del solito e anche per Robertino un po fuori forma (chissà perché l'unico a non essere fuori forma ero io ma, ero il più lento e affaticato mha!) gli va bene: comunque chi voleva fare qualcosa di "leggero" ha fatto ben 15 km. di cammino, questo perché, una volta che si è sul posto, si viene attratti e la curiosità di esplorare è tanta da invogliare a muoversi.
Inoltre anche la meteo ha dato "l'incentivo" a scoprire la zona in cui loro non vi sono stati da escursionisti.
Ovviamente non è mancato il lavoro: segare i tronchi e rami per fruire della stufa anche perché quella a gas non aveva la bombola e il cartello lo diceva chiaramente, quindi bisognava cercare legna fine e secca (che abbondava nei paraggi) in modo tale da permettermi di attivare la stufa.
All'inizio andava bene anche la carta e le pigne che ho portato da casa, poi un poco di accendi fuoco (lì non è presente) e la stufa parte mentre pian piano la scorta legna si fa tanta.
Gli amici, visto che è presto, vanno a farsi un giretto breve (mentre i fatti e il tempo trascorso dimostrano che il "breve" non era contemplato) con "allungo" verso la cima, mentre il capanatt proseguiva nella sua oculata attenzione nel far si che la stufa procedesse bene.
Tutto era sotto controllo e funzionale e tra l'alimentare la stufa e tagliare altra legna, mi son messo anche a lavare il piano del mobilio, voncio da notevoli macchie di vino e altre zozzerie che, coloro che l'han sporcato se ne sono ben guardati da rimediare nonostante l'acqua sia presente. Una volta tornati gli amici, ci si prepara per il pranzo a base di pasta e 'nduja o pesteda per chi voleva, poi "girettino" per digerire (o stroncarsi del tutto) verso il rifugio per ammirare il panorama che alla mattina non era possibile vedere a causa della nuvolaglia.
Infatti la meteo è decisamente migliorata nel pomeriggio regalandoci panorami stupendi, concludendo un bel giro ad anello giungiamo felici e stanchi all'auto.
https://teliportme.com/view/2401336?utm_medium=android&utm_source=share-panorama
https://teliportme.com/view/2401360?utm_medium=android&utm_source=share-panorama
Considerando il fuori allenamento e l'abbondante abbuffata di Pasqua mi dice che è meglio la più blanda delle proposte (comunque sempre con la possibilità di allungare).
Anche l'orario di ritrovo è decisamente in là del solito e anche per Robertino un po fuori forma (chissà perché l'unico a non essere fuori forma ero io ma, ero il più lento e affaticato mha!) gli va bene: comunque chi voleva fare qualcosa di "leggero" ha fatto ben 15 km. di cammino, questo perché, una volta che si è sul posto, si viene attratti e la curiosità di esplorare è tanta da invogliare a muoversi.
Inoltre anche la meteo ha dato "l'incentivo" a scoprire la zona in cui loro non vi sono stati da escursionisti.
Ovviamente non è mancato il lavoro: segare i tronchi e rami per fruire della stufa anche perché quella a gas non aveva la bombola e il cartello lo diceva chiaramente, quindi bisognava cercare legna fine e secca (che abbondava nei paraggi) in modo tale da permettermi di attivare la stufa.
All'inizio andava bene anche la carta e le pigne che ho portato da casa, poi un poco di accendi fuoco (lì non è presente) e la stufa parte mentre pian piano la scorta legna si fa tanta.
Gli amici, visto che è presto, vanno a farsi un giretto breve (mentre i fatti e il tempo trascorso dimostrano che il "breve" non era contemplato) con "allungo" verso la cima, mentre il capanatt proseguiva nella sua oculata attenzione nel far si che la stufa procedesse bene.
Tutto era sotto controllo e funzionale e tra l'alimentare la stufa e tagliare altra legna, mi son messo anche a lavare il piano del mobilio, voncio da notevoli macchie di vino e altre zozzerie che, coloro che l'han sporcato se ne sono ben guardati da rimediare nonostante l'acqua sia presente. Una volta tornati gli amici, ci si prepara per il pranzo a base di pasta e 'nduja o pesteda per chi voleva, poi "girettino" per digerire (o stroncarsi del tutto) verso il rifugio per ammirare il panorama che alla mattina non era possibile vedere a causa della nuvolaglia.
Infatti la meteo è decisamente migliorata nel pomeriggio regalandoci panorami stupendi, concludendo un bel giro ad anello giungiamo felici e stanchi all'auto.
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Tourengänger:
Alberto

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